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Autore: madelifje    27/03/2013    11 recensioni
Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo.
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall
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-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!
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-Sono incinta! -esplosi
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '(Im)Perfect life'
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*Cioè, guardatelo. E' stupendosamente aksjcbagvtyhdbcn e fantastupendoso. Opera di Daniela-alias-secsidriu. Che, oltre ad essere un geniaccio dei banner, scrive delle ff stupende su Ciastin C: GRAZIE DANI ♥*  


On the road



First, you think the worst is a broken heart 
What's gonna kill you is the second part 
And the third, is when your world splits down the middle 
And fourth, you're gonna think that you fixed yourself 
Fifth, you see them out with someone else 
And the sixth, is when you admit that you may have fucked up a little 
The Script – Six degrees of separation

 

-Il tuo bambino è… una femmina!
-Sì! Sì, me lo sentivo! –esclamò Louis.
Mi sentivo strana. Avrei avuto una bambina.
-Dobbiamo dirlo a tutti! –continuava a ripetere il mio migliore amico mentre uscivamo dallo studio.
Inviai rapidamente un sms a mia madre, sperando di evitare la telefonata-interrogatorio.
-Voglio dirlo di persona ai ragazzi. –dissi sorridendo. Solo in quel momento mi rendevo conto di aver sperato in una femmina per tutto il tempo.
 
La reazione dei miei amici fu esattamente quella che mi aspettavo.
Bella e Sue applaudirono e vennero ad abbracciarmi.
Mio fratello strillò qualcosa come “Avrò una nipotina” e finse di asciugarsi una lacrima.
Jenny disse semplicemente “Mmm”.
Zayn imprecò, mentre Liam lanciava gridolini eccitati e tendeva la mano destra verso di lui. All’inizio non capii, poi vidi il moro allungargli quindici sterline.
-Inizia a toglierti i vestiti, Malik! –esclamò. Bella lo fulminò con un’occhiata. –Ragazzi, posso dirla? -fece Payne.
-NO!
-Può dire cosa? –chiese Ed.
-La minchiata del giorno. –rispondemmo noi all’unisono.
Liam ci ignorò. –Qual è la differenza tra una porta e una valigia? La valigia si porta ma la porta non si valigia.
Silenzio.
Oh Dio, ma perchè?
Ed scoppiò a ridere, ricevendo sguardi increduli da parte di tutti. Liam era estasiato.
-Ed, sposami!
-Avrà riso per pietà. –commentò Jules sorridendo al suo ragazzo.
In quel momento notai Niall. Non aveva aperto bocca. Cosa si aspettava, che lo avvisassi in anticipo perché mi aveva mandato quel fottuto messaggio? Poteva anche andare al diavolo.
 
Il geniaccio che ha avuto la brillante idea di partire alle sei e mezza dovrà vedersela con me, pensai mentre trascinavo il borsone per il vialetto di casa mia.
-Ti spiacerebbe collaborare? –chiesi a Killer, che ovviamente non rispose. Per un attimo rimpiansi di non aver svegliato mia madre. Poi pensai alla predica che mi sarei dovuta sorbire in caso contrario e capii di avere fatto la scelta giusta. Arrivai al cancelletto e lo spinsi. Niente. Avevo dimenticato di aprirlo.
Cacciai una mano in tasca cercando disperatamente le chiavi. Le estrassi. Stavo per infilarle nella serratura, quando Killer ebbe il colpo di genio del secolo: si avvicinò silenziosamente al mio posteriore ed abbaiò. Molto forte. Mentre il cuore schizzava fuori dalla mia cassa toracica, lasciai cadere le chiavi, che passarono sotto al cancelletto e finirono dall’altra parte.
-Porca puttana.
Erano solo le sei e un quarto del mattino. Questo riduceva di tanto la probabilità che qualcuno passasse proprio in quel momento, e mi vedesse mentre mi contorcevo sdraiata per terra cercando di recuperare le chiavi.
Ma la fortuna non è mai dalla mia parte. Mai.
-Serve una mano? –chiese una voce stranamente familiare. Apparteneva a qualcuno che decisamente non avrebbe dovuto essere lì, per cui decisi di ignorarla.
-Ok, vorrà dire che me ne andrò.
-Ed Sheeran, non muovere il tuo culo da lì.
Sentii Ed ridere, poi si chinò e raccolse le chiavi.
-Cosa ti porta da queste parti? –chiesi mentre lui apriva il cancelletto e sollevava il mio borsone come se fosse fatto di piuma.
-Pensavo che ti servisse una mano con i bagagli. Conosco Anne, non è un tipo molto mattiniero. E tu sei incinta.
Ok, era una cosa gentilissima che aumentava decisamente il fascino di Ed Sheeran. Ma io, da femminista convinta, non volevo passare per la fanciulla indifesa (vedi: totalmente incapace).
-Ce la faccio. –Sorrisi. –Ma grazie comunque.
-Ok, lo ammetto. Muoio dalla voglia di guidare un’autentica Chevy Bel Air degli anni ’70.
Liam voleva sposare quel ragazzo? Gli conveniva mettersi in coda.
 
Il viaggio in macchina fu silenzioso. Dato che mi stava aiutando e che stava guidando la mia macchina, dovevo assolutamente cercare di fare conversazione con Ed.
Ma non sono famosa per le mie uscite intelligenti.
-Hai scelto Charizard, Squirtle o Bulbasaur?
Amy, impiccati.
Ed mi guardò perplesso. Oh, fantastico. Un ragazzo carino e single fa il gentile con me e io devo per forza dire qualche cavolata assurda. Ottimo direi. Soprattutto perché non ero nemmeno sicura che Ed fosse single.
-Fa’ finta che non abbia detto nie…
-Bulbasaur.
Non feci in tempo a commentare, perché la mia Chevy stava già svoltando nella via dove abitavano mio fratello e i suoi amici.
Ed parcheggiò esattamente sotto al loro palazzo. Zayn, Sue, Liam, Niall e Jules erano già lì. Non dimenticherò mai l’espressione di Niall quando mi vide scendere dalla macchina con Ed.
Avrei voluto tirargli un pugno. Se davvero ci teneva, non poteva fare qualcosa?
Alle sei e ventinove mio fratello e sua moglie ci degnarono della loro presenza. Mancava solo Bella.
-Arriverà con un minuto di ritardo, come al solito. –disse Sue.
Infatti, alle sei e trentuno precise, la mia compagna di banco scese da una macchina blu trascinandosi dietro il suo trolley verde evidenziatore.
-Di’ la verità, tu aspetti che sia passato un minuto e dopo ti fai vedere.  –dissi.
-No, te lo giuro.
Harry si piazzò al centro del gruppo.
-Bene, ci siamo tutti. Direi di iniziare a caricare le cose sul camper, poi possiamo partire.
Alzai la mano per prenderlo il giro. –Non vorrei fare da Capitan Ovvio, ma qui non c’è nessun camper.
Lui sorrise, come se stesse aspettando quell’affermazione dall’inizio.
Prese il cellulare, digitò in fretta qualcosa e si mise ad aspettare. Due secondi dopo un camper praticamente immenso entrò nella via. Alla guida c’era Louis.
-Louis sa guidare un camper? –chiese stupito Zayn.
-A quanto pare. –fece Sue.
-Buondì! –esclamò il mio migliore amico abbassando il finestrino.
-Tomlinson, evita. Comunque, nonostante zio Earl sia stato generoso, dove pensi di mettere undici persone? –chiesi.
-In teoria avremmo dovuto essere dieci, ma qualcuno ha pensato bene di imbucarsi… -commentò Harry, fissando la mia migliore amica. Sue avvampò e si sforzò di ignorarlo. Strano. Mi sarei aspettata la solita pioggia di insulti…
-Abbiamo deciso che Ed, Zayn e Liam verranno in macchina, carotina. –mi spiegò Louis.
Oh, quindi io, Niall, Harry, Jenny e Sue saremmo stati sullo stesso veicolo? Forse ero ancora in tempo per rinunciare.
-Si parte! –esclamò mio fratello poco dopo. Louis ingranò la prima. Eravamo partiti.
 
Per quanto mi sforzassi di dormire, non c’era verso.
D’altronde Harry e la cara Jen non erano esattamente silenziosi.
Per questo, quando Bella venne a propormi una partita ad assassino interrompendo i loro discorsi smielati, le fui grata.
Le partite ad assassino erano sacre per me ed i miei amici.
Harry diede le carte con fare professionale. Tutti sbirciarono da un angolo e coprirono la propria carta con una mano. Al primo turno ero una “carta inutile”, che poteva essere tranquillamente uccisa. C’era così tanto silenzio che si sarebbe potuto sentir cadere uno spillo.  Incrociai lo sguardo di Bella. Era una carta inutile, lo si capiva dall’aria da cane bastonato. Poi sorpresi Niall a fissarmi. Mi fece l’occhiolino. Bastardo.
-Sono morta! –annunciai scoprendo il mio inutile tre di bastoni.
Sue guardava attentamente a destra e a sinistra. Come non farsi scoprire. Quando guardai Louis, lui mi mandò un bacio.
-Sono viva! –dissi, e ringraziai mentalmente la Louis-battona.
L’assassino era Niall, ma Sue era da parte a lui e difficilmente poteva coglierlo sul fatto. Dopo cinque minuti, la mia migliore amica era l’unica a non aver ancora capito nulla.
-Ma è Niall! –esclamò Jenny.
Dio, quella donna è completamente idiota!
Di sera ci fermammo in prossimità di un lago quasi al confine con la Scozia. Mentre Harry e Louis preparavano il barbecue, gli altri decisero di esplorare il boschetto.
Bella e Zayn si imboscarono quasi subito. Jenny si fermò a metà strada per chiedere ad Ed di aggiustarle l’iPod. Quando arrivammo al laghetto, i piedi mi facevano così male che pensavo fossero sul punto di staccarsi.
Il paesaggio però era bellissimo. Mi facevo luce con una pila semi scarica, rimpiangendo di non aver portato la mia Nikon.
-Qual è il colmo per un carabiniere? –chiese Liam mentre ci riposavamo su delle rocce.
-Arrestare il cemento prima che sia armato.
-Affogati, –ringhiai.
-Ehm, Jules? Ti va di andare a fare un giretto? –chiese il moro ignorandomi.
La mia quasi-cugina non se lo fece ripetere due volte.
Così rimasi sola con Niall.
 
Sue’s POV
Dovevo assolutamente cercare di rubare una salsiccia dalla carne destinata al barbecue. Stavo morendo di fame, e i brontolii del mio stomaco stavano diventando… imbarazzanti, ecco. Harry e Louis però non si allontanavano mai dalla carne ed io non volevo fare la figura dell’ingorda davanti a loro. Così me ne stavo nascosta dall’altra parte del camper, sentendomi tanto una Bond Girl, ad aspettare.
Ad un certo punto la fortuna decise di aiutarmi, perché il cellulare di Louis si mise a squillare. Il mio amico si allontanò per rispondere, lasciando Harry da solo.
Era il mio momento.
Mi avvicinai silenziosamente al tavolino da campeggio. Per un attimo provai pena per Amy che non poteva mangiare insaccati.
-Guarda che ti vedo benissimo. –disse Harry senza staccare gli occhi dal barbecue.
-Oh. Allora posso anche evitare ti fingere, -dissi alzandomi.
Harry non disse nulla. Stava sistemando al grata di metallo sul carbone e non guardava la carne. Eppure non la presi, mi si era chiuso lo stomaco.
-Come sta Jenny?-buttai lì.
-Perché non lo chiedi a lei?
-Perché non me ne frega niente, era solo un modo per fare conversazione.
Styles ridacchiò, ma si sforzò di smettere.
-Sei incorreggibile, Suzanne.
Nessuno mi chiamava più con il mio nome intero dai tempi delle elementari.
-Lo so, Edward.
-Sei… diversa. E non parlo solo dei capelli blu e della tua fissa per Bob Marley.
Aveva abbandonato il barbecue a se stesso. Cattivo segno.
-Ok. Ma non mi interessa neanche quello che tu pens…
Non feci in tempo a finire la frase, perché la sua bocca si posò sulla mia e lo sentii schiudere le labbra. Harry Styles bacia da dio. I suoi baci mi erano mancati terribilmente, perciò non seppi resistere e ricambiai. Lo sentii sollevarmi ed appoggiarmi sul tavolo da campeggio. Affondò le mani nei miei capelli e gemetti. Volevo solo… Mi resi realmente conto di quello che stava succedendo solo quando ebbi la netta sensazione di non indossare più la camicia di jeans.
-Harry… -il mio sussurro si perse.
-Porca merda, sei sposato! –esclamai spingendolo via.
-Lo so. Mi manchi, cosa ci posso fare?
Anche lui mi mancava. Quella era la maledetta verità.
-Pucci, dove sei? –la voce stridula di Jenny interruppe le mie fantasie.
Era vicina, troppo vicina.
Ed io ero in reggiseno, avvinghiata a suo marito e seduta su quel maledetto tavolo.
-Porca merda. –ripetei.
Harry mi tirò per un braccio e caddi per terra. Stavo per lamentarmi, quando lui mi coprì la bocca con una mano. Eravamo nascosti dalle panche ed era buio, Jen non ci avrebbe mai notato. In quel momento mi accorsi della camicia, abbandonata dall’altra parte del tavolo. In bella vista.
 
Amy’s POV
Nessuno dei due apriva bocca.
Ero troppo arrabbiata per rompere il silenzio, così mi limitai a strappare un ciuffo d’erba dal terreno.
-Non mi hai detto dell’ecografia. –disse infine. L’avrei ucciso.
-Non ti avevo promesso nulla. –replicai senza guardarlo.
-Si tratta di mia figlia!
-Un mese fa non la pensavi così!
-Lo so.
Non guardarlo. Non ti voltare.
-Mi hai fatto stare da cani, Niall.
Perché ogni volta che c’era di mezzo lui mi veniva da piangere?
Una canzone degli Script parla delle sei fasi della separazione. L'ho sempre adorata, ma non avevo mai capito fino in fondo cosa significasse. 
-Fai bene ad odiarmi. Non ti ho inviato quel messaggio per cercare di sistemare le cose. Te l’ho inviato perché ti amo e dovevo sapere.
-IO NON TI ODIO! –urlai scattando in piedi. –Ti odio perché non riesco ad odiarti e quindi non ti odio! E non me ne frega un emerito cazzo se non hai capito l’ultima frase.
A Niall scappò un sorriso.
-E tu pensi che venire un mucchio di frasi fatte basti? Se mi ami dimostralo, maledizione!
A questo punto si alzò anche lui.
-So che non basta! Ma cosa devo fare? Mi sono comportato da idiota, non so cosa fare per farmi perdonare! Chiederti scusa? Quando rompi un vaso e chiedi scusa, il vaso non si aggiusta. Ho paura che sia troppo tardi…
-E allora vuoi startene lì, con le mani in mano? Vai al diavolo, Horan.
Niall fece un passo verso di me. Canticchiava. 
First, you think the worst is a broken heart 
What's gonna kill you is the second part 
And the third, is when your world splits down the middle 
And fourth, you're gonna think that you fixed yourself 
Fifth, you see them out with someone else 
And the sixth, is when you admit that you may have fucked up a little 

Six degrees of separation. Forse mi leggeva nel pensiero. -Amy, io non riesco a pensare in modo lucido. Tipo stamattina, quando ti ho visto con Ed. O in classe, quando in teoria dovrei pensare alla lezione che sto spiegando. O quando siamo con gli altri. Io non ci riesco! Ogni volta che ti vedo muoio dalla voglia di… fare….
-Di fare cosa, sentiamo.
-Questo.
E le sue labbra si posarono sulle mie. 


On the next

-Niall vuole sistemare le cose, ma io ho paura di avere una cotta per Ed!
*
-Non voglio che girino certe voci su di me!
*
-Devi scegliere. O me, o lei.


HOLA!
Sono in ultraritardo come al solito çç
E sono di corsissima perchè sta per iniziare un bel film che non posso perdere.
So, sarò molto breve. 
Cosa ne pensate del capitolo? Finalmente ho messo un po' di movimento, la storia stava diventando un mortorio .___.
Team Niall o Team Ed? Daidaidai, che sono curiosa C:
A proposito di Ed, ho iniziato una nuova ff su di lui, si intitola "Invisible"... è particolare ;) fateci un salto se volete.
basta, scappo, mi volatizzo.
tantissimissimi baci,
Gaia
  
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