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Autore: Hyperviolet Pixie    26/09/2007    4 recensioni
Il colpo penetrò nella carne. Il sangue schizzò fuori segno che aveva reciso un’arteria. Game over.
Non c'è mai fine al peggio.
Genere: Triste, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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In love and death

In memoriam



Non c’è mai fine al peggio.



Lo spirito dell’uomo moderno è corrotto. Per avere il potere le persone avrebbe venduto l’anima al diavolo, e non in modo metaforico. Così aveva fatto lui.



Era da molto tempo che si stavano squadrando. Lui era convinto di conoscere i punti deboli della ragazza che si trovava a fronteggiare. La sua ex compagna di squadra.



Era cambiata, era cresciuta, non era più una bambina. Non era più un’illusa che credeva che lui potesse avere un qualsiasi tipo di sentimento.



Un tacito segnale e entrambi partirono veloci, inafferrabili e pronti per lo scontro. Lei un kunai in mano, lui una katana. Non era più una ragazzina indifesa.



Il colpo diretto fu schivato velocemente e il seguente fu parato con il kunai. Era decisamente migliorata.



Si fermarono, si osservarono. Si persero nel dolore che esprimevano i loro occhi. Un dolore profondo e celato nel fondo dell’anima. Il dolore al cuore fa più male di quello che potrebbe fare il kunai di lei.



Il dolore era insopportabile, addirittura eccessivo se paragonato a quello che avrebbe potuto provare dopo averla fatta finita con lei. L’amore è una debolezza malcelata.



Lui non era debole. Lui era forte, il migliore. Doveva vincere a tutti i costi. Un altro sguardo.



Partirono nuovamente all’attacco. Dopo un breve scontro, si distrassero nell’osservare quanto fossero profondamente stanchi i loro occhi. Un attimo, un’esitazione.



Il colpo penetrò nella carne. Il sangue schizzò fuori segno che aveva reciso un’arteria. Game over.



«Sasuke- singhiozzò lei estraendo il kunai dal petto del ragazzo. – grazie»



Non c’è mai fine al peggio.



Grazie per avermi reso forte.

Grazie per avermi salvata più volte.

Grazie per avermi lasciata sola.

Grazie per avermi fatto crescere.

Grazie di tutto.



Non c’è mai fine al peggio.



Non sapevo come avrei potuto reagire alla notizia della tua morte. Figuriamoci se sapevo che ti avrei dovuto uccidere io.



«Tsunade-hime! Il corpo dell’Uchiha è scomparso.»



Grazie per avermi reso forte.

Grazie per avermi salvata più volte.

Grazie per avermi lasciata sola.

Grazie per avermi fatto crescere.

Grazie di tutto.

Grazie per essere sopravvissuto.



In love and death

I don’t love you



La ferita era superficiale, il sangue un’illusione. Eppure cos’era quel dolore al petto che provava? Proprio lì dove c’era la ferita, dove trovava posto il cuore. Quel cuore che lui ormai aveva perso con quel colpo di kunai.



Non provava sentimenti perché non voleva, non istaurava legami di fiducia perché aveva paura. Eppure con lei c’era stata quell’eccezione. E quel kunai dritto nel cuore era come sentirsi dire «Ti ho dimenticato».



Aveva riposto la fiducia in quella ragazza dai buffi capelli rosa e lei era riuscita a trafiggerlo. E questo significava solo una cosa: «Non ti amo.»



Cos’era quella strana sensazione che provava? Lui non era molto bravo con i sentimenti e ancora non capiva. Perché quelle tre parole facevano così male?



Ed eccoli di nuovo, casualmente o no, l’uno di fronte all’altro. Questa volta anche lui teneva un kunai in mano: quello con cui lei aveva trafitto il suo cuore.



Non ci fu bisogno di parole. Passarono direttamente allo scontro tentennando entrambi. Male al cuore, male al cuore, cos’è questo freddo? È solo amore.



Lui era in vantaggio. In un attimo aveva letto l’indecisione negli occhi di lei. Usufruì di quell’attimo per portare il kunai dritto avanti a sé, pronto per trafiggere un altro cuore. Un solo kunai per due cuori.



Lesse il dolore negli occhi verdi di lei. Ripose il kunai e scappò via.



Aveva avuto paura.



«Sakura, grazie.»



Grazie per non aver avuto esitazione nel provare ad uccidermi.

Grazie per avermi fatto ricordare con il tuo sguardo che anch’io provo dei sentimenti.

Grazie per tutto, o semplicemente: grazie per avermi amato e per non avermi dimenticato.

Grazie di tutto.



C’è sempre una fine per tutto anche al peggio.



I don’t love you like I did yesterday.



O forse no.



***



Piccolo sclero dovuto alla febbre U.U e pensare che la febbre non ce l’ho neanche xD va beh, l’ispirazione mi è venuta ascoltando “I caught fire (in your eyes)” e “Lunacy Fringe” dei The used, e “I don’t love you” dei My Chemical Romance. Poi mentre scrivevo passavano canzoni tipo: “Love like winter” degli AFI e “Falling” dei Lacuna Coil U.U

Allora com’è?

Baci,

Faith

   
 
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