Avviso:le frasi all'interno delle virgolette sono i pensieri di Deidara.

Buona lettura!

Il volo eterno di un istante

"..Per la prima volta nella mia vita,ho capito perché il mio Danna desiderasse l‘eternità.."

Erano all’ombra di una quercia, in una tiepida giornata autunnale. I pochi raggi solari che filtravano tra le foglie si scontravano con i capelli di lei,donandole riflessi rosei. I suoi capelli danzavano,percossi dalla lieve brezza.Poggiava le testa sulle gambe di lui,che osservava quel piccolo miracolo,il suo piccolo miracolo.

"..Questa è bellezza eterna..forse è questa la vera arte…"

«Sakura dimmi,hai paura?» Chiese lui,distaccando dopo ore lo sguardo da lei.[Mai mostrare i propri sentimenti,mai.]

«Di cosa?Di essere vista con il nemico?E’ impossibile che qualcuno si trovi qui..»Pareva del tutto noncurante,come se la faccenda non la riguardasse.[Ma le apparenze ingannano]

«Tu sai a cosa mi riferisco,Sakura.» Osservava il vuoto,aveva paura,paura di aver capito.Quella riposta sarebbe stata quasi credibile,ma lui non ci credeva.Sarebbe stato perfetto.[..e la perfezione è una utopia…]

«No,non ho paura.Qualsiasi cosa tu voglia dire.»Sorrise,un sorriso che non raggiunse gli occhi,impassibili.Come una bambola[una bambola rotta].

"..so che stai mentendo anche tu, che hai paura di amare.Amare per poi soffrire,perché ami una persona che prima o poi ti abbandonerà.E sai e già cosi si prova..E questa volta non sarà diverso,farà male come la prima volta,se non di più.Hai coraggio Sakura..il coraggio che non ho mai avuto io prima di conoscerti,perché per amare bisogna aver tanto coraggio,e io finora non ho mai amato.."

Sakura si alzò,sedendosi di fianco al biondo,poggiando la testa sulla sua spalla e captandone il respiro.Il profumo di lei si sparse per l’aria:effluvio al ciliegio.

«E tu,hai paura?» Domandò lei,in chiaro tono di sfida.[Hai mai conosciuto la paura?]

Attimi di silenzio,così tesi da apparire ore.

«Si.»[Sei felice di aver vinto?]

Non bastò altro.Prese il volto del compagno tra le mani,sentendo la morbidezza della pelle accarezzarle il palmo della mano.Gli slegò l’elaborata coda,scostò la morbida chioma d’oro dall’occhio destro per poi sfilargli l’enorme lente meccanica [Lei poteva farlo].

Se non fosse stata per l’uniforme nera a nuvole rosse,avrebbe creduto che la creatura di fronte a lei si trattasse di un angelo[Un angelo caduto].

Sapeva che lui non aveva deciso di esser quel che era,era stato il destino a decidere per lui.Lo stesso destino che li aveva fatti incontrare,lo stesso destino che non li voleva insieme,lo stesso destino che li avrebbe divisi.

Audacemente fece scontrare le loro labbra,per un attimo eterno.[Il volo eterno di un istante].

"..Perché lo stiamo facendo?Sappiamo di non poter mai esser felici insieme,sai che prima o poi ti abbandonerò anche io.Perché riesci ad amare solo chi ti lascerà sola?"

Si guardarono negli occhi,e per una volta lei poté ammirare totalmente lo sguardo di lui.Occhi dalla forma particolare,di un azzurro intenso,tendente al verde.Il suo stesso verde.

Occhi che reclamavano vendetta.

Uno sguardo così simile a quello del suo Sasuke,troppo simile.

Ma una cosa in comune Deidara e Sasuke l’avevano,anzi due:l’odio per Itachi Uchiha e l’amore per Sakura Haruno.

Che sia stato quel effimero senso di familiarità a condurla tra le braccia del nemico?

Aveva gli occhi lucidi,traboccanti di lacrime.Stava rivivendo una film già visto,stessa trama,stessa sofferenza,personaggi diversi.Me era certa che l’epilogo sarebbe stato le stesso,indipendentemente da chi interpretasse quel "copione".Ma non voleva piangere[Non doveva piangere].

«Sakura-chan,che hai?»Bisbigliò lui,osservando apprensivamente lo sguardo vitreo della kunoichi, i visi a pochi millimetri l’uno dall’altro.[La loro bolla di felicità si stava infrangendo,per sempre.]

«Nulla,è solo polvere….»concluse scuotendo il capo infantilmente,come una bambina che nega di aver rotto il suo giocattolo[Il suo giocattolo non si sarebbe mai aggiustato].

Avvicinò a sé la ragazza,percependone il respirò sempre più difficoltoso.

"Vorrei anche io riuscire a piangere come te,Sakura..Le lacrime si asciugano,mentre il dolore scava in profondità,distrugge e devasta.."

Il mukenin sorrise,accarezzando il diafano viso di lei.Il loro incanto si stava rompendo,la realtà li stava raggiungendo,più in fretta di quel che avevano previsto.L’epilogo era vicino.Ma entrambi desideravano che il loro incanto finisse così come era iniziato,senza pianti.[non avevano più lacrime.]

Sakura aprì la piccola mano rivelandone il contenuto:un elastico per capelli.

«Posso tenerlo,Deide?»domandò lei,spiazzando totalmente il partner.Voleva davvero ricordarlo?Aveva anche lei compreso l’avvicinarsi del loro epilogo?

Possibile che lei tenesse a un particolare cosi esiguo?[..i particolari che fanno la differenza]

«Se ti fa felice..»rispose lui,assorto ancora nei suoi pensieri.

E le loro labbra si incontrarono,per l’ultima volta.

Ma avrebbero cambiato nulla,e questa era la miglior sensazione.

"...Devi essere felice,e d‘ora in poi senza di me.."

________________________________________________________________________________

Sakura correva.Come non aveva mai corso nei suoi 16 anni.Era arrivato il suo momento,sentiva il vento tra i capelli,avrebbe volato.

La sua croce e delizia,la sua dannazione da 2 anni,era lì,e aveva un nome:Sasuke Uchiha.

Ma aveva senso correr dietro chi non ti vuole più[non l‘ aveva mai voluta]?

Aveva senso amare colui che si era nutrito da 16 anni solo di odio e vendetta?

Si,quando ami tutto ha senso.

Ma si fermarono all’improvviso,lei tutto e il suo team.

Un boato,come un’esplosione,ma troppo potente per esser definita solo "esplosiva."

Tutto in direzione della foresta,fin dove arrivavano le tracce di Sasuke.

«Kakashi-Sensei,cos‘è quello?»domandò Naruto Uzumaki,indicando la figura bianca che imperversava nel cielo.I n d e s c r i v i b i l e .

«Questa sensazione,questo chakra..deve essere l‘Akatsuki..»sentenziò il jounin,contemplando perplesso la figura.

Akatsuki.Esplosione.Sete di vendetta.

I pezzi del puzzle si ricomposero,e Sakura desiderò non capire.

La vendetta le aveva portato via per l’ennesima volta chi amava.Le due persone che amava.Di nuovo sola,di nuovo con i sensi di colpa per non aver potuto far nulla[ma cosa?]

Ci si può voler vendicare della vendetta?

Automaticamente infilò una mano in tasca,tastando alla ricerca di qualcosa.Strinse un elastico,il suo elastico.

Sentì le unghie scalfirle la pelle,per quanto forte fosse la sua presa su quel pezzo di stoffa.

Per quanto forte stringesse,l’elastico anche se sgualcito per alcuni istanti,tornava alla sua forma originale.Sempre.

Desiderò un cuore elastico.

Sentì gli occhi verdeggianti colmarsi di lacrime,per l’ennesima volta.Ma non le avrebbe permesso di scenderle sul volto.[Aveva senso provare ancora sentimenti?]

«Sakura-chan tu…»era Naruto,turbato da quella visione della compagna,sua amica.

«Nulla Naruto,è solo polvere..»E lasciò la presa sull’elastico.