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Autore: murtagh4e    17/03/2013    0 recensioni
«No! Non farlo! Morirai...» disse l’uomo, prendendo il polso del giovane mentre si posava sul suo petto. Il ragazzo si divincolò dalla presa e sospirò.
«Devo farlo.» la sua voce era un sussurro.
«Per quale motivo? Tu non mi conosci.»
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ajihad
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Le gallerie buie del Farthen Dûr sembravano non finire più e le gambe non più giovani e forti come un tempo del capo dei Varden incominciavano a dolere. La scorta di soldati camminava in formazione creando una circonferenza intorno all’uomo dalla pelle d’ebano, rendendo i suoi passi incerti e brevi che andavano a sforzare le sue ginocchia, che emettevano impercettibili scricchiolii simili a veri e propri lamenti. I gemelli erano al capo della spedizione e aprivano la strada. Ancora più avanti di loro, a diverse iarde di distanza camminava sicuro il giovane figlio di Morzan, con i capelli castani che rilucevano i bagliori rossastri delle torce, rendendoli ramati. Un rumore di terra franata fece arrestare bruscamente il ragazzo, che mise la mano sul fodero della sua spada e strinse con maggiore forza l’arco di ottima fattura che teneva nella mano sinistra. Il figlio di Morzan si voltò di profilo e il capo dei Varden poté notare i suoi occhi castani guizzare da ogni parte, in cerca di movimenti sospetti. Gli Urgali potevano essere ovunque. 
«Che aspetti, ragazzo? Dobbiamo tagliarti la gola prima che tu ti muova?» chiese acido uno dei due gemelli, puntando la spada alla schiena del giovane. Lui scosse la testa debolmente, dopo un paio di secondi, come se si fosse appena destato da un sogno. Si voltò verso gli uomini, mettendosi l’indice sulle labbra rosee. «Non è saggio parlare...» sussurrò. Ajihad annuì, facendogli cenno con la mano di continuare. Il ragazzo si sistemò la casacca di pelle nera con una mano, tornando al suo compito di bersaglio. Lo stomaco del capo dei Varden si strinse. Stavano usando poco più che un bambino come esca per gli Urgali. Il giovane poteva essere tranquillamente la sua Nasuada. Anche se quel giovane era il figlio di Morzan. Non era migliore del perfido re, in quel momento. Sacrificare una giovane vita per salvare la propria. Lui faceva parte dei buoni, non poteva permettersi uno scempio simile. Scostò i suoi uomini e si avvicinò al ragazzo. Gli mise una mano sulla spalla e gli fece cenno con il capo di arretrare. «No.» fu la risposta secca del figlio di Morzan. Ajihad sorrise: era proprio testardo come un mulo! «Fammi spazio. È un ordine.» concluse frettolosamente il capo dei Varden. Iniziò ad avanzare nel buio più pesto, finchè i suoi occhi non si abituarono all’oscurità totale che regnava nelle gallerie abbandonate da secoli. Il giovane lo seguiva con lo sguardo basso a pochi passi da lui. Un rumore, simile ad un ticchettio di un armatura li fece voltare di scatto, senza preoccuparsi di lasciare qualcuno a vegliare sulle loro spalle. 

Il giovane Murtagh si guardò intorno allarmato. Era sicuramente una trappola. C’era qualcosa di strano, ma non capiva cosa. Fece un respiro profondo, cercando di far tornare la mente lucida. Sentiva la morte che gli soffiava pesantemente sul collo. Scosse la testa, cercando di abbandonare quella sensazione. Chiuse gli occhi per qualche attimo, giusto il tempo per capire. Ebbe un fremito, allarmato. Aprì gli occhi e la bocca, pronto ad urlare la verità, quando si accorse che era troppo tardi. I gemelli erano spariti. Si voltò verso il capo dei Varden e lo spinse di lato, giusto in tempo perché una spada non lo trafiggesse alla nuca, facendolo morire sul colpo. Prese una freccia dalla sua faretra e mirò al gigantesco Kull che torreggiava su di lui, roteando una pesante mazza chiodata. Scoccò la freccia, colpendo la bestia nell’occhio destro. Questa si accasciò a terra gemendo e Murtagh si voltò per aiutare i soldati dei Varden. Molti di loro erano a terra in un lago di sangue cremisi. Prese due frecce disponendole sull’arco in modo da ferire in due direzioni diverse. Scoccò più volte, ferendo molti Kull e alcuni Urgali, ma i giganteschi mostri sembravano non finire più. Lui ed un certo Jörmundur, capo della guardia dei Varden, erano una bella coppia. L’uomo copriva le spalle al figlio di Morzan con la spada e il giovane colpiva i nemici più lontani con il suo arco. In poco tempo li ferirono tutti e passarono a tagliare la gola a quelli ancora vivi. 
«Occupati del tuo re, mentre io cerco quei traditori.» gli disse l’uomo, passando la lama del pugnale sulla pelle dell’ultimo Urgali. Murtagh scosse la testa. 
«Io sono il re di me stesso e obbedisco solo a me. Occupatene tu, mentre io cerco vendetta.» rispose duro il ragazzo. L’uomo si alzò in piedi, mostrando tutta la sua statura. «Tu sei giovane. Hai tutta la vita davanti. Meglio se vado io...» 
«Insisto.» ribatté il figlio di Morzan. 
«Niente storie.» rispose l’uomo oltrepassandolo e sparendo nel buio. 

La spalla del capo dei Varden sembrava andare a fuoco. Il giovane si abbassò sulle ginocchia, scrutandolo con i suoi occhi castani. Tese una mano, probabilmente per accertarsi della gravità della ferita. «Sto bene...» disse l’uomo dalla pelle d’ebano stringendo i denti mentre il ragazzo gli estraeva la spada dalla spalla. «E’ grave.» sussurrò il figlio di Morzan con lo sguardo vitreo. 
«Non riuscirai a trascinarmi fino all’infermeria. Lasciami qui a morire in pace.» 
«Non lo farò. C’è un’ultima speranza...» Lo sguardo ora timido del ragazzo incontrò quello del capo dei Varden. Sapeva usare la magia. 
«No! Non farlo! Morirai...» disse l’uomo, prendendo il polso del giovane mentre si posava sul suo petto. Il ragazzo si divincolò dalla presa e sospirò. 
«Devo farlo.» la sua voce era un sussurro. 
«Per quale motivo? Tu non mi conosci.» 
«Lo faccio per leiSolo per lei.» rispose il giovane abbassando lo sguardo. Ajihad ebbe un tuffo al cuore. Il ragazzo che aveva di fronte non era come il padre. Era diverso. Gli posò una mano sulla spalla, facendogli alzare lo sguardo bruscamente. 
«Non farlo.» 
«Devo. Siete l’unica cosa che conta per lei. Non potrei sopportare di vederla triste per la vostra morte...» 
«E’ molto più importante un giovane che un vecchio capo...» 
Gli occhi del giovane s’imperlarono di lacrime. «Non m’importa degli altri. A me interessa soltanto lei.» 
«Se davvero ti interessa solo di lei non farlo.» 
Un rivoletto di sangue scese dalla bocca del capo dei Varden, che chiuse gli occhi. 
«No...» sussurrò il giovane prendendogli la mano. 
«Hai la mia benedizione, Murtagh.» sussurrò Ajihad, emettendo il suo ultimo respiro.
  
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