Serie TV > NCIS L.A.
Ricorda la storia  |      
Autore: mikyintheclouds    10/03/2013    6 recensioni
cosa sarebbe successo se a Natale Deeks e Kensi non fossero rimasti bloccati sulla nave, ma fossero, invece, andati in vacanza insieme?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La neve scendeva soffice e copiosa creando un’ atmosfera di silenzio quasi incantato.
Era la vigilia di Natale e molte persone, in città, erano alla ricerca disperata degli ultimi regali, mentre su quella montagna, tra gli alberi e le baite, regnava la pace e la calma.
Tutte le persone che avevano deciso di passare le vacanze sulle piste da sci erano già rientrate e sedevano su morbidi divani, sotto le coperte, con il calore del camino e una cioccolata fumante in mano.
Era il tipico clima di coccole, di morbidi baci e di dolci abbracci per potersi riscaldare dal freddo.
Il tipico clima per chiunque, ma non per loro.
La voce di Deeks interruppe quel magico momento: “Andiamo Kensi, non intendevo schifo in quel senso. È logico che non fai schifo insomma sei tutta…” disse mimando le curve con le mani “volevo dire che fai schifo con lo snowboard, per questo forse ci hai messo tanto prima di accettare di venire con me”.
“Ah, così tu pensi seriamente che io faccia schifo con lo snowboard? Benissimo! Preparati perché domani mangerai chili di neve!” disse Kensi risoluta come al solito.
Dopo molte insistenze da parte di Deeks, finalmente la ragazza aveva accettato di condividere con lui una breve vacanza sulla neve.
Avrebbero passato in montagna i tre giorni natalizi, dalla vigilia a Santo Stefano, in quanto poi sarebbero dovuti subito tornare al lavoro.
Fortunatamente avevano chiuso il caso in breve tempo e avevano la possibilità di passare le feste con calma, una volta tanto.
Appena entrati nel loro alloggio furono invasi da un piacevole tepore proveniente dal fuoco scoppiettante che era stato acceso per il loro arrivo.
Avevano a disposizione due camere, una con il letto singolo, inizialmente destinata al biondo detective, e una matrimoniale che avrebbe dovuto ospitare Kensi e la madre che aveva in ultimo rinunciato a causa di una brutto raffreddore.
“Io mi prendo la camera matrimoniale” disse Kensi repentina iniziando a correre verso la stanza per occuparla e sistemare le sue cose.
“Perché non la dividiamo? L’abbiamo già fatto sotto copertura, non è poi molto diverso”. Chiese speranzoso Deeks beccandosi come risposta il tipico sguardo acido e assassino della collega.
“Puoi scordartelo. Sotto copertura ero obbligata a stare con te e poi non voglio sentirti russare per tutta la notte.” 
“Come se tu non russassi, mia piccola Kenselina.” ribatté Deeks prendendosi una cuscinata in pieno volto.
Kensi entrò nella sua stanza e si chiuse la porta alle spalle.
Deeks fece altrettanto, appoggiò a terra la valigia e si lasciò cadere stancamente sul letto.
Era felice di passare il Natale con Kensi ma, da quando erano partiti, aveva notato che la sua partner si era fatta sempre più irritabile e taciturna. Durante il viaggio era stata zitta per quasi tutto il tempo e, nonostante le battute e il continuo chiacchiericcio del ragazzo, non gli aveva quasi prestato attenzione. Guardava fuori dal finestrino con uno sguardo assente, immersa nei suoi pensieri.
Deeks sapeva, in realtà, a cosa era dovuto quel comportamento. 
Il giorno di Natale coincideva con l’improvvisa partenza, o meglio fuga, di Jack, l’ex fidanzato della ragazza.
L’aveva detto lei stessa “Da quella volta odio il giorno di Natale”.
Proprio per questo motivo Deeks aveva pensato di invitarla in vacanza, per provare a scacciare definitivamente quel brutto ricordo dalla mente della sua collega.
Stava fissando il soffitto immerso in questi pensieri quando Kensi si affacciò alla porta della sua camera e gli chiese se avesse fame.
Deeks riscaldò il cibo cinese che avevano preso lungo la strada e si misero a tavola.
“Non è proprio una cena natalizia.” disse Deeks tanto per rompere il ghiaccio.
“Non importa. Se fossi stata a casa avrei mangiato gelato e bevuto qualche birra. Non sono molto affezionata alle tradizioni. Soprattutto non sono affezionata al Natale.”
“Capisco. Senti ti va se dopo ci guardiamo un film mentre aspettiamo la mezzanotte?”
“No, grazie. Sono un po’ stanca e preferisco andare a letto presto.”
“Come vuoi. Domani andiamo a sciare?”
“Certo.”
“Ok.”
“Ok.”
La cena continuò in un silenzio quasi surreale per loro due che erano abituati a battibeccare e prendersi in giro in continuazione.
Erano le nove, avevano finito di cenare e Kensi si alzò dal tavolo per andare a letto. Deeks la bloccò per un braccio, la fece girare verso di lui e le disse: “Resta ancora un po’ con me.” “Sono veramente stanca, Deeks.” “Ti prego. Voglio proporti una cosa.”
Kensi lo guardò un po’ stranita, ma cedette vedendo i suoi occhioni da cucciolo che la imploravano tacitamente.
“Cosa vuoi fare?” Chiese infine.
“Prendi questo foglio e scrivi la tua letterina per Babbo Natale.” Disse candidamente Marty.
“Cosa?!” Chiese Kensi un po’ perplessa, ma divertita.
“Coraggio.” ripeté Deeks “Scrivi quello che vorresti avere per questo Natale, un tuo desiderio, un sogno, qualsiasi cosa.”
“Non ho più due anni Deeks.” “E quindi? Bisogna essere piccoli per credere nella magia del Natale?” “Ho smesso di credere al Natale molti anni fa.” “Allora questo è il momento perfetto per ritornare a farlo.”
Kensi guardò di nuovo quegli occhi blu, dolci e rassicuranti e, anche se non era per niente convinta, accettò. Prese un foglio di carta e vi scrisse sopra il suo desiderio.
Deeks fece altrettanto con il suo foglio.
“Ora che facciamo?” Chiese Kensi.
“Ora li spezzettiamo e li buttiamo nella neve.”
Kensi lo guardava sempre perplessa e divertita al contempo. Prese il suo cappotto e uscì seguita dal suo partner.
La neve aveva aumentato di intensità e si era alzato un vento freddo che faceva giocare, danzare e vorticare i fiocchi in ogni direzione.
Si allontanarono un po’ dalla casa e si persero a guardare quello spettacolo della natura incuranti del freddo pungente.
“Al mio tre lanciamo i pezzi nel vento, pronta?” Chiese Deeks interrompendo quel momento magico.
“Pronta.” Rispose Kensi.
“Uno, due, tre!” Urlò Deeks lanciando in aria i suoi pezzi. La collega lo imitò e rimasero a guardare affascinati la carta che si mischiava con i fiocchi di neve e, seguendo le correnti del vento, volteggiava e vorticava sulle loro teste fino a perdersi nel buio cupo della notte.
Rientrarono in casa infreddoliti e Kensi si diresse veloce verso la sua stanza.
Al tentativo del ragazzo di fermarla rispose secca: “Ho fatto quello che volevi. Ora scusami, ma vado proprio a letto. A domani.”
Deeks la salutò e la lasciò andare. Era giusto così. Si sdraiò sul divano e accese la televisione deluso e arrabbiato con se stesso per non esser riuscito a fare di più per la sua Kensi.
Kensi entrò nella sua stanza, indossò un pigiama caldo e comodo e si infilò sotto le coperte.
Il letto era freddo e rabbrividì, si girò su un fianco e si raggomitolò per scaldarsi più in fretta.
Ripensò a quella giornata.
Avevano chiuso il caso prima di pranzo e, decisi a seguire il loro originario progetto di qualche giorno di vacanza, erano subito partiti per la montagna.
Kensi non aveva molta voglia di passare quei giorni lontano da casa e in compagnia di qualcuno, ma aveva accettato sotto le pressanti richieste del suo partner.
Sarebbe dovuta venire anche sua madre se non si fosse raffreddata, ma in fondo era un bene che non ci fosse. Non voleva che anche lei la vedesse in quello stato.
Il giorno di Natale era diventato un supplizio da qualche anno, o meglio, dall’anno in cui era stata abbandonata da quello che credeva l’uomo della sua vita proprio il 25 dicembre.
Ricordava bene quel giorno. Si era svegliata emozionata. Era curiosa di sapere cosa le avesse regalato Jack. Appena aprì gli occhi, tuttavia, lui non era nel letto accanto a lei.
Sicura che fosse a prepararle la colazione per farle una dolce sorpresa, corse in cucina, ma non lo trovò nemmeno li. 
Una strana sensazione cominciò ad impadronirsi del suo stomaco.
Dov’era? Gli era forse successo qualcosa?
Lo cercò sempre più agitata e disperata per tutta la casa, ma niente, Jack era sparito e lei era sola, di nuovo. 
Capì all’istante che non sarebbe più tornato, anche se avrebbe comunque continuato ad aspettarlo per giorni, mesi, anni.
La rabbia si impadronì di lei e cominciò a strappare le decorazioni natalizie dalla casa, buttò a terra l’albero e gettò nella spazzatura tutti i regali che aveva preso al suo uomo.
All’improvviso, quando la rabbia svanì e rimase la rassegnazione scoppiò a piangere come non aveva mai pianto in tutta la sua vita.
Ricordare quel momento la fece stare male di nuovo e iniziò a piangere nel modo più silenzioso possibile per non farsi sentire da Deeks.
Deeks si era addormentato sul divano e si svegliò infreddolito.
Si alzò lentamente, cercando di non fare rumore e si diresse verso la sua stanza.
Passando accanto a quella di Kensi, si accostò alla porta e la sentì piangere sommessamente.
Provò una dolorosa stretta al cuore sentendo la sua ninja tosta e impavida piangere in quel modo e volle entrare per abbracciarla, consolarla, proteggerla dai suoi ricordi, ma sapeva che lei non glielo avrebbe mai perdonato. Odiava farsi vedere debole, fragile e indifesa.
Andò così nella sua stanza e tentò, invano, di dormire.
La mattina seguente avevano entrambi facce scure per la notte insonne appena trascorsa, ma, quando si incontrarono in cucina, fecero finta di niente, come se tutto andasse bene.
“Buon Natale, partner!” Disse Deeks con voce fintamente allegra.
“Buon Natale a te.” Rispose Kensi col medesimo tono di voce.
“Ti ho preso un piccolo pensierino.” Disse consegnando alla sua collega un pacco incartato.
Lei lo aprì e scoprì che si trattava si una confezione famiglia delle sue merendine preferite. 
“Così non sarai più costretta a nascondermi le carte.” Disse il detective quando la vide sorridere.
“Anche io ho qualcosa per te.” Disse Kensi consegnandogli un piccolo pacchettino.
Il ragazzo lo aprì e vi trovò un portachiavi a cui era attaccata una piccola tavola da surf in legno su cui erano incise le sue iniziali.
“Così puoi portare ovunque la cosa che ti piace fare.” Disse Kensi quando il suo partner la ringraziò con un ampio sorriso.
“Pronta per essere battuta sulla pista?” 
“Pronto per mangiare la mia neve?”
Fecero colazione in fretta, si prepararono e andarono a sciare.
L’umore di Kensi era leggermente migliorato grazie al regalo di Deeks, ma sperava comunque vivamente che la neve, l’aria fresca e una bella sciata l’avrebbero fatta sentire meglio.
Anche Deeks era meno in vena di scherzi e divertimenti rispetto al solito. Lui, che era il buffone della classe, non sopportava di vedere la sua collega in quella situazione. Doveva, quindi, fare qualunque cosa in suo potere per farla stare meglio quel giorno.
“Hey, non mi hai poi detto cosa hai scritto sul foglietto ieri sera.” Disse quando raggiunsero la cima della pista.
“Perché non ti interessa. Coraggio, vediamo se riesci a starmi dietro.” Rispose la ragazza iniziando la discesa.
Kensi arrivò per prima in fondo e guardò Deeks fare le ultime curve, quando, all’improvviso il ragazzo scivolò e finì il resto della discesa a pancia in giù. 
Quando arrivò alzò la testa e mostrò alla collega il volto pieno di neve.
Kensi scoppiò a ridere vedendo quanto fosse ridicolo il suo collega e ricevette per tutta risposta una palla di neve sulla faccia.
Ora anche lei aveva il viso completamente bianco e Deeks iniziò a ridere a sua volta.
Iniziarono, quindi, una battaglia di neve rincorrendosi, ridendo e divertendosi come due ragazzini.
Decisero di scivolare anche con il bob, con i gommoni e di provare tutti i giochi che il centro sciistico proponeva.
Sembravano due bambini che non avevano mai visto la neve.
Ridevano, si divertivano e non volevano staccarsi un solo secondo l’uno dall’altra.
Kensi fu grata a Deeks di quello che stava facendo. Sapeva che lo faceva per lei, per tirarla su di morale.
Quando ebbero finito di sciare, a pomeriggio inoltrato, tornarono in casa a riscaldarsi.
Avevano le gote rosse per il freddo, ma erano felici come non lo erano più da tempo.
Mentre Kensi faceva la doccia Deeks preparò una cioccolata fumante per entrambi.
Quando Kensi uscì dal bagno, Deeks rimase folgorato dalla bellezza della sua partner. Non era vestita in modo particolare. Aveva un maglione lungo e aderente e calze di lana che le fasciavano le gambe snelle, eppure, nella sua semplicità, riusciva ad essere sexy.
Anche Kensi rimase piacevolmente sorpresa quando vide il suo partner. Indossava jeans che mettevano in risalto il suo bel fondoschiena e un maglione che esaltava il suo corpo muscoloso. Aveva i capelli leggermente bagnati dalla neve che gli cadevano in modo disordinato sul volto, come piacevano a lei. Era proprio bello.
Si sedettero sul divano uno di fronte all’altra con le gambe rannicchiate al petto e si guardavano mentre sorseggiavano la bevanda calda.
“Grazie per oggi, Deeks, mi sono divertita.”
Il ragazzo non rispose, ma continuò a guardarla fissa negli occhi.
Kensi rabbrividì e Deeks si sporse verso di lei mettendole una coperta sulle spalle.
“Meglio così?” Chiese con il viso pericolosamente vicino a quello della ragazza.
“Meglio, grazie.”
“Ti ho sentita piangere ieri sera. Vuoi dirmi cosa è successo?”
Il viso di Kensi si rabbuiò e si girò dall’altra parte perché sentiva che le stavano per tornare le lacrime agli occhi.
Deeks si avvicinò ancora di più a lei, le poggiò le mani sulle spalle e iniziò a massaggiarla delicatamente.
“Me lo puoi dire. Ti puoi fidare di me.”
Kensi, che si era irrigidita quando aveva sentito le mani calde del suo collega su di se, iniziò pian piano a lasciarsi andare, grata di quei massaggi. 
Si abbandonò piano con la schiena contro il petto muscoloso del ragazzo e gli raccontò tutta la storia di Jack.
Deeks non smetteva un attimo di accarezzarla e di abbracciarla. Voleva farle sentire la sua presenza, il suo calore.
Kensi alla fine del racconto aveva il volto rigato di silenziose lacrime e il collega, girandole delicatamente la faccia verso di se, le asciugò con una dolcezza che la lasciò disarmata.
I loro visi erano molto vicini.
Kensi poteva vedere tutte le sfumature azzurre degli occhi di Deeks e lui poteva perdersi in quegli occhi eterocromatici che lo affascinavano sempre.
Molto lentamente si avvicinarono ancora un po’ fino a che le loro labbra si sfiorarono.
Si diedero un bacio leggero, poi si staccarono e, vedendo crescere la passione nei reciproci occhi, si baciarono nuovamente, questa volta veramente, con molta intensità, affidandosi completamente l’uno all’altra.
Deeks prese in braccio Kensi e andò nella camera da letto della ragazza.
La stese sul letto e, riprendendo a baciarla, iniziò a sfilarle il maglione…
Fecero l’amore molte volte quella notte, desiderosi del reciproco contatto fisico e  del calore dei loro corpi uniti.
Il mattino del 26 dicembre Deeks aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu il bel volto della sua ragazza che dormiva abbracciata a lui.
-Quanto sei bella.- pensò -Non capirò mai come abbia fatto quello stupido di Jack a lasciarti. Una come te la si incontra una volta nella vita.-
Iniziò a baciarla delicatamente sulle fronte, sulla guancia, sul collo e infine sulle labbra.
La ragazza si svegliò e guardò il bel volto sorridente del suo ragazzo.
-Cosa farei senza di te.- pensò -Non so come ci riesci, ma sai sempre cosa dire e cosa fare per farmi sentire meglio.-
“Ha funzionato, sai.” Disse Kensi in un sussurro.
“Cosa?”
“Inviare la letterina a Babbo Natale. Avevi ragione.”
“Vuoi dire che il tuo desiderio si è già avverato?”
“Si.”
“Allora adesso mi puoi dire cosa avevi scritto.”
“Avevo scritto che voglio tornare ad essere felice il giorno di Natale. Che voglio tornare a credere nella magia del Natale, come quando ero piccola e aspettavo questo giorno con ansia, piena di emozione. Grazie a te e alla tua dolcezza, ora avrò un bel ricordo che mi accompagnerà per i prossimi Natali. Ti amo Marty.”
Si avvicinò al ragazzo e lo baciò molto intensamente, gli occhi leggermente umidi.
Quando si staccarono Deeks disse: “Anche io ti amo Kensi e se lo vuoi sapere anche il mio desiderio si è avverato.”
Kensi sorrise e gli chiese: “Qual era il tuo desiderio?”
“Renderti felice.”
Il sorriso di Kensi si fece ancora più ampio. Si strinse stretta a Deeks e lo baciò nuovamente. Il ragazzo coprì entrambi con le coperte sparendo dal mondo ed entrando nel loro sogno.
Fuori faceva freddo e la neve scendeva copiosa e silenziosa.
Non c’erano rumori e l’atmosfera era carica di magia.
Era il tipico clima di coccole, di morbidi baci e di dolci abbracci per potersi riscaldare dal freddo.
Il tipico clima per tutti e, finalmente, anche per loro.
 
 
 
 
CIAO! Eccomi con un'altra fanfic...scusate in anitcipo se è un po' lunga, ma se mi prende l'ispirazione non riesco a fermarmi.
Spero vi piaccia!! Ringrazio le affezionate che mi leggono e mi recensiscono sempre e invito gli altri a commentare. Ogni cosa che mi dite, positiva o negativa, mi aiuta a rendermi conto di quello che faccio e a migliorare. 
Fatemi sapere cosa ne pensate!!

Bacioni! Alla prossima!!
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS L.A. / Vai alla pagina dell'autore: mikyintheclouds