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Autore: Angorian    22/03/2013    10 recensioni
[Rumpelstiltskin/Belle/Hook]
Ha piccoli denti bianchi e labbra sottili, la fanciulla senza memoria che lo guarda diffidente, protetta dalla stoffa leggera di un lenzuolo candido come spuma.
«Chi siete?»
Hook, che fa rima con rook, imbroglione.
«Un vecchio amico»
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Killian Jones/Capitan Uncino, Signor Gold/Tremotino
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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#1
 
«Non mi ricordo di voi»
Fa male ogni volta, ma sorride.
 
Spie luminose sui monitor accesi, e un beep sommesso a scandire ogni pastoso silenzio. Un ago a pungerle la pelle sottile, a interromperne la perfetta trama bianca.
Il cielo ha il colore dell’iris, oltre la finestra; è di quel colore magnifico che nasce dallo sposalizio di luce e oscurità, in quel momento ambiguo dove il giorno muore in un rantolo di intenso cobalto.
L’ora azzurra delle fate.
  «Non importa, cara»
  «Ma siete infelice per colpa mia»
  «No, Belle. Non è vostra, la colpa
 
 
#2
 
Il Coccodrillo entra ed esce dall’ospedale ogni giorno, con supponente costanza.
Hook lo guarda sollevare gli occhi velati verso il cielo, e poi cominciare una marcia cadenzata dal battito del suo bastone contro l’asfalto nero.
Sente la mano che non possiede più formicolare per il desiderio di essere vendicata, e l’assenza di Milah bruciare l’aria nei suoi polmoni, esigendo giustizia.
Hook brama il cuore del Coccodrillo, ma non possiede la magia necessaria per strapparglielo; così, deve trovare un’altra strada.
Si gratta la barba scura con l’uncino, sorridendo tra sé.
Lui è Hook, che fa rima con recook, manipolare.
E’ con la mano sana che spinge la porta a vetri dell’ospedale.
 
 
#3
 
Ha piccoli denti bianchi e labbra sottili, la fanciulla senza memoria che lo guarda diffidente, protetta dalla stoffa leggera di un lenzuolo candido come spuma.
  «Chi siete?»
Hook, che fa rima con rook, imbroglione.
  «Un vecchio amico»
La fanciulla senza memoria indugia sull’uncino, ma il suo sguardo è calmo come acqua profonda, privo di una qualche paura.
E’ dunque vero che sei attratta dai mostri, fanciulla?
  «Parlatemi di come siamo diventati amici»
Hook sorride.
  «Volevate visitare il mio vascello. Eravate incredibilmente curiosa»
  «Oh», la fanciulla senza memoria si anima di qualcosa di nuovo.
  «Sì, credo che mi piacesse, viaggiare»
 
 
#4
 
 
Rumpelstiltskin ha sempre amato il suo negozio, un luogo denso di ombre e ricordi impolverati.
Lame di sole sciabolano tra le imposte socchiuse, sfiorando carabattole e pozioni, vecchi tomi e strumenti in argento e ottone.
Un luogo di silenzio e memorie che di rado viene disturbato, se non dal rombo di auto lontane.
Qualche volta, Rumpelstiltskin che è anche Mr Gold, immagina la figura minuta di Belle varcare la porta in uno scampanellio, splendente di amore e speranza come sempre è stata.
Fingendo che non l’abbia persa, quella memoria preziosissima del loro amore.
E’ lo squillo del telefono a farlo sussultare.
  «Signor Gold? Belle ha lasciato l’ospedale»
 
#5
 
 
Le porge il braccio, galante, osservandola arrossire e distogliere lo sguardo dal suo.
Le mostra la baia raccontandole di un’isola lontana, in cui le sirene cantano per lenire la solitudine delle stelle, e dove indiani guidati da una principessa bambina combattono un gruppo di ragazzini destinati a non crescere mai.
La fanciulla senza memoria beve ogni parola, assetata di conoscenza, impaziente nelle domande.
Hook riconosce quella smania di avventure, ne è stato divorato lui stesso e l’aveva risvegliata in Milah.
C’è curiosità nel suo sguardo, mentre si attarda sulla linea dello zigomo della fanciulla, di Belle, che fa rima con shell, conchiglia.
 
#6
 
 
«Conosci il signor Gold?»
 
Hook risponde di sì,  ma che non ha voglia di parlare di quell’uomo crudele.
Facile, infinitamente facile infiammare la sua attenzione e la sua curiosità.
  «Ti prego»
Un sospiro, finto, come la sua riluttanza.
  «E’ un uomo senza scrupoli. Uccise sua moglie solo perché lei non lo amava più»
La guarda impallidire di paura, ma si sorprende nel non riuscire a trarne piacere.
Eppure, cosa poteva esserci di più delizioso del Vero Amore del suo nemico che rabbrividiva al suo pensiero?
  «Credevo fosse sincero»
Hook la guarda mordersi il labbro, e si chiede cosa il Coccodrillo abbia visto in lei, per amarla di un amore grande come il mare, burrascoso, furioso, tanto da spaventarla.
 
Ma poi sorride, e qualcosa in lui trema.
 
 
#7
 
Rumpelstiltskin lo colpisce forte col suo potere, mentre il rancore monta in lui come una tempesta.
La paura di aver perso Belle l’aveva stordito, e centinaia di scenari in cui lei era stata ferita o minacciata l’avevano assalito senza scampo.
Aveva avuto appena il tempo di sospirare di sollievo quando l’aveva vista seduta sulla battigia, prima di sprofondare nella rabbia , quando si era accorto del pirata al suo fianco.
Un colpo, un altro, e il sangue di quell’insulso essere cola sulla sabbia chiara, mentre le grida di Belle gli riempiono le orecchie.
Poi, le sue braccia magre a cingergli la schiena.
  «Vi prego»
Un singhiozzo.
Alla fine, a farle del male è sempre lui.
 
 
#8
 
Sono le mani della fanciulla senza memoria a svegliarlo, mentre di attardano sui suoi capelli incrostati di sangue e sudore.
  «Dove siamo?»
  «In ospedale»
Il dolore sordo mentre respira gli conferma che anche questa volta il Coccodrillo c’è andato giù pesante. Ma questa volta ne è valsa la pena, lo sente nell’aroma della pelle di Belle.
Belle, che fa rima con well, giusto.
Come confessarle che le ha mentito, che lei lo disprezza.
Come reagirebbe se sapesse che è stato lui a toglierle la memoria?
Ma non ci riesce, non con il suo sguardo azzurro e gentile su di lui.
 
  «Il vostro cuore è marcio»
Ma non sa che ha ricominciato a desiderare qualcosa di diverso dalla vendetta.
Lei, Belle, che fa rima con tell , confessare.
 
 
 
#9
 
Killian Jones ha convissuto con la mancanza.
Sa che la si respira con mille aghi in gola, e che si sposa con la quotidianità, con brutale disinvoltura. Sa che il tempo finge di smussarne gli angoli, ma non ne attenua la ferocia.
Quello che non sa, è che la mancanza non lascia terra bruciata attorno al cuore, ma lo assopisce soltanto.
Killian lo sente, quel cuore marcio che credeva di aver perduto con Milah, e sente la vendetta sfuggire dalle sue mani come i capelli di Belle dalle forcine scomposte, mentre la attira a sé.
E’ un bacio che le ruba dalle labbra nude, che è il respiro di chi annaspa fra le onde.
Lei si dibatte, e lui la lascia andare.
 
Belle, che fa rima con hell, inferno.
**


Note: Il titolo, First breath after Coma, è il titolo della canzone che ascoltavo mentre scrivevo, degli Explosion in the Sky.  E’ anche un modo per descrivere questo primo scritto dopo tantissimo tempo, e anche se non è un granché, è già una soddisfazione essere riuscita a concludere qualcosa.
Sono un’accanita sostenitrice delle Rumbelle, eppure l’alchimia tra Hook e Belle è troppo stuzzicante per non scriverci su qualcosa!
Temo che purtroppo non siano pure!drabble, ma insomma, si fa quel che si può.
Un grazie a chi è arrivato fin qui :)
   
 
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