Dedicato a Riza, in cambio della sua piccola Drabble mandatami su tumblr.
Un grazie in anticipo a chi si fermerà a leggere e commentare.




Shaun,

spero leggerai questo messaggio a tempo debito. Probabilmente troverai questo bigliettino quando sarà già tutto accaduto, abbandonato, chissà, tra dei libri impolverati e documenti vari, sulla tua scrivania, sempre stracolma di roba.
So già che, dopo aver aperto anche l'ultima porta del Tempio, non avremo modo di parlare e di goderci un po' di riposo, perciò ho ritenuto che scriverti sarebbe stata la cosa migliore. Eh già, scriverti. Chi l'avrebbe mai detto?
Magari, dopo questi mesi passati assieme, eri ancora dell'opinione che non sapessi nemmeno scrivere. Affatto. Ed è in questo attimo che, scrivendoti, voglio mostrarti di come tu ti sbagli.
Ricordo ancora il giorno in cui ci conoscemmo e di come mi voltasti subito le spalle, indaffarato chissà con che cosa. Parlarti era difficile così ho imparato ad apprezzarti a piccole dosi, come si fa con una medicina. Eh si, perché tu, senza che io me ne accorgessi, sei diventato il mio sciroppo dolceamaro che mi permetteva di andare avanti giorno dopo giorno, il mio balsamo, la mia panacea.
Mi piacquero subito le tue spalle larghe, la tua schiena che pareva così stanca, sempre a farsi peso di un carico che nessuno sarebbe stato in grado di sopportare come fai tu e questo è davvero ammirevole. Poi, hai cominciato ad aprirti di più, a parlarmi, e tra le tue parole leggevo l'entusiasmo che ci mettevi nel fare il tuo lavoro e la determinazione. Instancabile lavoratore. E forse è proprio questo che mi ha fatto innamorare di te.
Nonostante il tuo cinismo e il tuo pessimismo, ho imparato ad apprezzarti per quello che sei: la persona più genuina che io abbia mai conosciuto, un amico desiderabile da chiunque, onesto e leale.
Probabilmente tu mi avrai visto con occhi differenti dai miei in tutti questi giorni, avrai pensato "Miles, l'insopportabile americano apatico capace di stare sdraiato tutto il giorno!" beh, non è così! Sappi che dentro di me divampava una fiamma dirompente ogni volta che i nostri sguardi s'incrociavano, e facevo di tutto per non darlo a vedere, per spegnere la fiamma, cercare di tenerla sotto controllo.
Credo di esserci riuscito abbastanza bene. Di sicuro mi avresti fatto una bella lavata di capo se tu fossi venuto a sapere di questo.
Ti saresti preoccupato di come questo avrebbe potuto creare problemi per le sessioni e di come la situazione, prima o poi sarebbe potuta precipitare. Oppure no. A dir la verità non ho proprio idea di come tu avresti potuto reagire. Avevo troppa paura di dirtelo. Così, ora mi sono ridotto a confessarti tutto con una stupida lettera, perché non potevo più sopportare l’idea di non dirtelo e tenermi ancora tutto dentro.
Magari mi sono comportato da perfetto codardo e se davvero tu stai pensando questo, mentre leggi le mie righe, non posso che darti ragione. Ma voglio che tu sappia che questo codardo amava lo storico col broncio perenne che gli ha fatto compagnia negli ultimi 3 mesi della sua avventura e di questo non posso che ringraziarti.

Tuo,
Desmond.