Zanna aveva salvato la vita a Isa. Lui le stava addosso, o meglio, gli era piombata addosso pur di salvarla da dardi magici.
Quella scena era avvenuta sotto gli occhi degli altri amici, Miriel era allibita e non sapeva cosa pensare.
Andrea quando si era alzato, resosi conto di cosa aveva fatto, era imbarazzato a tal punto da non riuscire neppure a parlare. Era come se la scena fosse avvenuta a rallenatore: il viso di Isabella era vicinissimo al suo, le labbra di lui sfioravano quelle di lei e i loro cuori battevano forte e il profumo di lei inebriava le sue narici. Entrambi ansimavano sia per lo sforzo fisico che per la paura. Era normale ma sembrava altro ... in quella posizione!
Il respiro di lui carezzava il collo di lei e il petto di Isa si alzava e abbassava ad ogni respiro profondo, in cerca d'aria. Fu lì che Zanna si decise a rialzarsi.
-S..stai bene ?- farfugliò lei.
-Uhmm - rispose lui. Chiaro segno che stava bene.
Il viso di lui era imporporato e l'occhio cascava sempre in giù, sotto al collo. Il viso di lei era rossissimo ma quando si accorse del perchè Zanna guardasse in basso era diventata paonazza.
Il perchè fu presto detto: a Isa si era aperta appena la camicetta, le era saltato un bottone e le si intravedeva l'indumento intimo. Arrivò anche Fede a soccorrere Isa, finalmente. Si assicurò che non si fosse rotta niente e, di tanto in tanto gettava uno sguardo di fuoco verso Zanna che non osò guardarlo. Miriel si avvicinò al suo ragazzo ma ebbe difficoltà ad esprimersi: da una parte voleva abbracciarlo, ma dall'altra voleva tirargli un ceffone per la scena appena assistita. Era arrabbiata, confusa e ce l'aveva pure con Isa e con la sua amicizia con il ragazzo lupo. Non le era mai andata giù questa situazione, questa pseudo amicizia. Temeva che, prima o poi, quella semplice simpatia sarebbe sfociata in attrazione fisica. Non lo aveva mai sopportato seppur fosse stata costretta a tollerare tutto questo. Voleva bene a Isa ma certe cose non potevano passare così alla leggera! -Miriel non prendertela con Isa, è stato un incidente - la giustificò Zanna come se avesse intuito i pensieri della fata. -Cucciolotto, sono gelosa - confessò lei candida e scoppiò in lacrime. Zanna non potè fare altro che abbracciarla con sguardo colpevole, sotto gli occhi altrettanto colpevoli di Isa. Perchè erano colpevoli entrambi. Ma cosa stava accadendo? Non era di certo la prima volta che succedeva una cosa del genere: una volta si erano scontrati nel corridoio della scuola ma era tutto finito lì e con una bella risata da parte di Isa, e un sorriso abbozzato di Andrea; oppure, quella volta, in montagna, in cui Isa era scivolata sulla neve con tutti gli scii e lui l'aveva aiutata a rialzarsi; o quella volta ancora in cui la ragazza stava cadendo dalle scale e lui l'aveva afferrata al volo. Era successo spesso ma stavolta era stato diverso.