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Autore: Yvaine0    04/04/2013    7 recensioni
"«Si chiama Hayn» gli dice lui, senza smettere di digitare.
«Cosa?»
«Tu e Harry».
«No – Liam lo corregge: - Si chiama Zarry»."
Il tourbus attraversa l'Italia e i ragazzi si annoiano.
I ragazzi si annoiano e Niall naviga in internet.
Naviga in internet e incappa in fanfiction, iniziando dunque a parlare di pairing.
"I fischi di Louis e la risata sguaiata di Niall quasi non si sentono, così come i borbottii sconcertati di Liam, che sta già decidendo come spiegare questa situazione a Paul, quando sicuramente ci beccherà a pomiciare sul tourbus."
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Challenge accepted!'
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Disclaimer! Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere delle entità realmente esistenti citate, nè offenderle in alcun modo. Tutti i fatti narrati sono puramente inventati o sola fonte di ispirazione.

Triste tentativo di fondere la sfida lanciatami da MN125 con quella lanciatami da Martowl.
MN125 said: Zarry con prompt Italia, gatto, Niall;
Martowl said: Larry as a bromance con prompt mongolfiera, frigo, gufi, termosifoni, Keep Calm, Post it, Segnalibri, Citofono, Wikipedia (di cui ne ho scelti tre).

(è impazito l'HTML, yay!)
 
 
A Meri e Marta, dunque.
E anche a Flà, che aveva tanti Zarry feelings stasera. :)
 
 
 
Noia sul tourbus
Togliete il notebook a Niall Horan
 
 
«Keep calm and ship Ziall».
«Cosa?» mi acciglio, spostando lo sguardo dal finestrino al ragazzo seduto al mio fianco. Digita freneticamente sul suo notebook e non sono sicuro di voler sapere cosa stia facendo. Si tratta pur sempre di Niall, dopo tutto.
«Ziall. Dicono che Zayn sia shippabile con tutti. Credo che Ziall sia “Zayn più Niall”. C'è un nome per ogni coppia. Cosa vuol dire “shippabile”?» domanda, poi sorride divertito.
Liam si schiarisce la voce. «Shippare vuol dire... sostenere una coppia, tifarla, in un certo senso».
Louis se la ride e gli dà di gomito: «E tu come la sai?» chiede, per il puro gusto di vederlo boccheggiare e borbottare in imbarazzo. Cosa che Liam fa, completando il quadretto con una risatina e il rossore che gli invade le guance. È inutile che si ostini a cercare di difendersi, Louis sa benissimo che lui passa tutto il tempo libero – o quasi – a trafficare su internet. Lui ci sguazza in questo genere di cose: fanart, fanfiction; è sempre su Twitter o Tumblr.
Zayn avrà anche un passato da nerd, ma Liam è quanto di più simile ad una fangirl ci sia tra noi, e lo sappiamo tutti.
Mi viene da ridere. «E cosa significa che Zayn è shippabile con tutti?» domando, incuriosito. Non che questo genere di cose – lancio un'occhiata allo schermo del notebook: fanfiction. Niall si è forse bevuto il cervello? - mi interessi, ma sul tourbus al momento non c'è niente di meglio da fare se non affrontare qualche assurda discussione. Probabilmente è l'Italia che ci fa questo effetto; mentre siamo in questo paese, affrontiamo i discorsi più insensati e ogni volta la cosa degenera finendo in maniera... folle. Sarà l'aria diversa, non lo so: qui diamo il peggio di noi. O forse il meglio?
La domanda è: chi di noi finirà per mettersi in ridicolo oggi?
Poi la voce bassa di Liam mi distoglie dai miei pensieri: «Significa che forma una bella coppia con tutti» spiega.
Allelujah!, mi ero già visto costretto ad andare a cercare il verbo “to ship” su Wikipedia.
«In sei non si chiama coppia!» obietta Niall, assorto, senza smettere di pasticciare sul suo notebook.
«A parte che siamo cinque, idiota, intendeva dire “con ognuno di noi”!»
«Ah». Niall scoppia a ridere, forte, fortissimo.
La sua risata rimbalza sul finestrino e viene sparata dritta nei miei timpani. Perché canta “If I'm louder, would you see me”? Come potrebbe essere più “loud” di così? Rido. «Quindi, fatemi capire – continuo, palesemente divertito. - Zayn formerebbe una bella coppia con Niall, Louis, Liam e me?»
«Già» conferma l'irlandese.
«E io no?» domando ancora, spostandomi su un sedile più vicino a Liam, che è evidentemente quello che di queste cose ne capisce di più. Il che è estremamente triste e divertente allo stesso tempo: siamo quattro ventenni che discutono di fanfiction riguardanti loro stessi anziché di calcio, musica, ragazze e automobili. Oggi gli One Direction parlano di storie romantiche e coppie gay, già. Come si fa a non ridere?
«No, tu no – Louis mi strizza l'occhio come ormai fa solamente quando nessuno può vederci. - Tu stai bene solo con me» puntualizza. Non posso fare a meno di sorridergli. Mi mancano questi momenti, mi manca fare cose gay con il mio migliore amico solo per il gusto di prenderci in giro a vicenda, di giocare senza troppi problemi. Nessuno di noi pensava che la gente ci avrebbe creduto, volevamo solo ridere insieme. «Questo è scontato, Boo; però sono un tipo di ampie vedute, voglio dire...»
«Sì, infatti – conferma Niall, voltando il notebook nella nostra direzione. Sullo schermo si ripete una scena di un video, in cui mordo il cappuccio della sua felpa. Scoppio a ridere prima ancora di rendermi conto di quanto la scena sia assurda. Dio, ma quanto sono idiota?! - Tu stai bene anche con me, Hazza» conclude, con una risata. Ha un'aria così gloriosa e soddisfatta, che quando Zayn esce dal bagno non può fare a meno di insospettirsi.
«Che succede?» domanda, stranito, lanciando una breve occhiata all'immagine in movimento che ci ritrae.
«Dicono che tu sia più shippabile di me!» rispondo, l'eco di una risata ancora nella voce. Poi mi alzo, perché questa è una questione di orgoglio maschile. «Ma non è vero, sai? Sono shippabile anche io e ti sfido a resistere al mio fascino!»
Appena concludo la frase, Niall esplode in una delle sue sghignazzate contagiose, mentre Liam invoca il cielo e si nasconde il volto tra le mani; è chiaro a tutti che quello che si metterà in ridicolo durante questo viaggio in Italia sono io. Ma è okay, tanto uno vale l'altro, e io avrei fatto il coglione in ogni modo, alla fine.
Zayn sta in piedi in mezzo al corridoio, mi guarda fisso, serio. Per qualche motivo mi ricorda un gufo – la stessa aria misteriosa, concentrata, indagatrice. Gli sorrido colpevole, sperando che reagisca in qualche modo, perché quando fa così mi mette parecchio a disagio.
Si stringe nelle spalle e continua a fissarmi dritto negli occhi, senza una domanda, un cambio di espressione, un dito medio alzato nella mia direzione – sì, insomma, sarebbe una reazione adatta. Anche se il suo silenzio mi sta mettendo in imbarazzo, come direbbe Louis, sono troppo “faccia di cazzo” per distogliere lo sguardo e smettere di sorridere come un cretino.
Poi Zayn sorride strafottente e «D'accordo» risponde. Non è mai stato un tipo di molte parole, ma non si è nemmeno mai tirato indietro di fronte ad una sfida. Quando sa di poter vincere, almeno.
Mi lascio sfuggire una risatina entusiasta, che suona stranamente acuta e che, a giudicare dall'occhiata scettica di Louis, suona un tantino ridicola. Questo mi fa ridere di nuovo. «D'accordo – ripeto, battendo le mani un paio di volte per riempire il silenzio che si è creato tra noi. - Iniziamo, allora» proclamo, avanzando verso di lui.
I «Non fate gli idioti!» di Liam non mi impediscono di piazzarmi di fronte a Zayn, a pochi centimetri da lui. Non so esattamente cosa fare, rimango lì in piedi e lo guardo negli occhi. Sorrido, perché mi sento stupido. Lui appoggia un braccio sul poggiatesta del sedile più vicino e ricambia lo sguardo. Inarca un sopracciglio, come a dire “Allora?”.
Eh, sì, allora? Cosa sto aspettando? È imbarazzante. Sento gli sguardi di Liam e Niall addosso e Louis – bastardo – sta già ridendo. Nonostante tutto, io non sono il tipo, non sono un seduttore. Non sono capace, da dove inizio?
Zayn è fermo immobile, mi guarda e, si vede, sta per scoppiare a ridere. Le sue sopracciglia così inarcate mi stanno prendendo in giro. Devo darmi una mossa.
Tanto sto già facendo la figura del cretino, no? Gli poso una mano sul petto e stringo la sua maglietta tra le dita. Ora sorride apertamente, sta per ridermi in faccia, i suoi occhi già lo fanno. Quindi chiudo i miei, stringo la presa sul tessuto e lo tiro verso di me, facendo scontrare il suo petto col mio. Sbircio: non sorride più, ora. Soffio una risatina e abbasso la testa quel poco che basta per incontrare le sue labbra.
Rimango immobile qualche istante, come aspettandomi che succeda qualcosa di tremendo. Quando mi rendo conto che il cielo non mi ha ancora fulminato, né lo farà, lo bacio davvero. Le nostre labbra si muovono insieme e... È strano. È strano perché non è strano per niente. Come può non esserlo? Siamo due ragazzi, siamo amici, praticamente fratelli. Dovrebbe essere strano.
Invece, quando Zayn fa scivolare una mano nei miei ricci e chiede accesso alla mia bocca per approfondire il bacio, non riesco a negarglielo. Anzi, mi piace, mi piace parecchio. Senza rendermene conto, mi ritrovo a abbracciargli i fianchi per tenerlo più stretto a me, più vicino.
I fischi di Louis e la risata sguaiata di Niall quasi non si sentono, così come i borbottii sconcertati di Liam, che sta già decidendo come spiegare questa situazione a Paul, quando sicuramente ci beccherà a pomiciare sul tourbus.
Il bus frena bruscamente e Zayn perde l'equilibrio, facendo un passo in avanti per recuperarlo. Sono costretto ad allontanarmi, per aggrapparmi ad un sedile e non rovinare a terra.
«Siete degli imbecilli!» ci apostrofa Liam, evidentemente sollevato dal fatto che abbiamo smesso.
«Siamo un branco di imbecilli» lo correggo con tranquillità, lasciandomi cadere a sedere su quello stesso sedile che mi sta facendo da appoggio.
«Mi ritengo offeso! - esclama Louis, con tono acuto e un sorriso divertito in volto. - Credevo di essere l'unico per te!»
È quell'affermazione a stemperare l'atmosfera tesa che si è creata. Smorza la tensione, cancella l'imbarazzo, mi fa ridere. Rido, rido tanto, poi mi alzo e trotterello fino a Louis. Mi accoccolo sul sedile accanto al suo e gli poggio la testa su una spalla. «Tu sei l'unico per me!» confermo.
«Sì, come no. Ora dovrai farti perdonare, non pensare di passarla liscia, Harreh» replica, simulando un broncio stizzito.
Trattengo una risatina. «E cioè?»
«Fammi i grattini!» ordina, gettandosi sulle mie gambe a pancia in giù. Rido e «Agli ordini, Boo!» acconsento, iniziando a far scorrere la punta delle dita sulla sua schiena. Louis dopo tutto è come un gatto; mentre gli accarezzo la schiena mugugna soddisfatto, se ne fosse capace si metterebbe persino a fare le fusa.
Nel frattempo Zayn si è seduto accanto a Niall, dove poco prima ero io.
«Si chiama Hayn» gli dice lui, senza smettere di digitare.
«Cosa?»
«Tu e Harry».
«No – Liam lo corregge: - Si chiama Zarry».
«Zarry» ripeté Zayn, divertito. Sembra che quella parola gli piaccia. Piace anche a me.
Incontro il suo sguardo e gli sorrido complice. «Ho vinto io».
Lui sorride con la lingua tra i denti, «È solo il primo round» mi corregge.
Me la sto ridendo della grossa, quando Niall alza gli occhi dal notebook e «Keep calm, 'coz Ziam is real!» grida con entusiasmo.
Liam sgrana gli occhi e scuote energicamente il capo: «No! No, non pensateci nemmeno!».
E ora ridiamo tutti, nessuno escluso.
 
 
Yay! Questa, signori, era la Zarry. Mi piacciono gli Zarry, non quanto gli Ziam, ma mi piacciono.
E, niente, questo è un tentativo di scrivere al presente e in prima persona, cosa che di solito non faccio, perché preferisco il passato remoto e la terza persona.
Spero a qualcuno piaccia! :)
  
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