Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: controcorrente    05/04/2013    0 recensioni
Dopo Mythos, ho deciso di fare una nuova raccolta, questa volta dedicata ai Volturi. I vari personaggi della corte di Volterra visti in un modo poco noto, o almeno così spero. Leggi pure questa raccolta, se vuoi vedere Sulpicia, Dydime, Caius e tutti gli altri in un modo completamente inedito. Grazie a chi mi leggerà.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Volturi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Raccolte insolite'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SIA BENEDETTO IL SONNO
 
Avignone 1348
 
Non sono mai riuscito a dimenticarla, malgrado sappia che questo sentimento è sbagliato per le nostre rispettive condizioni. Non posso, non devo, non voglio dimenticarla.gli aveva detto, con voce pregna di tormento.
La chiesa era gremita di persone.
Poteva vedere distintamente tutti i membri della famiglia.
I genitori.
I figli.
Il marito, con quel corpo vecchio e pesante, piegato in una smorfia di dolore...e lui, invece, celato nell'ombra come un reietto.
Il Requiem suonava mesto, rompendo l'aria.
Non ho potuto dirle addio. Non è consono. aveva continuato a dire l'uomo, nascosto dietro alla colonnaHo girato tutto il mondo conosciuto, ho toccato la carne di tante altre donne, nella speranza di poter avere l'illusione di accarezza il morbido velluto della sua pelle...ma Laura si è fatta d'aria ed ora è fuggita via da me.
Marcus non rispose alle parole di quello straniero venuto da lontano.
Il suono gli arrivava, rimbombando dentro come in una cassa di risonanza. Guardava senza emozioni la sua angoscia, specchio imperfetto del suo dolore immortale. Quel Francesco Petrarca pareva dilaniato da quella sofferenza ma non poteva, né voleva aiutarlo.
Aveva perso la sua donna, una certa Laura che aveva amato a distanza, corroso dai sensi di colpa per quello stesso sentimento...ma Marcus non sentiva alcuna comprensione nei suoi confronti, benché fossero entrambi in una situazione in fondo simile...no, non era uguale. Quel poeta avrebbe potuto sognare la sua donna e vivere, grazie alla magia di Morfeo quei momenti felici che la realtà gli aveva negato...ma lui, Marcus, cosa aveva?
Mai più avrebbe toccato la mano di sua moglie.
Mai più avrebbe baciato quella chioma nera e ribelle.
Mai più avrebbe baciato quella bocca colma d'amore e di luce nella sua vita pallida.
Sia benedetto il sonno, dono dei mortali/ Sia maledetto il sonno che non mi è concesso e che mi tiene lontano da te mia sposasi ritrovò a pensare, maledicendo la sua condizione...ma le forze erano sempre più deboli.
Lui, considerato il santo liberatore dai vampiri nella città di Volterra, altro non era che un farabutto...perché, malgrado tutti i suoi poteri non aveva salvato la sua Dydime. L'apatia tornò, più forte di prima. Marcus non vi si oppose questa volta. Lo aveva fatto per tanti secoli ma non aveva tratto nessun beneficio. Il dolore era lì, a ghermirlo con spine di fuoco ogni singolo istante, malgrado le parole di Aro, malgrado la comprensione di Aro...la bocca del vampiro si torse in una piega amara. Suo fratello era un attore nato e sapeva che, dietro tutto questo, doveva esserci la sua mano...ma che fare? Vendicare Dydime? Lei amava sinceramente suo fratello...no, non poteva. Se fosse stato un altro immortale, diverso da quello che era, avrebbe ucciso l'assassino della sua compagna...ma lui no, non poteva farlo. In qualche modo, sentiva che avrebbe tradito l'amore della compassionevole Dydime
E così tentennava, diviso tra vendicare e non vendicare la sua donna...immerso in quel limbo di inattività che lo stringeva sempre più, come le spire di un serpente. E Marcus lo sapeva, lo sapeva bene...eppure perché decidere, distruggendo la memoria di sua moglie o la vita dell'unico suo parente rimasto in vita? Era meglio maledire la sua impossibilità di sognare, giacché, come vampiro le era precluso anche l'uso di fantasticare possibili scenari futuri...lui, creatura senza tempo né sogni.
 
Dopo molti tentennamenti, ho deciso di parlare solo di Marcus. Ho pensato però di metterlo a conoscenza dell'identità dell'assassino di sua moglie, riproponendola alla mia maniera. Non so se convince ma spero di sì. L'uso di Petrarca è puramente voluto, mentre la morte di Laura è datata in maniera esatta, stando alle notizie del poeta stesso. Grazie a chi mi legge e al prossimo ed ultimo capitolo.
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: controcorrente