Capitolo 1
L’ispirazione proprio non arriva!

“Che noia…” pensò Marika gettandosi di peso sul letto.
“Accidenti, continuando di questo passo verrò assorbita da una comunissima vita di routine! Io sono una scrittrice, non posso lasciarmi trascinare dalla noiosa vita reale! Io devo creare un mondo di fantasia in cui tutto può accadere.” si disse determinata.
“Ma allora perchè diavolo non so che cosa scrivere?” si domandò sconsolata.
Eccola lì, la grande scrittrice, buttata sul letto a guardare il soffitto. Il computer acceso, così come il portatile, avevano ormai il monitor spento, segno che nessuno li aveva toccati per un bel po’. Era quasi un’ora che Marika vagava per la sua stanza in cerca di un argomento di cui scrivere, o di una nuova avventura da far vivere ai soliti personaggi.
Ma niente. Nemmeno una piccola e stupida idea. Nemmeno cento insignificanti parole per comporre una drabble. Niente di niente.
Ormai stava perdendo la speranza.
Sapeva perfettamente che anche i più grandi autori del mondo possono avere un “blocco dello scrittore”, che impedisce loro di formulare qualcosa da scrivere. Ma a lei non era mai successo! A Marika non era mai capitato di trovarsi davanti ad un foglio bianco e non sapere assolutamente cosa scrivervi!

Passò un’altra ora, e la ragazza decise così di fare altro. Nonostante fosse assurdo anche solo pensarci, quella non era proprio la giornata giusta per scrivere. Decise allora di leggere.
Si alzò dal letto, prese dalla libreria tutti i suoi fumetti di Dragonball e li posizionò a terra accanto al letto, quindi si sdraiò di nuovo. Ne prese un numero a caso, iniziando a leggerlo da una pagina a caso. C’erano Goku e Vegeta che combattevano l’uno contro l’altro. Lesse due o tre vignette, poi chiuse gli occhi. Si immaginò la scena, con i due che si battevano fino all’ultimo sangue, e poi tutto cambiava, e iniziavano a baciarsi, e poi…
Saltò in piedi e raggiunse il portatile. Doveva scrivere! Ma come aprì word, una consapevolezza le crollò addosso: aveva già scritto quella fanfiction! Aveva già parlato di amore tra Goku e Vegeta un po’ in tutte le salse, non aveva più nulla da dire su quei due.
Lanciò il fumetto a terra, colpendo la pila con gli altri numeri e facendoli sparpagliare tutti sul pavimento. Quindi raggiunse di nuovo la libreria, dalla quale prese i sette libri di Harry Potter. Ancora una volta tornò sul letto, pronta a leggere un libro a caso partendo da una pagina a caso.
Prese il quinto libro e lo sfogliò. Rilesse i pezzi che preferiva, immaginando come le cose potessero andare in modo diverso da come le aveva descritte la Rowling. Purtroppo, però, ogni cosa che pensava era già stata ampiamente raccontata. Aveva scritto così tante fanfiction da non avere più nuovi argomenti!
«Maledizione! Ci sarà pure un argomento di cui non ho ancora parlato in nessuna storia!» urlò dopo aver scartato una decina di idee.
Posò il libro sulla coperta e si diresse verso il computer fisso. Il portatile era più comodo per scrivere, mentre il fisso era decisamente più veloce per navigare in internet. E in quel momento ciò che le serviva era poter vagare per la rete. Forse lì avrebbe trovato la giusta ispirazione!

Dopo un breve giro tra i suoi siti preferiti, Marika aveva iniziato ad innervosirsi ancora di più. Ogni volta che si convinceva a smettere di cercare un’ispirazione, le veniva una nuova idea, che però poco dopo scopriva essere già stata utilizzata. Ormai si era infilata in un vicolo cieco, dal quale non riusciva ad uscire.
Si sentì toccare il fondo quando aprì Google e digitò la parola “ispirazione”. Di tutte le pagine che apparvero, nessuna poteva interessarle davvero. Si limitavano tutte a dare la definizione della parola, niente di più. Tuttavia la ragazza cliccò ugualmente sul link che diceva “Ispirazione-Wikipedia”. Appena il computer ebbe caricato la pagina, lesse ad alta voce ciò che c’era scritto.
«Con il termine ispirazione si intende una particolare eccitazione della mente, della fantasia, del sentimento che spinge un individuo a dar vita ad un'opera. In molte culture si ritiene che l'ispirazione sia l'azione di uno spirito divino o soprannaturale nell'uomo che si manifesta tramite visioni o rivelazioni. Generalmente l'ispirazione presuppone nel soggetto in questione particolari predisposizioni che possono variare nelle differenti culture.» ripeté ciò che era scritto davanti ai suoi occhi.
E così l’ispirazione era vista come un’eccitazione della mente, della fantasia e del sentimento. Ma perché a lei mancava?
“Alcuni pensano che sia dovuta ad una essere soprannaturale. Sciocchezze. E dovrebbe manifestarsi tramite visioni? No, assurdo. Anche se in questo momento pagherei per avere una visione ispiratrice!” pensò presa dalla disperazione.

Spense il computer e si gettò di nuovo sul letto. Ai suoi piedi, vicino al muro, si trovava il portatile. Era ancora lì in attesa che qualcuno scrivesse qualcosa su quella pagina di word completamente bianca. I libri di Harry Potter e i fumetti di Dragonball giacevano al suolo abbandonati.
E la nostra autrice? Dove avrebbe cercato ora la sua fonte di ispirazione?
Presto detto.
Dal comodino estrasse il suo Game Boy Advance, accendendolo prima ancora di controllare che gioco vi si trovava all’interno. Dalla schermata iniziale lo riconobbe per Pokémon Verde Foglia. Scrollò le spalle con indifferenza.
“Giocare a Pokémon mi è sempre servito per avere le idee più chiare, magari può aiutarmi anche stavolta!” pensò comandando al gioco di continuare la partita precedentemente salvata.
Ma che razza di ispirazione poteva venire da un gioco del genere? Se solo la Play Station non si fosse rotta, magari avrebbe potuto mettere su un gioco di Dragonball o uno di Harry Potter, dai quali avrebbe tratto certamente un’ispirazione migliore. Tuttavia doveva accontentarsi di quello che aveva, e in quel momento aveva un Game Boy Advance e Pokémon Verde Foglia.
Dopo un quarto d’ora di gioco, la situazione non era affatto cambiata.
“Che scocciatura… Di tutti i giochi che ho, proprio questo dovevo scegliere? Ormai l’ho finito, continuare a far combattere la mia squadra di Pokémon non ha molto senso!” realizzò annoiata.
Comunque non spense il Game Boy, anzi si impegnò di più per affrontare al meglio la Lega Pokémon. Ormai era completamente coinvolta in ciò che stava facendo.
«Ora vi sistemo io! Vai, Pikachu!» esclamò ad alta voce, mentre nel gioco Pikachu entrava in campo.
«Vai, attacco Tuono! Forza Pikachu, attacca ancora!» gridò verso il gioco, mentre il Pokémon eseguiva l’attacco scelto.
L’avversario venne mandato KO, e Marika non riuscì a trattenere un grido di gioia. Anche quella battaglia era stata vinta. Ma la felicità non era finita qui. Infatti quella lotta aveva fatto arrivare Pikachu al livello 100, il più alto raggiungibile. Ormai era diventato imbattibile. La ragazza esultò ancora, sollevando il Game Boy al cielo.
«Abbiamo vinto di nuovo! Dammi il cinque, Pikachu!» esclamò portando una mano aperta all’altezza del Game Boy.
Aveva intenzione di far finta di aver battuto il cinque a Pikachu, per poi ritrarre la mano soddisfatta. Tuttavia qualcosa di strano accadde. Marika non aveva idea di come spiegarselo, ma qualcuno le aveva veramente battuto il cinque fuoriuscendo dallo schermo!

Ed ecco concluso il primo capitolo. A questo punto lasciamo la nostra protagonista alla prese con un fatto piuttosto strano. Secondo voi chi è stato a batterle il cinque? E come si evolverà la storia?
Se l'inizio vi ha incuriositi, facendovi venir voglia di sapere cosa accadrà dopo, allora fatemelo sapere. Sarò felice di ricevere i vostri commenti, che magari possono aiutarmi e consigliarmi nella stesura dei prossimi capitoli. In ogni caso, spero di non avervi annoiati.
Se deciderete di continuare a leggere questa fanfiction, scoprirete presto chi sono tutti i personaggi che cercheranno di aiutare Marika a trovare la giusta ispirazione, e soprattutto cosa la poveretta dovrà passare a causa loro!
Allora alla prossima!!

SuperEllen