INTIMO

 

Allen si rigirava nel letto da un paio di minuti. Lavi gli teneva un braccio attorno alla vita, e nonostante questo era riuscito a non svegliarlo. Il calduccio sotto le coperte e contro il corpo dell’altro era troppo invitante, e nemmeno la luce del sole sul suo cuscino, a pochi centimetri dal viso, riusciva a convincerlo ad alzarsi.

 Purtroppo un’altra giornata di lavoro li attendeva già, e infine Allen si decise a tirarsi su. Riuscì a liberarsi dalla presa di Lavi, e scostò le coperte, rabbrividendo un attimo per il cambiamento brusco di temperatura. Si sentiva un po’ in colpa perché quella mattina non aveva voglia di abbandonare il letto, e dedicarsi ai suoi abituali esercizi.

 Si alzò guardandosi attorno in cerca di uno qualsiasi dei suoi vestiti. Non era facile trovarli, la stanza di Lavi era incredibilmente disordinata. Chissà poi dove li avevano lanciati la sera prima! Cercò di ricordarselo, e con aria pensierosa sistemò una fastidiosa ciocca di capelli dietro l’orecchio.

 Dava le spalle al letto, e non sentì l’altro ragazzo muoversi. Ancora con gli occhi chiusi, spostò la mano su e giù lungo il lenzuolo, non trovando la persona con cui si era addormentato quella notte.

 -Buongiorno… Vedo che mi hai preparato una bell’accoglienza…- mormorò assonnato, con lo sguardo posato sul suo fondoschiena.

 Allen arrossì violentemente e gli lanciò il primo indumento che gli capitò sotto mano. Poi, imbarazzato, aprì un cassetto alla ricerca di qualcosa da mettersi. Senza farci troppo caso, prese un paio di slip di colore grigio chiaro e li infilò in fretta.

 Lavi ridacchiava, per l’espressione offesa e il viso tutto rosso del più piccolo. Riuscì ad alzarsi e a portarsi vicino all’altro in un tempo sorprendentemente breve, considerando che aveva appena aperto gli occhi. Fece scivolare le braccia attorno alla vita di Allen, e lo attirò a sé.

 -Buongiorno…- ripeté sussurrandogli nell’orecchio. –Penso che sia adatto, sai?- aggiunse subito dopo, divertito.

 -C-che cosa scusa??- domandò Allen preoccupato.

L’altro gli indicò lo specchio appeso alla parete opposta, e si spostò in modo che potesse vedersi.

C’era una scritta, sul retro dello slip.

        LITTLE   DEVIL  ANGEL

 -Sì, sembra proprio fatto apposta per te!- esclamò Lavi, baciandogli il collo.

 -N-non è vero…- mormorò Allen, non trovando un’altra risposta.

 -Se lo dici tu…- disse appena un secondo prima di spostarsi sulle sue labbra. Nel frattempo cercava di tirarlo di nuovo verso il letto.

 -Non possiamo… Devo fare gli esercizi, e poi dobbia…-

 -Sta tranquillo!- lo interruppe Lavi, riuscendo a stenderlo di nuovo tra le coperte. -Ci penso io a tenerti in forma…-

 

 

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Asuchan: Eheh! Stare 4 settimane in mezzo a intimo e costumi da bagno fa il suo effetto!!!!XD Iruchan, prometto che, adesso che l’ho scritta, non penserò più al sederino del tuo Allen!!!X°D