Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: LaMicheCoria    30/03/2013    6 recensioni
-Sì, bhè. E’ un po’ desolante.
Eleazar fa spallucce e si accende una sigaretta.
O meglio, sarebbe più opportuno dire che si accende il pollice e una fiamma guizza e balena sull’unghia con un singhiozzante
pop; la sigaretta non è una sigaretta vera e propria, ma un ritaglio del continuum spazio-temporale, qualunque cosa voglia dire, dal vago retrogusto di nube stellare.
Ezekiel
detesta quando il Demone si mette a fumare, così fa un gesto vago, quasi svogliato, con la mano destra: subito l’altro si torce su stesso scatarrando e tira giù una bestemmia tanto colorita e fantasiosa che, non fosse ridotto ad un ammasso di inutile pietraia affrescata, il Giudizio Universale si ritroverebbe poco dissimile da un Kandiskij.
-Ach! Cazzo e dannazione! Mentolo!-

[Slash appena accennato]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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osèb

Disclaimer: Ebbene sì, i personaggi di Eleazar ed Ezekiel
Mi appartengono ©
HO SEMPRE SOGNATO DI DIRLO.

 

 

 

 

 

.: Ogni Scusa E’ Buona :.
 L’Ultima Sigaretta
Di un Angelo Custode e di un Demone Consigliere

 

 

 

-Sì, bhè. E’ un po’ desolante.
Eleazar fa spallucce e si accende una sigaretta.
O meglio, sarebbe più opportuno dire che si accende il pollice e una fiamma guizza e balena sull’unghia con un singhiozzante pop; la sigaretta non è una sigaretta vera e propria, ma un ritaglio del continuum spazio-temporale, qualunque cosa voglia dire, dal vago retrogusto di nube stellare.
Ezekiel detesta quando il Demone si mette a fumare, così fa un gesto vago, quasi svogliato, con la mano destra: subito l’altro si torce su stesso scatarrando e tira giù una bestemmia tanto colorita e fantasiosa che, non fosse ridotto ad un ammasso di inutile pietraia affrescata, il Giudizio Universale si ritroverebbe poco dissimile da un Kandinskij.
-Ach! Cazzo e dannazione! Mentolo!-
L’Angelo si concede un sogghigno divertito, Eleazar accartoccia la sigaretta –Ora ridotta ad una Supernova luccicante- e la lancia davanti a sé.
-Certo che il tuo compare si è dato un bel daffare- commenta e tende un braccio ad indicare..bhè, il nulla o quel che è. Non un vero nulla, diciamo più un assenza di presenza e cose così.
Un tempo, un indefinito tempo prima che poteva benissimo essere mille anni o dieci minuti, quello era un giardino curato, con begonie e gerbere. Soprattutto gerbere, perché ad Ezekiel piacevano particolarmente ed Eleazar ne era allergico –Per quanto tutti, dall’Alto dei Cieli fino alla Giudecca si chiedessero come accidenti fosse possibile che un Demone Consigliere avesse una spaventosa allergia alle gerbere e non a cose più normali, tipo all’Acqua Santa, alle Ostie o al Lunario di Frate Indovino.
-Sì, non ho più visto Michele agitare la Spada con tanta veemenza da quando, all’ultima sessione di Dungeons&Dragons, lo abbiamo mandato contro un branco di Amebe Paglierine eretiche.
Le sopracciglia scarlatte di Eleazar schizzano fino all’attaccatura rossastra dei capelli.
-Dungeons&Dragons?- schiocca la lingua contro il palato, con un che di disgusto nel timbro di voce –Porca puttana, Ezekiel, lassù siete tutti un ammasso di Nerd con le ali lampeggianti!-
Ezekiel gonfia guance e piume, il viso chiazzato di vergogna. Corruccia la fronte, sporge le labbra e torna a fissare l’incombente Non-Esistenza davanti ai propri occhi, ritenendolo molto più interessante di un Demone Consigliere che rotola e gnaula e ride nel Non-Essere e si tiene la pancia e tra un santo e un’imprecazione si mette a sciorinare qualche baggianata su Halfling puzzoni dotati di aureola ad intermittenza.
-Taci, imbecille!-
L’Angelo ristabilisce l’ordine con un ringhio ed una sonora gomitata tra le costole del compagno –Il quale, per dovere di cronaca, esala con un singulto strozzato il fiato che ancora teneva in corpo, strabuzza gli occhiacci cremisi e biascica un Maremma belinona, minchione d’un mona e altre varie divagazioni dialettali apprese in anni di soggiorno sulla Terra.
-Non ero un Halfling puzzone- ribatte Ezekiel, piccato.
Ero un aggraziato Bardo, un Elfo Alto di Telantel, con gli occhi argentati e capelli ramati. Capelli tanto lisci e tanto lunghi che facevano swish e io non la smettevo di ricordarlo a quel pelato Nano delle Profondità che era Gabriele, lui e la sua dannata, perdonami Signore Mio, ascia bipenne “Smangiucchia Tendini”.
-E poi le Potenze giocano a Warhammer e i Cherubini a World of Warcraft!- precisa, la voce più alta di un'ottava per rimarcare il concetto e non perché sta per avere una crisi di nervi in piena regola. Assolutamente.
Gli Angeli non hanno crisi nervose: prima devono lanciare un dado da venti e sperare nel tiro salvezza.
Un momento. Lui non ha un dado da venti con sé.
Oh, santa pace.
Eleazar ridacchia e raddrizza la schiena. Lo sguardo cade inevitabilmente sul piatto di ceramica che l’Angelo tiene tra le mani, l’ultimo ricordo di qualcosa trafugato prima che l’Apocalisse li cogliesse entrambi di sorpresa ed entrambi sotto la doccia.
-Di’ un po’, ma perché ti sei portato un piatto? Non potevi prendere, che ne so, i DVD di Stark Trek?-
L’altro gli lancia un’occhiata in tralice.
-Eleazar, bontà divina, credi che abbiamo il lettore DVD nella Città Celeste?-
-…Sì?-
-No. L’Eterno si diletta coi proiettori cinematografici. Abbiamo solo pellicole in bianco e nero-
-Pellicole? Per l’Eternità?-
-Per l’Eternità-
-Mh.
Peccato, considera Ezekiel, fissando quello che era stato il cucinotto in giardino ed ora è solo un ammasso globulare di atomi disciolti. Mi piacevano le gerbere.
-Che merda- sbotta Eleazar, strappandosi una pellicina coi denti.
-Via, che Totò e Charlie Chaplin piacciono anche a te-
-Non dicevo questo. Dicevo questa storia dell’Eternità-
-Ah-
-Già-
-Già.
Ezekiel si arricciola un boccolo tra le dita. È strano come più si dilaziona il tempo nel Non-Tempo, più anche i loro discorsi si stiano facendo meno fitti ed articolati. L’unica nota positiva che l’Angelo riesce a trovare è il non dover più ascoltare le ciance forsennate del compagno su come Gordon Ramsay non ci capisca una sega, sue testuali parole, di cucina, perché lo sanno tutti che non esiste accoppiata migliore di cipolle e nutella su un letto di sedano gratinato.
-Eleazar, ti sei ricordato di portare Uno, vero?
Istante di panico e silenzio, gli occhi terrorizzati del Demone. Una vena prende a pulsare in maniera inquietante sulla tempia di Ezekiel, le mani prudono e l’istinto omicida si è appena strappato la camicia e ha offerto a tutti il petto nudo strillando My body is ready.
-Ehm..-
-Eleazar, per l’Amore in comproprietà della Triade, come accidenti pensi di affrontare l’Eternità senza un mazzo di Uno?!-
-Bhè- sogghigna il Demone, con fare lascivo –-Qualche ideuzza io l’avrei.
Sdong.
Ecco
a cosa serviva il piatto in ceramica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note Finali

Ho appena finito di leggere “Buona Apocalisse a Tutti!” (A proposito, grazie Lilu!) ed è uscito questo.
Capitemi Compatitemi.

   
 
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