…
La sera prima di domani …
Era
ancora estate sui monti Paoz, ma in casa Son sembrava regnare l’inverno. Gohan
non c’era, era andato dal supremo per passare la notte con il suo amico Dende,
Goku non aveva rispettato i patti da lui stabiliti ed era andato ad allenarsi,
non riusciva a resistere al combattimento, fin da piccolo era così e nulla
l’avrebbe fatto cambiare ora. Chichi era da sola nel lettone matrimoniale, aveva
freddo, non riusciva a dormire, la paura di perdere suo figlio e suo marito non
l’abbandonava. Si alzò, guardò l’orologio, era mezzanotte ed un quarto, perché
Goku non tornava, probabilmente non voleva sprecare la sua ultima notte con lei,
ma decise di non pensarci e andarlo a cercare, così si addentrò nel bosco Paoz e
dopo 10 minuti di cammino lo vide, bello come sempre, il bagliore della luna
schiariva appena i suoi pettorali scolpiti, lo sentiva contare “e..uno…due”
mentre tirava pugni all’aria, che muoveva i suoi neri capelli ribelli. Chichi si
fermò a pensare, probabilmente lo avrebbe soltanto disturbato, ma non voleva
tornare indietro da sola, il bosco le faceva un po’ paura di
notte.
Guardò
in alto, verso la Luna, cosa doveva fare, sarebbe dovuta tornare a casa, anche
se da sola, domani il suo adorato Goku doveva combattere, quindi era meglio
lasciarlo allenare, così come aveva sempre fatto. Iniziò a pensare al loro
matrimonio, che sciocca era ad aver pensato anche solo minimamente che lui
provasse qualche cosa, si forse, ma per la sua cucina. Una lacrima scappò al suo
controllo e ridiscese lenta sulla sua gota, chinò il capo in silenzio e poi si
avviò verso la propria abitazione, ma prima di aver superato il terzo albero
decise di girarsi e guardarlo, bello come sempre, per un’ultima volta. Appena
guardò in quella direzione, vide che suo marito non c’era più e dopo qualche
istante se lo ritrovò davanti al viso, Chichi cadde all’indietro spaventata,
mentre Goku se la rideva.
Lui,
le porse la mano e lei si rialzò, non molte furono le parole quando Goku scorse
gli occhi della sua bella luccicare e le sue guance rosee bagnate da leggere
lacrime. Le prese la vita e l’abbracciò, poi le chiese che cosa la turbasse,
Chichi era troppo orgogliosa, non voleva ammetterlo, ma lui capì benissimo il
perché del suo silenzio e del suo pianto. Le prese il dolce visetto tra le mani
e le ripeté la domanda, alla quale stavolta fu data una risposta, Chichi
ripiombò in lacrime e gli disse:
“Perché…non
lo so nemmeno io, non so perché sono qui, non so perché ti ho sposato e non so
più nemmeno perché ti ami!”
Goku
era sorpreso, si aspettava una risposta differente, del
tipo:
“Non
voglio che tu te ne vada, non voglio perderti…”, ma non fu
così.
La
scansò un attimo e la guardò cercando spiegazioni, ma lei abbassò il
capo.
Stettero
così in silenzio per qualche minuto, poi Goku decise che forse era meglio
lasciarla sola , ma appena si voltò, Chichi gli disse:
“No,
Fermati! Ti prego…” Le ultime parole erano una supplica e furono dette a bassa
voce, sempre per via di quello stupido orgoglio.
Lui
si fermò, ma non si girò e le chiese semplicemente:
“Perché?”
Lei
decise di alzare lo sguardo, poi gli si avvicinò, gli prese il forte braccio e
sussurrò:
“Perché…io
ho bisogno di te”
Lui
non diceva nulla, il nostro Goku si aspettava una spiegazione a quel
comportamento di prima e la nostra Chichi decise di continuare il
discorso.
“…Ho
bisogno di te ogni singolo giorno, ogni singolo attimo della mia vita, forse è
per questo che…che ti amo” Si abbassò in ginocchio, in lacrime e finì la frase
tra i singhiozzi “ così tanto!”
Lui,
non sentendo più il tocco di lei sul suo braccio si voltò e nel vederla a terra,
si abbassò anche lui e la prese tra le braccia, poi la portò in un grande prato
di spighe d’orate, che frusciavano con il vento, la adagiò per terra e la
strinse a se.
“Chichi,
io non posso dirti perché tu mi ami, ma posso dirti perché io ti amo, …Tu mi
completi, sei la mia metà mancante. Sei l’unica donna che amo, l’unica mia fonte
di vita, è da quando ti ho sposata che ho capito che senza di te non potrei
vivere, mai. So cosa pensi, tu hai sempre detto che io amo combattere, che io
amo la lotta, che io amo il cibo, ma in verità l’unica cosa che amo veramente
sei tu…quindi se ora mi vuoi io sono qui, se invece vuoi che me ne vada basta
che mi fai un segno.”
Chichi
si strinse più forte a lui, non solo per il freddo, ma voleva che le rimanesse
accanto, Goku sorrise e le baciò i neri capelli, profumati di vaniglia e la
cullò. Chichi dopo poco sussurrò un timido:
“Grazie”
Alzò
gli occhi incontrando quelli di lui, stettero così per qualche secondo, poi i
loro visi si avvicinarono sempre di più, ma molto lentamente, poi le loro labbra
si toccarono e le loro lingua si cercarono, piano piano, iniziò così un bacio
pieno di amore, il sapore di lei si confondeva con il suo e viceversa, le loro
lingue timidamente avanzavano e le loro morbide labbra si sfioravano dolcemente.
Il vento dava un senso di pace e tranquillità, il suono delle spighe che si
scontravano fra di loro dava un dolce suono armonioso. La luna ormai brillava
nel cielo e illuminava i due innamorati con il loro amore. Dopo questo bacio
dolcissimo e molto desiderato, Goku si staccò e le propose una cosa al di là di
ogni immaginazione:
“Tesoro,
ti va di allenarci insieme?”
La
giovane donna rimase sorpresa dalla domanda, ma era troppo felice di stare
insieme al suo uomo, così iniziò una serata diversa dal solito, una serata
unica, che non avrebbero mai dimenticato.
I
due giovani iniziarono così a scontrarsi, prima un pugno di lei fermato da lui,
poi un pugno, naturalmente non forte, di lui respinto da lei. Nella foga con cui
combattevano, non si accorsero che i loro vestiti iniziavano a rovinarsi, un
graffio qui e uno strappo là.
Goku
piombò sulla sua giovane mogliettina che era a terra stremata, ora c’era lei con
la schiena a terra e sopra Goku, che con un sorriso beffardo sulle labbra le
disse:
“Sei
ancora brava a combattere!”
Lei
ribatté maliziosa:
“E
non solo…”
Ora
lei prese il sopravvento e cambiò i ruoli, lei era sopra lui ed aveva in mano la
situazione. Si chinò avvicinandosi alle labbra del suo uomo e si unirono in un
altro bacio. Intrepidamente, Goku prese a sfilarle la maglia ed anche il resto
dei vestiti, poi si spogliò a sua volta e tutto iniziò, come quella volta, come
qualche tempo prima.
Fecero
l’amore, non violento o selvaggio, ma dolce e romantico, fu come la
rappresentazione del loro amore, delicato come la pioggia estiva sulla pelle,
tenero come la neve sul prato, semplice come loro.
Lui
la prese e la riadagiò sul prato, poi la baciò, prima sulla bocca, poi sul collo
ed infine sui suoi seni sodi. Con voglia iniziò a morderglieli e a leccare i
capezzoli infreddoliti, poi ridiscese fino a quel bocciolo di intimità, quel
luogo dove nessun altro uomo aveva osato toccare. Iniziò a leccarla pure li,
provocando nella consorte dei gridolini soffocati di piacere, poi la guardò
negli occhi e aspettato un suo consenso, penetrò in lei con dolcezza, questo
sarebbe stato il suo ultimo ricordo se sarebbe morto il giorno seguente. Erano
entrambi felici di aver chiarito i loro sentimenti ed aver passato una
stranissima, ma bellissima serata l’uno nelle braccia
dell’altro.
The End
Ho fatto un pò di pausa ma eccomi di nuovo...con Italian
spies è tutto apposto, sto finendo.... Grazie a tutti per avermi seguito fino ad
adesso...a tutti voi dedico questa one-short....Aspetto i
commenti