It’s Always
Gonna Be Katherine
Nessuno
potrebbe mai immaginarsi cosa nasconde il tuo volto da cerbiatto.
Anima
dannata, piena di sfaccettature ed infinite sembianze.
Trai
ninfa vitale dalle tue vittorie, dai tuoi sotterfugi. Chi oserebbe mai sfidare
la tua intelligenza?
Scappi,
corri più lontano possibile da quel che è il tuo destino da oltre cinquecento
anni.
Non
accetteresti mai di perdere contro il Male, eppure anche tu sei come tale.
Ti
rotoli nei letti di centinaia di uomini, non placando la tua irrefrenabile
voglia di comandare.
Non
conosci le regole, non te ne servi mai. Ti basta scegliere una carta qualsiasi
e giocarla con furbizia.
Sei
oggetto di fantasie lussuriose per chi – stupidamente – si lascia abbindolare
da quegli occhi color cioccolato, profondi e maliziosi.
Con
quelle labbra hai narrato storie basate sulla finzione, frutto della tua
immaginazione.
Le
tue mani hanno toccato e rovinato virilità vaste, ma non te stessa.
E tu,
Katherine, cosa ne ricavi? Qual è lo scopo per cui agisci in tal modo?
Hai
tutto e niente, ovunque e da nessuna parte. Sfuggi da una parte all’altra del
globo, ma non ti stanchi mai di farlo.
Accetti
offese, sfide e battaglie, ma presto la tua figura scompare.
Continui
a partorire idee malsane, alimentando odio e vendetta nei confronti di chi ti
ha distrutta.
Sei
consumata dall’odio, costante ricordo di quanto hai amato.
Libera.
Ti ostini ad esserlo, ma in verità non lo sei affatto.
La
tua esistenza è sempre legata a qualcuno, o qualcosa.
Conti
di riuscire a raggiungere l’apice di quella sensazione tanto ambita, senza
neppure essere scalfita.
Illusa.
Sciocca. Come puoi pensare a qualcosa simile alla libertà?
La
tua maledizione è la tua voglia di volare, lontana e serena.
Quanto
tempo durerà questa storia? Sarai forse capace di fermarti?
Hai
mai preso in considerazione il fatto che – prima o poi – la maratona si
chiuderà con un traguardo?
Rallenta,
perché ormai non ha più importanza. Sei quasi arrivata, verso ciò che hai
sempre desiderato.
Eccoti,
hai trovato il vero silenzio. Adesso puoi anche sorridere, perché tutto il
resto non conta.
Katherine,
sei sempre tu… Smettila di correre! Il tuo cuore è stanco, la tua anima è finita.
Hai
vinto.
Note finali: questa è una delle cose più tristi che
abbia mai scritto. Che sia forse la paura di perderla? Perché sì, sono una
persona pessimista ed ho come la sensazione che Katherine possa fare una brutta
fine entro poco tempo.
Che
tristezza, davvero. Spero di sbagliarmi.
Alla
prossima, cioè dopo la visione della 4x18.
Sekunden