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Autore: Kurosaki Ichigo    17/03/2013    1 recensioni
Il suono della pioggia lo rassicurava, non ne conosceva il motivo ma lo avvertiva, era solo certo di sentirsi in pace con se stesso tenendo lo sguardo verso quelle nuvole così distanti come al voler indicare una libertà negata, distante ma non irraggiungibile.
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Desmond Miles , Rebecca Crane, Shaun Hastings, William Miles
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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    Memories of an Assassin: Prologo  
- Walking in the Rain -

 
Nuvole nere e solitarie sovrastavano il cielo notturno, illuminate quasi ossessivamente dalla vorace luce di lambi che agili si districavano in quei grovigli di nubi.
Tuoni rombanti scuotevano il silenzio e la pioggia scorreva dai cieli verso la terra, col suo moto perpetuo ed inarrestabile.
Gocce d'acqua scesero delicatamente su di lui ricoprendolo come un manto cristallino, scorrendo lungo il suo viso, le sue mani e le sue dita.
Il suono della pioggia lo rassicurava, non ne conosceva il motivo ma lo avvertiva, era solo certo di sentirsi in pace con se stesso tenendo lo sguardo verso quelle nuvole così distanti come al voler indicare una libertà negata, distante ma non irraggiungibile.
Era immobile, appollaiato su di alcune assi poste paurosamente sul tetto di un alto edificio poco distante da quella che sembrava essere una zona industriale.
Impavido restava a guardare quelli oscuri cieli e velati lampi come a volerli sfidare, attento ad ascoltare la pioggia in quella lunga e fredda notte di Dicembre.
In quella gelida veglia non si curava del freddo né della paura, era calmo, egli stesso era gelido ma con un vacuo sorriso stampato sulle labbra, il sorriso di qualcuno che ha un obiettivo davanti a se e sta per raggiungerlo.
I suoi occhi si serrarono di fronte a lui, ora non più a fissare quella lontana libertà ma un edificio ben preciso.
Non troppo in lontananza le luci della città danzavano di fronte a lui con colori sgargianti e vivaci.
Ne avvertiva il tepore, poteva sentire le urla allegre dei bambini ed il vociferare di chi vive tranquillamente, incurante ed inconsapevole di ciò che gli sta intorno, inconsapevole del pericolo che si annida tra le ombre di una società malata e contorta.
Strinse saldamente i pugni mentre si alzava su quelle assi e la pioggia iniziava ora assiduamente a sbattere contro i suoi vestiti, rendendoli più pesanti del solito.
In quella notte egli non poteva provare paura, non poteva esitare né vacillare.
Con lo sguardo teso all'orizzonte balzò felinamente dal tetto dell'edificio ove si trovava a quello adiacente, incurante del pericoloso strapiombo che separava i due palazzi.
Corse tenendo saldi i piedi sul cemento dell'abitazione sottostante, mentre il vapore prodotto dalla sua bocca si districava nel vento creando forme antropomorfe prima di scomparire nell'aria e tra le acque.
Saltando facilmente piccoli muretti ed ostacoli si avvicinava a quella ormai non più lontana ed inscrutabile struttura.
I suoi movimenti erano precisi ed istintivi, come se per lui fosse del tutto naturale, come se avesse già fatto tutto ciò nelle sue vite passate.
Con la pioggia che batteva e le vene che pulsavano, continuava a percorrere il suo cammino, ad andare avanti, diritto di fronte a sé e deciso ad affrontare qualunque cosa gli si sarebbe parata davanti ad ostacolarlo.
Sembrava non conoscere la fatica o semplicemente decise di fare volentieri a meno di quella percezione, non ne aveva bisogno; non quella notte, non in quel momento.
Continuava a scattare, ancora ed ancora, con gli occhi fissi sul suo obiettivo.
I tuoni perenni ad echeggiare nell'aria notturna, l'acqua a scrosciare lungo gli edifici, e lui ad essere saldo e deciso nella sua missione, senza vacillare, senza fermarsi, per nessuna ragione.
 
Il suo nome era Desmond Miles.
 
Ed era un Assassino.



__________________________

 

Angolo Autore:

 
Questa serie nasce dall'idea di rendere onore alla poco riuscita e trascurata parte nel presente di Assassin's Creed 3. 
Desmond Miles è da sempre stato un personaggio mal visto dai suoi stessi "creatori" per questo credo sia giusto che si prenda il proprio spazio, anche se in modo non-canon. 
Questa sarà una serie di fic che altereranno gli svolgimenti del presente, dove il tutto sarà partorito dalla mia pazza mente. 
Mi piace considerarlo una sorta di tributo a ciò che poteva essere ma che non sarà mai AC.
   
 
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