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Autore: elyxyz    22/08/2004    1 recensioni
Un Mitsui. Un Kogure. Una storia?
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hisashi Mitsui, Kiminobu Kogure
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla mia Coda di paglia, 
                            -mia rosa, mio principe-

Un giorno mi hai detto che nessuno ci può cambiare, se non glielo permettiamo noi…
Ma in fondo, sai, credo che ci siamo addomesticate a vicenda…
Mio unico timore è che, prima o poi, il guinzaglio che ti lega a me diventi troppo corto… e allora, che farai? Mi chiederai di allungartelo, o ti limiterai a strappartelo, e a tornare in libertà?…

                                                                                          La tua volpaccia

 

Sei un miracolo

By elyxyz

Nota: la fic racconta l’incertezza di Kogure a proposito dei suoi sentimenti, che non si sa se si trasformeranno in qualcos’altro o rimarranno un’amicizia molto forte. Ad ogni lettore spetta la possibilità di darci una propria interpretazione. in qualunque direzione.

 

POV di Kogure.


“Mitsui! Per favore, seguimi sulla terrazza, ti devo parlare… è importante.”


Lui mi guarda un po’ preoccupato.
Sa che c’è qualcosa che bolle in pentola, da qualche tempo, ormai.
Ma sa anche che aprire il suo coperchio a pressione, quando il fuoco è acceso, è molto pericoloso.
Forse ignora il contenuto brodoso: noi.

Ma sto impazzendo. Se non chiarisco una volta per tutte, esplodo anch’io.

Ci accoccoliamo a terra, nell’angolino dove siamo soliti mangiare in pace, d’estate, senza seccatori.
Ma questa giornata invernale preclude ogni eroico pranzo all’aperto.
Ok. Siamo qui. E io non so neanche da che parte cominciare…


“Kogure… siamo amici, no?! Dimmi cosa ti preoccupa… sfogati.” La fai facile, tu…


son venuto qui
per dirti tutto per dirti ‘aiutami’
ho capito che
questo sono io
nei miei pensieri nei miei lati scomodi
quindi prendimi
ma adesso è presto se tu te ne vai...


Cazzo, Hisashi… ma come faccio?!
“Devi ascoltarmi –comincio io- devi aiutarmi…
… a capire.”


-Fissiamo entrambi un punto infinito, davanti a noi.-


“Cosa siamo, io e te?” riprendo in un sussurro.


“Eh?!”


“Io non riesco più a capirmi. a capirti. a capirci, Hisakun.” -Annuisci, lento.


Ma hai davvero compreso la portata della mia domanda?! –“C’è stato un tempo in cui ti adoravo, come un idolo: l’MVP Hisashi Mitsui. Il campione. Un modello irraggiungibile, per me, comune mortale.


E poi la delusione, nel saperti lontano dal basket.


Due anni dissoluti. A fare stronzate. E poi la rissa, Hisakun. E il ritrovarmi davanti nuovamente il mio campione, forse ancor più determinato di prima.


E poi mi sei diventato ‘amico’, ‘confidente’.


Lo sai che ho cieca fiducia in te. E’ come se facessi parte della mia famiglia…”


“Anche tu sei molto importante per me, Kimikun.-mi interrompe lui, ansioso di chiarire- La tua amicizia è fondamentale. Se non ci fossi stato tu, non so nemmeno come sarei potuto rientrare in squadra… ricominciare a vivere. Vivere davvero, intendo. Ti voglio bene come ad un fratello…”


“Anche io, Hisashi… anche io” – rispondo lesto, ma poi la voce si fa un sussurro- “ma a volte temo che, questo mio affetto per te, travalichi qualcos’altro…” -mi guardi: sembri stupito. Ma, forse, non più di tanto- “Comincio a fare pensieri che non so catalogare… a trovare in me lati scomodi, che non so definire. Che mi inquietano…”


“Prova a parlarmene” suggerisce lui, comprensivo.


E io non posso impedirmi di arrossire un po’.


“Non so darci un nome, Hisakun… sarebbe troppo facile… Il fatto è che la mia amicizia con te, come coetaneo, e la mia ammirazione per te, come giocatore, stanno creando un’alchimia pericolosa… 
Io so solo che per me sei speciale…”

sei un miracolo
mi dai il coraggio per stare dove sto
sul ciglio di un equilibrio che non ho
questo sono io
ma con te ce la farò


“Stare con te mi dà serenità, mi mette allegria…
Mi fa accantonare le mie ansie, le insicurezze, il mio essere apprensivo, il mio esagerato senso del dovere...
Credo di essere diventato una persona migliore, stando vicino a te…”
Lui si volta un po’ cercando il mio sguardo...

sono ancora qui
per dirti cosa per dirti ‘scusami’ - scusami -
ma comprendimi
siamo sempre noi
sospesi ognuno sul proprio oceano
quando è gelido
ma adesso è presto se tu te ne vai


“Ti chiedo scusa fin da ora, se sto travisando questi miei sentimenti, e il tuo comportamento di quest’ultimo periodo... ma cerca di capirmi... siamo sempre noi... non siamo cambiati... ma la nostra amicizia… si sta trasformando in qualcos’altro? 
Questo continuo cercarci, la beatitudine, l’affiatamento dei momenti che condividiamo, dagli allenamenti nel pomeriggio al campetto, alle ripetizioni alla sera casa mia... io mi sento bene, quando sto con te, Hisashi. Fin troppo bene.
E sono spaventato.
E in questo momento sto fluttuando in un’incertezza logorante, e ho lo spaventoso timore di perdere tutto, parlandotene… ma avanti così non si può andare...” dimmi qualcosa, Hisakun… per me sei troppo importante...

 

sei un miracolo
mi dai il coraggio per stare dove sto
sul ciglio di un equilibrio che non ho
questo sono io
ma con te ce la farò

“Proprio non ti accorgi di quanta forza, di tutta l’energia che mi dai?! Anche durante la finale del campionato invernale... mentre eravamo seriamente difficoltà, tu non ti sei scoraggiato. Anzi!
Per me sei stato un miracolo, quando hai detto ad Akagi che avremmo vinto... che avresti realizzato il nostro sogno... e così, di riflesso, anch’io sto imparando a credere più in me stesso, alle mie capacità.
Io, che ho sempre pensato di non essere nulla di speciale…”

“Kimi!!! Non è vero! Tu sei una persona speciale!” – Ti stai in infervorando, lo sai?! Allora... ci credi davvero?!- “e io sono felice di poterti aiutare a costruire un tuo equilibrio... ma non attribuire a me, meriti che sono solo tuoi... smettila di sottovalutarti…”

“Grazie, Hisachan... ma anche tu potresti migliorarti ancora, sai?! Basta tentare…”

provaci tu... ci provo io
provaci adesso che ci provo anch'io
provaci ancora di più


Forse, se crescere assieme finora, arricchendoci a vicenda, ci ha resi migliori... non sarà una cosa così sbagliata, no?!

sei un miracolo
e all’ improvviso mi sento in bilico
sul ciglio di un equilibrio che non ho
ma con te ce la farò


“Aiutami a capirmi, Hisakun.
Aiutami a fare chiarezza su di noi.” 
In questo momento sto mettendo in gioco: la posta è alta.
E’ ciò che ho di più prezioso: il nostro legame.
Questa cosa, senza capo né coda, che forse ha fin troppi nomi, per poterla chiamare.

questo sono io
ma con te ce la farò


“Non credo di essere gay, sai?!
Anche se forse non mi sono nemmeno mai innamorato sul serio, non credo... non mi piacciono i maschi…
Eppure... mi sento in qualche modo attratto da te… ma non perché sei un ragazzo.

Semplicemente perché se tu: Hisashi Mitsui.

Sinceramente, non so nemmeno se potrei mai chiamarlo ‘amore’, Hisakun, ma se non lo è, ci va molto vicino, credimi...” e arrossisco nuovamente, reclinando in avanti il capo, in totale imbarazzo.

Ti prego, dimmi qualcosa!!! 
Sei inorridito?! Spaventato? Scioccato? Preoccupato? Kami! Dimmi qualcosa...
Deciderai di venire a capo con me di questa cosa, qualsiasi cosa sia? 

sei un miracolo
mi dai il coraggio per stare dove sto
sul ciglio di un equilibrio che non ho
ma con te ce la farò


I secondi passano con esasperante lentezza... comincio capire le emozioni dei condannati a morte, in attesa della sentenza... è proprio vero: quando stai per perdere tutto, nella tua mente sfrecciano tutti i momenti più belli che hai vissuto...

“Kiminobu…” - hai tutta la mia attenzione... di che morte devo morire?!- “Io non so cosa potremo essere.... Ma so cosa siamo stati. 
E non ci voglio rinunciare. Per nulla al mondo.

Perché sei tu, Megankun, a darmi coraggio.
A far sì che io mi impegni, che abbia successo.

-il suo braccio cinge, fraternamente, le mie spalle-

Perché mi dà una soddisfazione immensa saperti felice, per quello che sto diventando, per quello che riesco a fare... e quello coraggioso sei tu, non io. –e la stretta si fa più salda- …Io avevo timore di parlare, come stiamo facendo ora... mi imponevo di far finta che tutto andasse bene, come sempre... che non ci fossero problemi... ma anch’io devo fare chiarezza dentro me. E ci vorrà del tempo... e non so ancora che nome potremo dare a tutto questo, credimi... ma di una cosa sono certo: lo sceglieremo insieme.”


La sua mano mi arruffa i capelli, e io non posso che sorridergli…


…con te ce la farò.


OWARI

 

Un grazie sincero a Hymeko, amica preziosa.

Disclaimers: Al solito… Il testo della canzone e i personaggi di Slam Dunk non mi appartengono…

Se decidete di mandarmi C, C & C, mi trovate al solito divano blue navy: elyxyz@libero.it

Matane!

   
 
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