04/04/2013
4 recensioniLondra.
Alzai la testa al cielo e una goccia di pioggia si mischiò alla mie lacrime.
La pungente stoffa della bianca sciarpa di lana copriva le mie soffici e pallide guancie.
Il fresco vento d'autunno scompigliava i miei lunghi boccoli neri e la mia mente era affollata quell' unico pensiero:lui.
Etrai nel "Cittie of Yorke" uno dei più famosi pub di Londra.
-Ehy Alyce-mi salutò Zayn,il mio migliore amico.
Non risposi,andai dritta nel piccolo bagno infondo al corridoio osservata da tutta la gente seduta nei tavolini che aspettavano la loro ordinazione.
Mi misi in ginocchio davanti alla toilette e iniziai a rimettere,senti delle grandi mani raccogliere in una coda di cavallo i miei capelli.
Mi tirai su buttandomi tra le braccia del mio migliore amico,scoppiando in un disperato pianto.
Mi chiamo Alyce Doyson, ho 18 anni e Londra è la mia città di nascita. Vivo da sola in un piccolo appartamento nella periferia della città da quando i miei genitori mi hanno costretto ad andarmene a causa della mia scelta della contiunuazione della gravidanza.Il padre? Una delle persone più stronze che esistano sulla terra. Un perfetto puttaniere in grado di mettere incinta una ragazza e di mollarla appena scopre la cazzata che ha fatto.
Stavamo insieme da appena un anno, sembrava vero amore ma si è dimostrata una semplice storia comune a tutti i ragazzi della nostra età.
New York.
La forte musica della discoteca "Meatpacking" mi rimbombava nelle orecchie e le luci mi ofuscavano la vista, l'alcol pulsava nelle mie vene, non capivo più niente.
Una ragazza dalle tette rifatte si continuava a strusciare su di me, ma io vedevo in lei l'immagine riflessa di Alyce.
Da quando me ne era andato lei era il mio unico pensiero, notte e giorno.
Stava bene? Il bambino?
Troppe domande affollavano la mia mente.
-Questa te lo vuoi scopare?- mi urlò Harry appena la bionda rifatta si allontanò per andare in bagno e probabilmente per aggiungere un po di cotone alle suo seno.
-Con Alyce?-domandai
Vidi Harry fare una faccia dubbiosa e andarsene silenziosamente, la bionda si riavvicinò con un fare ancora più provocante
-vatti a scopare tuo padre, io non sono un puttaniere!- dissi questa frase, pensando alla ragazza che più amo, e che sono stato obbligato a lasciare nel momento più bello della sua vita,della nostra vita.
Mi chiamo Louis Tomlinson, ho 21 anni, e abito a New York da 1 settimana perché sono stato costretto a lasciare la mia città: Londra. Perché costretto? Questo non ve lo dico ancora. Vivo in un bilocale insieme al mio amico Harry che ne porta ogni giorno una nuova a casa.
Eccoci qua con una nuovo storia,come al solito speriamo che vi piaccia.
Questo è solo il prologo,ma vi abbiamo gia rivelato molte cose.
A noi,a dir la verità come inizio ci piace,ci siamo state un'intero pomeriggio per scriverlo e rileggerlo cento volte per renderlo il piu bello possibile.Speriamo di esserci riuscite :)
Ricordo che questa storia è scritta a otto mani c:
FATECI SAPERE CHE NE PENSATE.
Baci:
Elisa,Alice,Alessia e Elisa.