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Autore: Lily_and_the_Marauders    04/04/2013    0 recensioni
Cory sta vivendo un periodo difficile, è entrato in riabilitazione e tutti noi lo supportiamo come possiamo.
Questa è semplicemente una one-shot su come lui abbia preso e poi comunicato a Lea la sua decisione.
È nata all'improvviso, senza pretese. Spero vi piaccia :)
Fan Fiction incentrata sulla coppia Monchele.
Accenni a Chris Colfer e uno piccolo a Ryan Murphy.
#ISupportCory
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Forse, l'unico modo per vedere finalmente la luce è attraversare il buio.

Era notte fonda eppure lui non riusciva a prender sonno, la sua mente si stava aggrovigliando dai troppi pensieri.
Era stato stupido, oh sì, davvero.
Aveva di nuovo mancato di rispetto a sè stesso e alle persone che amava, che lo amavano. Era finito una seconda volta in quella specie di trappola mortale chiamata droga. Come aveva potuto farlo di nuovo?
Non se ne capacitava e doveva, doveva assolutamente rimediare.
Non poteva soffrire ancora, come tempo prima, non poteva.
Si voltò nel letto, agitato. Sudava freddo e il cuore batteva ad un ritmo troppo veloce.
Aveva paura.
Paura di non riuscire a rialzarsi ancora, paura di non essere abbastanza, di non meritare una seconda possibilità.
Perchè una volta che ci cadi e ne esci illeso dovresti capire che fare un errore del genere di nuovo potrebbe costarti caro.
Quando ne esci vivo cerchi solo di dimenticare e di fissarti bene in tesa un pensiero: “non deve ricapitare”.
Ma lui, a distanza di tempo, era ricaduto nella fossa e non sapeva se questa volta sarebbe riuscito a venirne fuori.
Non voleva lasciare il suo lavoro, le sue passioni, la sua famiglia, la sua ragazza.
Non voleva.
Ma doveva.
Doveva rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per rimettersi in forma, per vincere.
Quindi, in quel momento, alle due di mattina, gli venne in mente l'unica soluzione possibile, l'unica che gli avrebbe dato una seconda possibilità anche se, in cuor suo, sapeva di non meritarsela. E pianse, pianse lacrime amare che sapevano di paura, di sconfitta ma avevano quel retrogusto di coraggio.
Si passò una mano sul volto, Cory, e guardò attentamente la figura assopita accanto a lui che, affettuosamente, nel sonno gli stringeva ancora la maglia all'altezza del petto.
Era bella, era meravigliosa anche quando dormiva. L'amore della sua vita, la persona che lo appoggiava in tutto, che lo apprezzava e comprendeva.
Cory si sentì al sicuro lì, stretto a lei.
E capì che se c'era una ragione valida per uscire vivi da quella situazione era proprio Lea.
Ora, la decisione presa, faceva leggermente meno paura.
Cory le diede un bacio sulla fronte e provò ad addormentarsi.

***

«Hey, tesoro...Cory, svegliati» la mano minuta di Lea gli stava accarezzando una guancia quando finalmente il ragazzo si svegliò. Alla fine era riuscito a prendere sonno. Le sorrise amorevolmente.
«Buongiorno» le disse, tirandosi su con l'aiuto dei gomiti per baciarla.
«Buongiorno» Lea sorrise poi lo scrutò, preoccupata.
«È tutto okay» la rassicurò.
Lea sapeva della situazione, era la prima a cui aveva detto della ricaduta.
Quando un sera di pochi giorni prima Cory  le raccontò tutto, Lea non se la prese, non lo giudicò e non lo assillò con domande patetiche. Si avvicinò a lui e, con sicurezza, gli sussurrò «Ne usciremo vittoriosi insieme, mh?».
Lui le era immensamente grato. Per tutto.
Doveva solo dirle della decisione così, con calma, si alzò dal letto, si lavò e fece colazione.
«Ascolta» disse ad un certo punto, mentre lei sciacquava le tazze per metterle nella lavastoviglie, «io..questa notte mi è venuta in mente una soluzione, una che farà bene a tutti»
Lei lo fissò, attenta.
«Ho deciso di andare in riabilitazione per, sai..per il problema..È la cosa migliore, io..voglio tirarmi fuori da questa situazione e l'unico modo per farlo, per vincere, è combattere, affrontarla. E, se ci riusc-»
«Ci riuscirai» disse all'improvviso Lea, interrompendolo. Lo disse con intensità, con convinzione.
«Ci riuscirai, Cory, e io ti supporterò in questa tua decisione perchè trovo che sia decisamente coraggiosa, sì. Tu sei una persona coraggiosa, una che si batte per le cose in cui crede, ciò significa che credi in te stesso e, sinceramente, lo trovo magnifico. Hai a cuore te stesso, vuoi prenderti cura di te, Cory, questa decisione ne è la prova. Non tutti avrebbero fatto questa scelta, non tutti avrebbero deciso per la via più dura, molti avrebbero continuato dritti, imperterriti dalla parte sbagliata. Tu non ti sei arreso, hai compreso il tuo sbaglio e stai cercando di metterti di nuovo in piedi. E ce la farai. Io sono con te.» parlò lentamente pesando ogni parola, voleva trasmettergli sicurezza, voleva fargli sentire che era davvero orgogliosa di lui.
Il ragazzo, dal canto suo, le sorrise sincero, rincuorato. «Grazie, io.. Io ne avevo bisogno, ho bisogno del tuo supporto. Sei la persona più importante per me ora e mi sento terribilmente in colpa...», abbassò tristemente lo sguardo.
«Io non voglio che tu sia costretta a passare tutto questo, Lea. Hai la tua vita, il tuo lavoro, i tuoi amici, non voglio che ti faccia carico anche di questo peso. Sarà un periodo duro e lungo..io..mi dispiace, davvero..Se non te la senti..»
La ragazza si portò un ciocca dietro ai capelli e, in fretta, si accucciò accanto alla sua sedia cercando di guardarlo negli occhi. Gli posò una mano sulla gamba e lo accarezzò, piano. «Hey, smettila..io sono qui per te, okay? Tu mi hai resa felice, Cory e io ti amo quindi il minimo che possa fare per te è starti accanto. Io voglio che tu ti rimetta in sesto, voglio che tu ne esca sano e voglio rivedere il sorriso illuminarti il volto. Non importa se tutto questo comporterà dei sacrifici in più perchè, se tu starai bene, allora ne sarà valsa la pena. E ora, per favore, guardami. Hey..»
Cory posò gli occhi nei suoi e un po' di tristezza si dissolse.
«Uno dei primi motivi per cui ho deciso di prendere in mano le redini di questa stupida vita e cercare di vincere la battaglia sei tu» le confessò, arricciando le labbra in un piccolo sorriso.
Gli occhi di Lea si ingrandirono dalla sorpresa e, di getto, si fiondò sulle sue labbra per uno di quei baci che ti intorpidiscono i sensi, che ti fanno dimenticare il mondo per un po' e ti donano solo amore.
«Tu sei un eroe, Cory. Il mio eroe. So che sembrerà infantile ma è la verità. Sei un esempio non solo per me, lo sei per tutte le persone che ti sono accanto, che ti seguono.»
«Spero solo di non deluderti»
«Non lo farai, ne sono certa» sorrise. «E ora dai, alzati e avverti i tuoi genitori»
«La prenderanno male, sono un pessimo figlio..» commentò, afflitto.
«Smettila sciocco, saranno fieri della tua scelta. Oh, e credo sia il caso di avvisare Ryan..»
«Sì, forse è il caso..» si alzò sospirando e Lea gli scoccò un altro bacio a fior di labbra.

***

«Cory, hai finito con la doccia?»
«Sì, arrivo, mi sto vestendo..»
«Devo mostrarti una cosa..»
Il ragazzo uscì mentre si infilava la maglia, Lea lo stava aspettando fuori dalla porta della camera con il cellulare in mano, aveva gli occhi lucidi.
«Guarda..» gli passò il telefono.
Cory sorrise alla vista di quel messaggio apparso sulla loro timeline di Twitter.
Non sapeva cosa dire, era sorpreso da quello che c'era scritto. Si sentiva confortato e apprezzato in qualche modo.
“Chiunque aiuti sè stesso è un eroe nel mio libro”
«È l'unico modo che Chris, che i ragazzi hanno per starti vicino..È l'unico modo che hanno per farti capire che ti appoggiano, che ti stimano per la tua decisione e che ti vogliono bene» spiegò Lea, quasi in un sussurro.
«Devi farcela anche per loro, Cory. Devi farcela per chi ti supporta perchè sei il loro eroe, oltre che il mio. Sei il loro eroe e non puoi deluderli. Credono in te»
«Io...io non so cosa dire, sul serio» balbettò.
E si resero conto che di messaggi come quello di Chris ce n'erano a migliaia, milioni forse. Dal cast, dai fan.. Cory ebbe una motivazione in più per andare avanti, per affrontare la terapia e vincere.
Poteva vincere, ormai ne era sicuro.
«Sii coraggioso..» gli sussurrò Lea.
E Cory si ripromise di farlo davvero, di essere coraggioso.
In quel tunnel di oscurità che da un po' di tempo lo avvolgeva riusciva, quasi, a intravedere la luce, la speranza.
Ora occorreva solo un grande sforzo per uscire dal buio e raggiungerla.

 

 


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Buonsalve lettori (sempre che ci siate) :3
Io sul serio non so come definire questa storia..Mi è venuta in mente di getto appena ho sentito la notizia.
So che questo è un tema difficile e il testo non vuole in alcun modo incriminare questo ragazzo, anzi..le parole che ho fatto dire a Lea le penso io stessa, lui è stato coraggioso e lo ammiro se possibile ancora di più, lo supporto.
Cory è il primo del Cast a cui mi sono affezionata e tengo davvero a lui. Spero dunque che superi questa situazione nel migliore dei modi. Ha sbagliato, tutti sbagliamo. Non tutti però scegliamo la via più dura per affrontare la questione.
C'è da chiarire anche che tutti i fatti raccontati a parte quello principale (la riabilitazione) e il messaggio di Chris, sono puramente inventati. Non so come siano andate le cose, non vivo con loro. La mia immaginazione mi ha suggerito questo e io l'ho scritto.
Ho voluto marcare il rapporto della coppia perchè li trovo assolutamente adorabili.
Ecco tutto, concludo con il ringraziarvi se siete arrivati fino alla fine e con il fare tutti i miei più sinceri auguri a Cory Monteith sperando nella sua completa uscita da questo periodo difficile.
Grazie a tutti! :)

Un bacio,
Lily.
 
#ISupportCory

   
 
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