«È stupendo qui» sussurrò Axel, seduto sul lettino alle sue spalle mentre fumava – si era trattenuto quasi tutta la giornata, perché anche se non glielo aveva mai detto si sentiva un po’ a disagio farlo mentre era circondato dai bambini.
Si limitò ad annuire, poggiando la nuca ancora un po’ umida sulla sua coscia, sfiorandogli una caviglia con la mano, cominciando a sotterrare anche il suo piede. «Ci sono ancora i ghiaccioli a casa?» domandò, sorridendo appena per la foga con cui sfregava tra loro le dita del piede al passaggio tra esse dei piccoli granelli chiari. «Non mi va tanto di uscire, siamo andati ieri in paese».