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Autore: thegingerhairgirl    09/04/2013    1 recensioni
"Il rosso mi guardò con dolcezza, lo sentì sorridere mentre mi stringeva tra le braccia, riuscì a precepire il suo calore, abbassai la testa arrossendo."
E' la mia prima fanfiction, fatemi sapere cosa ne pensate. c:
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentivo il cellulare squillare disperatamente, non avevo la forza di alzarmi dal letto. All'ennesima chiamata mi alzai esasperata, guardai la sveglia e rimasi immobile, erano le 12.33, come sempre avevo dormito troppo.. corsi in giro per casa alla ricerca del cellulare che ormai aveva smesso di squillare. Trovai diverse chiamate perse e numerosi messaggi. Più della metà dei messaggi erano del mio ex fidanzato, colui che mi aveva spezzato il cuore scappando via con un'altra ragazza e ora era tornato da me con la coda tra le gambe. Eliminai i suoi messaggi senza neanche leggerli prima. Mi concentrai sul resto dei messaggi e le chiamate tutte di Keith, la mia migliore amica. In tutti i messaggi mi chiedeva d'incontrarci perché aveva bisogno di parlarmi. L'ultimo messaggio era addirittura troppo serio per i miei gusti..
 
Da: Keith
Tesoro, ho davvero bisogno di parlarti, che ne dici di pranzare insieme? Ci vediamo alle 13.30 al bar di Charlie. Ti aspetto.
 
Rimasi per un po' con un espressione perplessa davanti al cellulare, guardai l'orologio e mi resi costo che era davvero tardi. Mi gettai in doccia, mi vesti velocemente e uscì di casa. Corsi tra metro e autobus cercando di essere puntuale, ma ovviamente falli nel mio intento. Finalmente arrivai guardai tra i tavoli davanti al locale cercando la chioma bionda di Keith.. dopo qualche secondo la trovai, ma esitai, al tavolo con lei c'era un ragazzo che riconobbi immediatamente. Giunsi di fronte al tavolo con la faccia più calmache riuscì a fare, mi rivolsi verso Keith con uno sguardo parecchio nervoso. Perchè era seduta al tavolo col mio ex? Perchè Andrew eri lì? Non avevo voglia di vederlo.. ogni volta era un'agonia, non avevo neanche la forza di guardarlo, avevo paura, paura di soffrire ancora. 
Keith m'invitò a sedermi ma non accettai, decisi di non distogliere lo sguardo da lei.
- Jade ti prego.. siediti..- farfugliò Keith
- Perchè lui è qui? - Chiesi ignorando le sue parole.
- Volevo vederti e non sapevo come fare.. Non rispondi alle mie chiamate, non rispondi ai miei messaggi ma io..- Non lasciai finire la frase ad Andrew e lo interruppi brusamente - Bhè, scusami tanto se non ho voglia di soffrire ancora.- Inchiodai i miei occhi pieni di nervoso su di lui.
Keith cercava di tranquillizzarmi ma la fuminai con lo sguardo, come aveva potuto la mia migliore amica trarmi in inganno per farmi incontrare lui pur sapendo che non ne avevo nessuna voglia? Ero furibonda. Avrei voluto solamente urlare... Keith prese le mia mano, aveva uno sguardo triste e spaventato, forse avevo esagerato in presa al nervoso, accennai un sorriso per cercare di tranquillizzarla. Presi una sedia e mi sedetti di fianco a lei che iniziò a parlaresenza prendere fiato.
- Scusami, non voglio che tu inizi a credere di non poterti fidare di me. Il messaggio era per parlare di altro.. però ho incontrato Andrew qui e ci siamo messi a parlare di te.. di voi.. e così ho ceduto e gli ho detto che saresti venuta qui.. Scusa, lo so, ho sbagliato.- terminò l'ultima frase scoppiando in lacrime.
Conosco Keith dall'asilo, è la persona più dolce che ci sia, è facile che la gente si approfitti di lei e lei ne è consapevole, ma ama aiutare le persone e farle felici.
La presi per un braccio e la portai lontano dal nostro tavolo, le presi il volto tra le mani e la tranquillizzai.
- Keith, guardami, non preoccuparti, ho capito! Mi dispiace di aver dubbitato della tua buona fede, ma la prossima volta evita di farmi incontrare gente che non voglio vedere, ok??- sorrisi, le baciai la fronte e l'abbracciai stretta fin quando non sentì i suoi muscoli distendersi e non appena fui sicura chesi fosse completamente tranquillizzata la spedii in bagno a sistemarsi il trucco sbavato.
Tornai al tavolo pronta ad affrontare Andrew una volta per tutte. Mi sedetti di fronte a lui,inchiodai i miei occhi ai suoi, ma lui mi precedette nel palrare.
- Jade, mi dispiace.. lo sai vero? Mi manchi, mi manchi terribilmente, sono stato uno stupido a lasciarti andare via da me.. sai ho avuto paura..-
Non sopportavo quelle parole, non volevo più sentire le sue stronzate, così scattai all'impiedi urlando.
- Sei stato uno stronzo, un egoista.. e continui ad esserlo. Sai quanto mi fa male vederti? Ero riuscita a passare oltre a te e a tutte le tue bugie! Perchè sei tornato?..- sentivo le lacrime scendere giù per il mio viso. Mi guardai in torno e notai che i  tavoli vicino al nostro ci guardavano, mi sentivo giudicata da quegli sguardi che molto probabilmente credevano di trovarsi davanti ad un normale litigio tra 'due piccioncini'..
Andrew si alzò dalla sedia con un balzo, mi prese un braccio e mi portò con lui lontano dai tavoli; cercavo di divincolarmi ma non ci riuscì, non ero mai riuscita a tenere testa alla sua forza.
- Lasciami!!- urlai.
Si fermò, m'immobilizzò il volto tra le sue grandi mani e mi baciò. Mi staccai immediatamente da quel bacio indesiderato e gli mollai un ceffone ma lui non si arrese e mi strinse forte a se. Mi faceva male. I sentimenti che provavo in quel momento era molto distanti dall'amore che avevo provato per quel ragazzo tempo prima, adesso sentivo solo tristezza e disgusto. Le lacrime sgorgavano dai miei occhi senza freni e la mia voce tremava implorando il ragazzo di lasciami andare via. 
Improvvisamente una mano da dietrò afferrò la mia spalla e mi tirò a se, non avevo idea di chi fosse, era una grande mano maschile ma nel momento non m'importava di chi fosse, mi gettai controil petto del ragazzo alle mie spalle in cerca di salvezza. Il ragazzo mi circondò con un braccio e io ricambiai l'abbraccio. Il ragazzo bloccò Andrew che cercava di tirarmi verso di lui.
- Lasciala in pace o chiamo la polizia!-
- Stronzetto, cosa vuoi? Fatti i fatti tuoi, lei è la mia ragazza. Posso fare quello che voglio con lei.-
Quelle parole mi terrorizzavano. Sgranai gli occhi spaventata. 
- Non sono la tua ragazza! Sparisci! Vattene via, non voglio più vederti!!-
Il ragazzo spinde Andrew indietro per allontanarlo da noi. Andrew ci guardò con disprezzo. 
- Non è finita.. tornerò!- si voltò e lo vidi andare via con tranquillità come se non fosse accaduto nulla.
 
Non avevo il coraggio di guardare il mio 'salvatore' in faccia, ero ancora terrorizzata ma allo stesso tempo imbarazzata. Mi accompagnò su una panchina e si sedette accanto a me alzando il mio viso con la sua mano. 
- Hei, calmati adesso, è tutto finito.-
Mi trovai davanti un ragazzo con due occhi azzurri e dei buffi capelli rossi accuratamente spettinati. Abbassai nuovamente lo sguardo.
- Grazie mille! Mi dispiace, davvero.. cioè.. non so cosa sia successo.. perchè si sia comportato così.. scusami tanto, non volevo recarti un disturbo..- questo fu tutto ciò che riuscì a dire tra le lacrime.
Il rosso mi guardò con dolcezza, lo sentì sorridere mentre mi stringeva tra le braccia, riuscì a precepire il suo calore, abbassai la testa arrossendo.
-Tranquilla, non preoccuparti, nessun disturbo. Non sapevo cosa fare, ho aguto d'istinto non appena ho sentito le tue urla. Credo che un ragazzo non dovrebbe mai  picchiare la propria donna..- 
-Non sono le sua donna.- puntualizzai - o per lo meno.. non lo sono più!-
- Come dici tu.. fidanzata o ex non bisogna mai alzare le mani ad una donna, giusto?- Sul suo viso si aprì un meraviglioso sorriso che mi ipnotizzò, tutto ciò che riuscì a fare in risposta fu annuire leggermente. In lontananza vidi Keith cercarmi. Mi ero completamente dimenticata di lei a causa della situazione che si era creata. Scattai all'impiedi e mi rivolsi verso il rosso abbassando la testa. 
-Grazie mille ancora, non so cosa avrei fatto senza il tuo aiuto. Adesso devo scappare, grazie ancora.- senza aspettare una sua risposta, mi voltai e corsi in direzione di Keith che non appena mi vide mi venne in contro. I  miei occhi erano ancora arrossati dal pianto e il mascara gocciolava sulle mie guance, Keith mi rivolse uno sguardo preoccupato, rimase senza parole,  mi abbracciò chiedendomi cosa fosse successo durante la sua assenza.. Si malediceva per essere stata così stupida ed avermi fatto incontrare Andrew. Le sue lacrime bagnavano la mia spalla, la strinsi forse sperando di riuscire a bloccare il flusso delle sue parole.
- Va tutto bene Keith, non è colpa tua. E' colpa di Andrew, è lui lo stronzo, tu non c'entri nulla. La situazione è semplicemente degenerata e quel ragazzo mi ha "salvata"..- mi voltai indicando la panchina dove poco prima ero seduta col rosso ma lui era scomparso. Keith guardò verso la panchina vuota.
- Ti ha salvata l'uomo invisibile? o la panchina? - 
- Keith non essere stupida, c'era un ragazzo fino a poco fa seduto lì e mi ha salvata da Andrew. Lo giuro. Puoi anche non credermi.. -
- No Jade, ti credo.. - ribbattè la bionda trattenendo una risata.
  
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