Il cuore di tutti i cuori
 

Il tramonto tinse Crepuscopoli d’arancio, senza dimenticarsi nessuna delle sue tonalità, arrivando persino al giallo più tenue.

La torre dell’orologio scoccò di nuovo, portandosi via con se un altro raggio di sole.

Sospinsi lo sguardo oltre l’orizzonte, cercando di raggiungere quel fascio di luce oltre la linea di fuoco e mi chiesi che fine avesse fatto: forse non lasciava traccia, come noi Nessuno, oppure si ricongiungevano alle tenebre, attendendo l’indomani per risorgere?

Addentai il ghiacciolo azzurro, sentendo la granella zuccherina riecheggiare con una sinfonia di scrocchi, per poi lasciare posto al retrogusto salato.

Qual era l’importanza di avere un cuore?

Mi bastava avere i miei amici al mio fianco ed avevo la sensazione di averne uno.

Era questo il significato di amicizia?

Forse la felicità non era altro che avere qualcuno al proprio fianco.

Era questo che rendeva me, Xion e Axel così unici… provare felicità senza avere un cuore?

L’orologio scoccò di nuovo e solo adesso notai lo stecchetto del ghiacciolo sciolto tra le mani: hai vinto.

Axel ne sarebbe stato felice?

Erano troppe domande per un Nessuno.

Il sole si abbassò all’altezza della città, oscurando lentamente i vicoli, come una piccola vipera che strisciava tra l’erba alta.

Anche il mio viso sembrava essere più cupo, forse erano i miei pensieri a renderlo così.

L’ombra minuta della figura di Xion sbucò da dietro l’angolo, ma non mi voltai, non potevo.

Il suo passo lento e cadenzato si fece più veloce, fino ad arrestarsi dietro di me; la sentì chiamare il mio nome, ma sapevo di non poterla guardare negli occhi.

Le sue braccia si strinsero in un abbraccio.

I Nessuno potevano versare lacrime?


"You'll never be alone when darkness comes you know I'm never far hear my whispers in the dark."