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Autore: _Alis_Chan_    20/03/2013    12 recensioni
Questa fiction, nata da un'idea di Raven Cullen, è un omaggio a Erik e Suzette ed è il mio modo di entrare in questo fandom! Vi chiedo solo di recensire (o almeno leggere) questo piccolo esperimento!
Grazie a tutti!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eric/Kazuya, Suzette/Rika
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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15 frasi di noi…
1-     Tempo
Il tempo, quello che passa, quello che è passato, quello che passerà, il tempo dove lui la evitava, il tempo in cui lui la cercava e il tempo in cui si amavano: tutto il tempo che li aveva fatti crescere e che li aveva aiutati a maturare, a diventare grandi, a amare ed amarsi.
2-     Celeste
Celeste, i suoi capelli, celeste, il suo cuore, celeste, sorriso celestiale: tutto questo a lui piaceva e gli faceva capire che infondo l’aveva sempre amata, anche se a volte l’aveva ripudiata.
3-     Fulmine
Il colpo di fulmine, appena lei lo aveva visto, il cuore le batteva a mille, sapeva cosa voleva dire essere fidanzate: voleva dire essere popolari, ma questo ragazzo non era come gli altri, era molto di più, era il suo primo vero amore, ma soprattutto era SUO.
4-     Gelosia
Lei lo vedeva, lei lo seguiva, parlava spesso (troppo spesso) con Silvia, le aveva dichiarato il suo amore, eppure continuava ad andare da lei; lui la vedeva, lui la seguiva, era sempre insieme a Edgar, non gli andava bene, non gli piaceva, ma solo così era riuscito a comprendere davvero tutto di lei, cosa provava per lei.
5-     Rosso
Il sangue che aveva perso in quell’operazione, rosso che la spaventava ogni volta che lui si feriva, la facevano preoccupare, cosa sarebbe successo se se ne fosse andato, come avrebbe potuto continuare a vivere senza di lui?
6-     Pietra
Chi è senza peccato scagli la prima pietra dicevano, lei lo aveva tradito, anche se erano sposati; ma infondo chi era lui per giudicarla, non poteva scagliarle contro alcuna pietra, alcuna accusa, perché infondo nessuno è perfetto, nessuno è migliore degli altri.
7-     Lacrima
Lacrima come quella che lui aveva speso nella gioia di diventare padre, lacrima come quella che lei aveva speso nella gioia di diventare madre, lacrima dopo lacrima avevano condiviso tutto, nella buona e nella cattiva sorte, lacrima come quel giorno davanti all’altare.
8-     Capelli
Capelli, quelli che lui amava carezzare la sera prima di dormire, quei capelli dal buffo colore che gli piacevano un mondo: i capelli che lo avevano incantato, che splendevano come quelli di una dolce fata turchina, quei capelli che lui amava da morire.
9-     Paura
La paura che lei ha sempre avuto, paura di perderlo, paura di essere rifiutata, quella paura che di notte la teneva sveglia, la paura che, nonostante tutto non se ne andava, era come un peso che era costretta a portarsi dentro: il peggior virus che si possa incontrare.
10-  Cuore
Il cuore inteso in due modi: quello di lei e quello di lui; lei pensava al cuore in senso morale, tutte le volte che lui glielo aveva spezzato parlando con altre ragazze e abbandonandola per quelle, lui pensava al cuore in senso fisico, il dolore che sentiva ogni volta che la vedeva con i suoi amici, era un dolore vero, fisico, ma anche morale, specialmente dal punto di vista di lei, il cuore affranto di entrambi che solo il matrimonio aveva potuto salvare.
11-   Segreto
Il momento in cui lei gli aveva chiesto di rivelargli ogni suo segreto, perché le coppie sanno tutto l’uno dell’altro a suo parere, ma lui non l’aveva fatto, non le aveva detto tutto e quel tutto gli sarebbe costato caro un giorno, lui ne era consapevole ma non poteva farla soffrire ancora.
12-  Nero
Nero, la sua pelle, spesso era stata messa in difficoltà per il colore nero, colore che ricadeva nei suoi incubi, il nero della pelle, il nero del futuro, il nero che ogni volta la spaventava e la costringeva a cercare riparo tra le sue braccia, lui ci sarebbe stato ne era convinta ma non sapeva tutta la verità…
13-  Amicizia
L’amicizia che tutti credevano ci fosse, nessuno al di fuori di loro lo sapeva, sapeva dell’amore, per tutti gli altri erano semplici amici, Suzette era quella convinta di essere ricambiata e Erik il povero ragazzo tormentato dalla giovane amica e compagna di squadra.
14-  Fuoco
Il fuoco che gli bruciava dentro nelle loro notti, il fuoco che lo riscaldava, il fuoco che lo accompagnava in tutte le sue tecniche, il fuoco: elemento ricorrente di lui, del Mago del pallone, che senso aveva chiamarlo così anche quando aveva smesso di giocare, che senso aveva essere fermato per strada se il fuoco del suo gioco si era spento con i suoi 15 anni, come le candeline che aveva soffiato dopo essere uscito dalla sala operatoria festeggiato dai sui genitori e dagli amici Bobby e Silvia.
15-  Cenere
Ora tutto ciò che le restava era cenere, lui non c’era più, lui era sparito solo un anno dopo quel fatidico sì, non aveva visto crescere la loro bimba, eppure glielo aveva promesso, che l’avrebbe sempre protetta, ormai era però inutile sperare, la sala d’ospedale si era svuotata, le lacrime scendevano, voleva farla finita, e volare come cenere insieme all’amato, ma non poteva perché  aveva un compito, crescere quella creatura che amava tanto, la piccola Erika, aveva scelto quel nome, perché era uguale al padre, come una fenice che rinasce dalla propria cenere.




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NdA
Salve a tutti, mi presento con questa fic che spero vi piacerà, nata dall’idea della mia mitica sensei Raven Cullen, a cui è dedicata e che ringrazio infinitamente per tutto ciò che ha fatto per me!      
Baci,
Mai Shinomiya
PS Recensite in molti! 
   
 
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