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Autore: Sophie_Lager    02/04/2013    2 recensioni
Laurel Lance se n'è andata, Freccia Verde colpisce ancora liberando la città dai criminali e Oliver Queen è più single che mai.
Che cosa può succedere a Katie, ragazza romantica e sognatrice, dopo aver conosciuto Oliver?
***
PAIRING: Katie [nuovo personaggio] x Oliver
RATING: La storia è ancora in fase di stesura, ma sono abbastanza sicura di non spingermi oltre il giallo.
GENERE: Romantico, principalmente. Ma anche un pò di avventura, parlando di Freccia Verde, ci sta.
AVVERTIMENTI: Nessun tipo di avvertimento, credo. Se non che NON vedrete Laurel, in nessuna occasione e per nessun motivo. Sorry.
Forse, e dico FORSE, ci sarà un leggero atto di romanticismo OCC per Oliver, ma essenzialmente lui rimarrà lo stesso, proprio come piace a noi! :3
DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono, né i diritti della serie.
NOTE: Spero che nessuna fan di Laurel mi odi per questo, ma poichè Laurel non ci sarà Oliver si dedicherà a tutt'altra ragazza... E spero che possiate, care fan di Oliver, immedesimarvi in Katie.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PAIRING: Katie [nuovo personaggio] x Oliver

RATING: La storia è ancora in fase di stesura, ma sono abbastanza sicura di non spingermi oltre il giallo.

GENERE: Romantico, principalmente. Ma anche un pò di avventura, parlando di Freccia Verde, ci sta.

AVVERTIMENTI: Nessun tipo di avvertimento, credo. Se non che NON vedrete Laurel, in nessuna occasione e per nessun motivo. Sorry.
Forse, e dico FORSE, ci sarà un leggero atto di romanticismo OCC per Oliver, ma essenzialmente lui rimarrà lo stesso, proprio come piace a noi! :3

DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono, né i diritti della serie. 

NOTE: Spero che nessuna fan di Laurel mi odi per questo, ma poichè Laurel non ci sarà Oliver si dedicherà a tutt'altra ragazza... E spero che possiate, care fan di Oliver, immedesimarvi in Katie. 

Detto questo, non mi resta che augurarvi buona lettura. E vi aspetto tra le recensioni!
Baci! :*

***

CAPITOLO 1.
"PARTY"



Starling City. Città tanto noiosa quanto pericolosa. 

Non succede mai nulla di interessante: mai feste, mai party a sorpresa, mai nulla di nulla. Solo una gran quantità di criminali che scorrazzano liberi per le strade credendo di avere la città in pugno. 

Beh, forse hanno anche ragione di crederlo. Se noi cittadini dovessimo aspettare di essere salvati dalle forze dell'ordine, l'attesa potrebbe essere lunga. Da quando è arrivato in città il Vendicatore invece, quasi tutti dormono sonni più tranquilli. Certo, per parecchio tempo i suoi interventi erano stati considerati come dei crimini. Uccideva. Uccideva dei pochi di buono, ovviamente, dei parassiti che si arricchivano a spese di altri, ma uccideva. Quando finalmente fu riconosciuto come ciò che era, si passò oltre, ignorando le decine e decine di persone che aveva ucciso. Adesso tutti sono sicuri che, in caso di guai, Freccia Verde interverrà: il Vendicatore con il cappuccio colpirà di nuovo, mettendo in fuga i malviventi e facendo diminuire quasi drasticamente il numero dei ricercati. Se anche loro hanno  un briciolo di cervello, capiscono che è meglio darsi ad altro, per non rischiare la pelle.

Detto ciò, un criminale fermato da Freccia Verde è l'unica cosa interessante che può succedere a Starling City.

Naturalmente ci sono un sacco di feste, quali città non ne ha? Qui è pieno di giovani che vogliono passare le loro serate a ballare e bere, nella più completa felicità e sicurezza. Peccato che quei giovani arrivino alle feste con macchine di lusso supercostose, e che i pass per l'ingresso a quelle feste equivalga a circa la metà di tutto il denaro che possiedo. Perciò, gli unici che si divertono in questa città sono i vip. Inoltre, gli ingressi sono super controllati, e nessuna persona con uno stipendio normale potrebbe avere la possibilità di intrufolarsi irregolarmente ai party.

Ma forse stasera sarà diverso!

Stephanie mi ha assicurato di avere un pass sicuro per entrambe per entrare alla festa più esclusiva e attesa di tutta la stagione. 

In realtà, il pass non l'ha ancora ricevuto, il che mi preoccupa. Steph non è una di quelle persone che possono essere definite "precise". Basterebbe dare un'occhiata nella sua camera. Dopo circa due anni di convivenza, mi chiedo ancora come faccia la mia migliore amica ad arrivare dalla porta al letto. Okay, le nostre stanze non sono enormi, ma io sono sempre riuscita a creare uno spazio vitale ordinato e accogliente, mentre lei ha ogni giorno qualcosa di più accumulato sul letto, o sulla sedia, o sulla scrivania. Ogni giorno, quando torno a casa, mi giunge la sua voce soffusa da dietro la porta della camera, e prima ancora di salutarmi mi chiede se ho per caso visto la sua borsetta rossa, o il suo lucidalabbra, o il suo vestito nero da sera  che si era messa solo due giorni prima. 

Perciò non mi fido troppo delle sue promesse sui biglietti per la festa. Una parte di me è eccìtatissima all'idea di andarci. Una parte di me invece sta già pensando a come trascorrere la serata: film e pizza sul divano? O meglio un bel libro da leggere a letto?

Ma voglio provare a fidarmi di Steph. Dice che il tizio che ci ha procurato gratuitamente i biglietti è un suo ex. 

Il che è tutto dire: non ho mai conosciuto un solo fidanzato di Steph. Semplicemente perché non facevo in tempo a rendermi conto di chi avevo davanti, quella sera a cena con noi, che il ragazzo era cambiato. Non ricordo neanche un nome di tutti quei poveri ragazzi caduti nella trappola di Steph. Lei è una vera cacciatrice, una vera leonessa. O forse sarebbe più corretto dire un serpente: riesce ad ipnotizzare i poveri malcapitati che cedono al suo fascino, credendo di avere davanti a loro un futuro con la mia migliore amica, quando invece lei non aspetta altro che portarli una volta o due a letto e farla finita. E poi il ciclo ricomincia. Di solito, le storie non durano più di qualche settimana, e i periodi di astinenza non sono più lunghi di qualche giorno. Il suo ultimo ragazzo -un biondino che ho visto solo una volta e di sfuggita- se n'è andato circa 6 giorni fa, e questo vuol dire che stasera Stephanie farà colpo su qualcuno. 

Non so come dovrei considerare questo suo comportamento: non è certo moralmente concepibile. Io non riuscirei a comportarmi in questo modo. Sarà che il mio carattere è nettamente diverso dal suo, ma non riuscirei proprio ad avere sulla coscienza tutti quei ragazzi delusi e feriti, e diciamo la verità: non riuscirei neanche a godermi tutto quel sesso. Io e Steph, per quanto andiamo d'accordo, abbiamo due modi completamente diversi di vedere la vita. E io sono convinta che il sesso sia un qualcosa che si fa per amore, e non per divertimento. Ognuno è libero di fare quello che vuole, naturalmente, ma io sceglierei il sesso per amore. Punto. 

Anche se non ho mai fatto sesso.

E questo pensiero mi punge e mi fa storcere il viso in un'impercettibile smorfia di disappunto.

Non mi è andata mai giù l'idea di essere ancora vergine. Certo, ho appena compiuto 22 anni, ma essere sempre andata così vicina ad una storia seria e averla mancata per un soffio mi fa sentire una perdente. Okay, Speph ha due anni più di me, però ha fatto un sacco di cose che io neanche mi sogno. In confronto a lei mi sento una bambina. E forse lo sono, davvero. Questo però mi mette tristezza.

Magari non sono la persona che credo di essere. Non so come sia da considerare il fatto di aver baciato circa 20 ragazzi in tutta la vita. E di aver creduto ad ogni singola parola di quelli, immaginando il fidanzamento, le vacanze insieme, la casa insieme, il matrimonio… 

Okay, forse sogno troppo, ma sono fatta così, e questo per adesso non ha portato ad altro che a sofferenze e delusioni. Naturalmente solo per me.

La metropolitana si ferma, e io mi costringo a lasciare il mio posticino a sedere per scendere. Attraverso velocemente la porta, prima che questa si chiuda, e senza riflettere mi dirigo verso casa, seguendo il percorso che conosco a memoria.

In tutto questo caos di pensieri, mi sono dimenticata di telefonare a Steph per accertarmi che i biglietti ci siano. Davvero, non mi fido. Anzi, sono quasi pronta a ricevere la dura notizia, quando una musichetta leggera e ripetitiva mi giunge all'orecchio dalla mia borsa. Il telefono!

Con movimenti svelti lo estraggo e rispondo, senza controllare chi mi stia chiamando.

«Pronto?»

«Katie Hamilton» Tuona una voce familiare dall'altra parte. «Ti ho lasciato milioni e milioni di messaggi, a cui tu non hai risposto! Pensavo ti fosse successo qualcosa!»

«Lo so, Steph, ma calmati. Sto bene, sono quasi li. Scusa per i messaggi, ma ero in metro e non ho controllato il cellulare.»

«Oh, ho notato!» Fa lei, acida.

«Comunque,» Continua, con una voce strana, «Ho una notizia»

«Non ci sono i biglietti, vero?» Le dico, senza nascondere la delusione.

«Sbagliato!» Trilla lei, e posso sentire la sua felicità anche da qui.

«Wow, Steph! Sei mitica! Sai, avevo quasi perso le speranze» Le confesso. So che non se la prenderà: per lei sono come una specie di sorella minore, e mi tratta come tale. Posso dire praticamente tutto, e non se la prenderà mai. Le uniche occasioni sono quando non mi faccio sentire. A volte mi sembra di essere tornata ai tempi del liceo, quando mia mamma mi chiamava ogni due minuti per sapere se ero viva o se mi avevano rapita.

«Lo so, lo so, ma è tutto a posto. E non indovinerai mai che vestito ho comprato! Devi  a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e vederlo!»

«Okay, sto arrivando!» Le dico, anche io sempre più eccitata all'idea della festa. Attacco, e inizio a correre verso il numero 34.

 

Sono le 9. Sono le 9! Sono le 9 e siamo in ritardo!

Sono seduta sul letto in camera mia, sono truccata, pettinata e profumata, ma sono in biancheria intima, cavolo!

Grazie alla grande fiducia che ripongo in Steph, non avevo provato nulla per questa serata. Nulla! Lei sfoggia un'elegante tubino azzurro, ricoperto di paillette, che mette in risalto il colore dei suoi capelli scuri. Io invece sto disperatamente cercando l'unico tubino elegante che ho: nero, senza spalline, con un fiocco nero brillante in vita. E' davvero un'amore di abito, e infatti possiedo solo quello. Ma l'ultima volta che l'ho messo è stata circa 3 mesi fa! E adesso è sparito!

Poi improvvisamente la porta si spalanca ed entra Steph, perfettamente truccata e pettinata, fasciata nel suo abito nuovo. E' davvero bellissima, stasera farà strage di miliardari. Entra e, con nonchalance, posa sul mio letto una busta nera, per abiti, che mi sembra di conoscere. Non aggiunge nulla.

Io la guardo con sospetto.

«Steph, che cos'è?»

«Oh,» Fa lei, controllandosi lo smalto, evitando di guardarmi negli occhi. Atteggiamento colpevole. «Credo che sia roba tua. Era nel mio armadio. Forse l'ho preso in prestito qualche settimana fa e avevo dimenticato di averlo…»

«Stephanie! Cavolo, è il mio vestito!»

«Lo so Katie, scusami!»

«Non devi scusarti con me, ma con quelli che non ci faranno entrare per colpa tua! Se arriviamo tardi, siamo fuori!»

«Lo so, lo so… Ma faremo velocissimamente, te lo prometto! Guarda chiamo subito un taxi…» E così dicendo inizia a comporre un numero ed esce dalla stanza, mentre io lotto con la cerniera del vestito. Poi come un fulmine mi metto i tacchi e ripasso il rossetto rosso; infine afferrò al volo la borsetta e corro verso la porta, appena in tempo per vedere arrivare il taxi.

Sono le 9 e 16, non ce la faremo mai.

 

Il palazzo dove si svolge la festa si trova in pieno centro, nella zona più lussuosa di Starling City. Quando arriviamo sono le 9 e 43. Corro verso l'ingresso, dove due tipi vestiti di nero e alti circa due metri si trovano ai due lati della grande porta di vetro. Riesco a vedere le persone all'interno, nonostante le luci basse, ma soprattutto riesco a sentire la musica, come se avessi le casse nelle orecchie. Deve esserci un inferno, la dentro.

Steph mi raggiunge, e mostriamo i pass ai due uomini. Loro ci ignorano completamente.

Allora mi schiarisco la voce, sventolando il mio pass davanti a loro: «Salve, mi scusi. Dobbiamo entrare.»

«Mi dispiace, ma l'ingresso era alle 9 e 30»

«Ma sono le 9 e 45!» Interviene Steph, con tono lamentoso. Io le mando uno sguardo severo: è colpa sua se siamo in ritardo.

«Senta» Dico, risoluta, verso l'uomo. «Siamo rimaste bloccate nel traffico. Ma abbiamo i pass, dobbiamo entrare.»

«Mi dispiace signorina,» Dice l'uomo, senza provare sentimenti. Assomiglia tanto alla voce delle macchinette automatiche. «Ma le nostre regole sono queste, e dobbiamo seguirle.»

«Ma…»

«Mi dispiace. Le regole sono queste.»

«E per questa volta faremo un'eccezione alle regole, caro Mark!» Dice una voce proveniente dalla nostra destra. Mi volto e vedo un ragazzo, probabilmente di qualche anno più grande di me, che si avvicina a noi due sorridendo. Dal suo sorriso intuisco che ha bevuto, e non poco. Sto per chiudere gli occhi per evitare di vedere lo scontro tra il presunto Mark e quel tipo che non raggiunge il metro e novanta, quando invece Mark il Bodyguard risponde: «Ma signor Merlyn…»

«No, no, no, Mark, le ragazze sono con me, non è vero?» Dice il signor Merlyn, rivolgendosi a me e Steph. A quel punto mi rendo conto che probabilmente non risultiamo molto credibili: la mia bocca per poco non si apre per lo stupore. Quindi mi ricompongo e torno a guardare il ragazzo con un sorriso stampato in faccia.

«Ma certo» Gli faccio, sorridendo. 

Lui si avvicina e ci prende sotto braccio, conducendoci verso la porta principale.

«Mi raccomando Mark: che non ci siamo altri strappi alla regola!»

«Bene, signore» Risponde Mark.

Entriamo, e la musica mi colpisce come una palla di cannone. Come fa la gente a godersela? E' davvero fortissima! Quando sto valutando cosa fare per ringraziare questo gentile ragazzo, lui si volta e mi urla, per farsi sentire sopra la musica: «A proposito, io sono Tommy Merlyn, il proprietario del locale.»

  
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