“Anche io ho fatto lo stesso, Frank. Forse anche in un modo peggiore del tuo, ma reputo inutile continuare a ricordare gli errori che entrambi abbiamo commesso, semplicemente perché non li possiamo cancellare e nemmeno riparare. È anche inutile riaprire quel capitolo della nostra vita, solo per arrivare di nuovo a farci male. Va bene così”
“E invece no che non va bene”.
Si avvicinò a me, colmando quella distanza che prima vi era, e mi baciò appassionatamente, per poi spostare a terra borsa e chitarra dalla panchina e sdraiarsi sulle mie ginocchia. Allungò una mano e la intrecciò alla mia. “Così va bene, Gee. Così va fottutamente bene”.