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Autore: Stria93    14/04/2013    4 recensioni
E' la prima sera di Belle al Castello Oscuro, e la ragazza si trova, per la prima volta in vita sua, a dover cucinare.
Ma è proprio in questa occasione che la giovane inizierà ad avere dei dubbi sulla malvagità di Rumpelstiltskin, che la sorprenderà con un gesto inaspettato.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da Stria93: L'attesa per "Lacey" sta per concludersi finalmente, ma l'astinenza da Rumbelle mi spinge a scrivere queste shot ambientate ai vecchi tempi di Skin Deep. - 7!

Belle si trovava nelle ampie cucine del Castello Oscuro, stipate di pentole di ogni dimensione e utensili di ogni genere appesi alle pareti.
Dato il suo status di principessa non aveva mai dovuto cucinare, ma aveva letto molti libri a riguardo e a volte, fin da piccola, s'intrufolava di nascosto nelle cucine per osservare il lavoro dei cuochi e magari ricevere qualche assaggio all'insaputa di suo padre.
Si rimboccò le maniche e iniziò ad armeggiare con coltelli affilati, pentole e pentolini vari.
Dopo essersi procurata un paio di tagli e scottature sulle mani, riuscì a preparare uno stufato di carne e verdure che paresse almeno commestibile.
Il profumo prometteva bene e forse anche il sapore sarebbe stato gradevole, dopotutto.

 La ragazza tornò al piano di sopra, reggendo con attenzione la pentola colma di stufato, ancora fumante.
Rumpelstiltskin l'aspettava seduto al tavolo di legno, apparecchiato con un piatto d'oro, un calice tempestato di pietre preziose e posate dell'argento più pregiato: anche a cena il Signore Oscuro non rinunciava ad ostentare la sua ricchezza e il suo potere.
- Sei in ritardo dearie, ma è il tuo primo giorno quindi sarò magnanimo. Da domani mi aspetto che tu sia puntuale. - Disse con calma.
Belle annuì e prese il piatto d'oro iniziando a versarvi il contenuto della pentola e porgendolo poi di nuovo al Signore Oscuro.
Questi però non fece una piega e tenne gli occhi fissi su di lei.
- Assaggialo. -
La giovane lo guardò incredula: - Cosa?! -
Un lampo di divertimento attraversò gli occhi dell'uomo: - Assaggialo prima tu, dearie. Non penso che saresti così sciocca da tentare di avvelenarmi in qualche modo, ma credo che tu non abbia molta esperienza con questo genere di cose e non vorrei incorrere in qualche spiacevole conseguenza. -
Belle sentì l'irritazione montare dentro di lei.
Era chiaro che il Signore Oscuro voleva umiliarla, voleva ricordarle che non era più una principessa ma una semplice domestica al suo servizio, uno dei pezzi della sua collezione.
Gli lanciò un'occhiataccia stizzita, poi prese il cucchiaio e se lo portò alle labbra, soffiando leggermente per abbassare la temperatura dello stufato.
Doveva ammettere che per essere la prima volta che cucinava, il risultato non era affatto male, forse mancava un po' di sale ma il sapore era decisamente buono.
Osservò con aria di sfida Rumpelstiltskin, che sembrava divertirsi un mondo a vederla sempre più indignata.
- Come vedete non è avvelenato. Potete cenare tranquillamente. - Disse freddamente.
- Non si è mai abbastanza prudenti, dearie. -
Belle notò che il tavolo era apparecchiato solo per una persona e guardò con aria interrogativa il Signore Oscuro, che colse immediatamente la sua domanda silenziosa: - Tu mangerai dopo nelle cucine, dearie. Quando io avrò terminato e avrai sparecchiato, ma ti prego, rimani a farmi compagnia, in fondo, come si dice, anche l'occhio vuole la sua parte - Ghignò.
La giovane sospirò rassegnata e si sedette al tavolo.
Rumpelstiltskin osservò lo stufato e ne esalò il profumo, con aria a metà tra il sospetto e la curiosità.
Infine lo assaggiò e finse teatralmente di concentrarsi sul sapore per tenere Belle sulle spine.
Dopo un po' schioccò le labbra con aria soddisfatta: - Niente male dearie. Davvero niente male. -
Lei tirò un sospiro di sollievo e, nonostante fosse ancora arrabbiata per il trattamento subito poco prima, abbozzò perfino un sorriso.

I due non parlarono durante il resto della cena.
Rumpelstiltskin finì lo stufato e si lasciò andare contro lo schienale della sedia.
- Bene dearie, ora puoi sparecchiare e andare nelle cucine a cenare. -
Belle fece per prendere il piatto d'oro ormai vuoto, ma l'uomo le afferrò improvvisamente il braccio e la bloccò.
La pelle morbida e candida delle mani, e di parte dell'avambraccio della giovane, era arrossata e segnata da piccoli tagli e scottature qua e là.
Rumpelstiltskin osservò per un attimo i segni, quasi li stesse studiando, poi li sfiorò delicatamente con la mano.
A quel contatto Belle trattenne il fiato e avvertì un brivido...ma non di paura.
La mano del Signore Oscuro s'illuminò leggermente di una luce violacea e il bruciore causato dalle piccole ferite scomparve all'istante.
Il tutto durò pochi secondi ma alla ragazza parve un'eternità.
Quando Rumpelstiltskin scostò lentamente la mano, Belle osservò con stupore che i segni rossi dei tagli e delle scottature erano svaniti e la pelle era di nuovo liscia e rosea.
Rimase spiazzata da quel gesto gentile e insolito; non se l'aspettava per nulla.
- Ehm...grazie. - Mormorò, ancora disorientata.
Il Signore Oscuro distolse lo sguardo e fece un gesto di noncuranza con la mano.
- Ora vai dearie. Ti concedo un'ora per mangiare, poi tornerai qui e attizzerai il fuoco nel camino. -
Lei annuì e se ne andò.

Mentre scendeva le scale di pietra che conducevano alle cucine ripensò a quanto era accaduto poco prima.
La delicatezza e la gentilezza con cui Rumpelstiltskin l'aveva medicata erano state una vera sorpresa.
Si sfiorò il punto in cui la sua mano l'aveva toccata e avvertì di nuovo un brivido percorrerle tutto il corpo.
Sorrise: forse dopotutto il Signore Oscuro non era quel mostro malvagio e senza scrupoli che tutti credevano. 




  
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