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Autore: telesette    15/04/2013    1 recensioni
[Le Mille e una Fiaba]
Ormai erano trascorsi circa tre anni, da che la principessa Geneviéve si era sposata con l'eroico e affascinante soldato che aveva salvato lei e le sue sorelle dalle mire malefiche di tre demoni mostruosi. Sfruttando la passione delle tre principesse per il ballo infatti, il Re dei Demoni e i suoi seguaci avevano soggiogato le fanciulle con un incantesimo che le spingeva irresistibilmente a recarsi ogni notte nel loro palazzo sotterraneo. Fortunatamente grazie all'aiuto del soldato, il cui nome era Bertrand, le principesse erano riuscite a svegliarsi dall'incantesimo e a sfuggire così alle grinfie di quegli esseri malvagi.
Poiché piacevolmente colpita dal coraggio e dal fascino del giovane Bertrand, Geneviéve accettò di buon grado di onorare la promessa fatta dal padre e di sposare così l'uomo a cui lei e le sue sorelle dovevano la vita. Anche Bertrand era felicissimo che Geneviéve ricambiasse i suoi sentimenti, non sopportando l'idea di legarla a sé senza che lei lo volesse, e la loro unione fu benedetta da un matrimonio tanto sfarzoso quanto lieto...
Sarà veramente così per sempre?
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le Mille e una Fiaba è una collana di fiabe e racconti, edita da De Agostini e AMZ, in volumi e VHS collezionabili. La raccolta comprende una selezione di alcuni titoli facenti parte a loro volta di una serie di 47 piccoli lavori di animazione, dal titolo Le Fiabe son Fantasia, realizzata in Giappone tra il 1987 e il 1988 e poi trasmessa in Italia su Canale 5 a partire dal 1989. La raccolta "Mille e una Fiaba", pur non comprendendo tutti i titoli dell'opera originale ( in parte censurati per il pubblico infantile italiano ), è tuttora oggetto di ricordi nostalgici e  tante piccole emozioni del tempo che fu.

clicca qui per vedere la sigla della raccolta De Agostini:
http://www.youtube.com/watch?v=oqPAXCV7Sdc

Alzi la mano chi le leggeva...
^__^

Questa fanfiction è ispirata all'episodio:
"La Principessa dalle Scarpette Rosse"

 

La Vendetta del Re dei Demoni

Ormai erano trascorsi circa tre anni, da che la principessa Geneviéve si era sposata con l'eroico e affascinante soldato che aveva salvato lei e le sue sorelle dalle mire malefiche di tre demoni mostruosi. Sfruttando la passione delle tre principesse per il ballo infatti, il Re dei Demoni e i suoi seguaci avevano soggiogato le fanciulle con un incantesimo che le spingeva irresistibilmente a recarsi ogni notte nel loro palazzo sotterraneo. Fortunatamente grazie all'aiuto del soldato, il cui nome era Bertrand, le principesse erano riuscite a svegliarsi dall'incantesimo e a sfuggire così alle grinfie di quegli esseri malvagi.
Poiché piacevolmente colpita dal coraggio e dal fascino del giovane Bertrand, Geneviéve accettò di buon grado di onorare la promessa fatta dal padre e di sposare così l'uomo a cui lei e le sue sorelle dovevano la vita. Anche Bertrand era felicissimo che Geneviéve ricambiasse i suoi sentimenti, non sopportando l'idea di legarla a sé senza che lei lo volesse, e la loro unione fu benedetta da un matrimonio tanto sfarzoso quanto lieto.
A un anno circa dalle nozze, Geneviéve diede alla luce una stupenda bambina di nome Séraphine. La piccola era bella come la madre, col volto angelico e paffuto contornato da morbidi capelli biondi, e aveva gli stessi occhi vispi di suo padre. Ambedue i genitori erano felicissimi, dedicandole mille premure e attenzioni, e la piccola veniva su raggiante e in salute.
A volte Geneviéve non riusciva quasi a staccarsi dalla figlia, nonostante gli impegni di corte e i ricevimenti, cosicché spesso erano le sue sorelle a doverla convincere. Bertrand si era dimostrato fin da subito, oltre che un marito devoto, anche un uomo molto buono e comprensivo: per nulla al mondo avrebbe rinunciato a godere della luce materna negli occhi della sua dolce Geneviéve, ogni volta che costei teneva in braccio la loro creatura; il regno e le ricchezze non erano niente, in confronto alla felicità della consorte e della figlia; e Bertrand, abituato com'era a una vita di doveri, prese molto sul serio i suoi obblighi nei confronti della famiglia.
Fortuna che, grazie alla solerzia delle due zie di Séraphine, di tanto in tanto Bertrand e Geneviéve potevano godere anche di qualche momento di intimità tutto per loro.

- Lo sai - esclamò Bertrand, abbracciando la moglie. - E' incredibile come ti si illumina lo sguardo, ogni volta che tieni la piccola in braccio!

Geneviéve arrossì.

- E' stupenda, non è vero?
- E' bella come te - sottolineò l'altro, cingendola per i fianchi e guardandola amorevolmente negli occhi.

La principessa sorrise, appoggiando la testa contro il petto del consorte, e assaporando il tepore delle sue braccia.
Bertrand era senza dubbio l'uomo che il suo cuore aspettava da sempre.
Non era il principe che sognava di incontrare da bambina, né appartenente a nobili origini, tuttavia era l'uomo che amava con tutta sé stessa. Bertrand era stato soldato, conducendo una vita assai avventurosa, ma mai aveva amato qualcuno così come sentiva di amare Geneviéve e sua figlia.
Insieme erano felici.
Avevano tutto ciò che si potesse desiderare.
Il loro amore era come un bellissimo sogno divenuto realtà...
Troppo bello forse, per poter durare!
Mentre i due sposi erano stretti l'uno all'altra, incuranti di ciò che stava accadendo, fuori del palazzo reale il cielo cominciò ad annuvolarsi fino a diventare color pece.
Tuoni e lampi squarciarono il silenzio, illuminando tutto con una luce sinistra.
Geneviéve guardò il marito con aria preoccupata, allorché Bertrand provò a tranquillizzarla.

- Non preoccuparti, amore mio - sussurrò. - E' solo un temporale!
- Sì ma così, all'improvviso... E' strano!
- Ah, non ci pensare - tagliò corto Bertrand. - Piuttosto, andiamo a vedere come sta Séraphine!

Bertrand non ebbe il tempo di dirlo che, proveniente dalla camera della figlia, una forte risata demoniaca riecheggiò orribilmente in tutto il palazzo. Subito lui e Geneviéve si affrettarono ma, pure riunendo le loro forze, la porta della stanza pareva bloccata magicamente dall'interno. Un urlo lancinante, seguito dalle grida concitate delle sorelle di Geneviéve, gettò la coppia nel panico.

- Mio Dio, Bertrand - gemette la principessa, picchiando e tempestando la porta di colpi con la forza della disperazione. - Séraphine... Séraphine è là dentro!
- Maledizione - ruggì l'altro menando una spallata, nel tentativo di sfondare l'uscio, ma inutilmente.

D'un tratto i rumori cessarono.
La porta si spalancò da sola, permettendo così a Geneviéve e Bertrand di entrare nella stanza, ma ormai era troppo tardi.
Le sorelle della principessa giacevano a terra svenute e, pure volgendo lo sguardo dappertutto, della piccola Séraphine non vi era traccia.
La camera era a soqquadro, quasi fosse stata devastata da un branco di animali feroci, e la culla rovesciata era vuota.
Séraphine era scomparsa.
Geneviéve sbarrò gli occhi incredula, a stento in grado di trattenere l'orrore per la scomparsa della figlia, ma anche Bertrand non riusciva a credere a ciò che stava vedendo.
Tre anni addietro, quella stanza nascondeva la porta di accesso al regno sotterraneo dei tre demoni malvagi: una botola magica che, spalancandosi sopra una ripida scalinata, permetteva di scendere e addentrarsi nelle viscere dell'ignoto; qui Bertrand dovette avventurarsi, per salvare Geneviéve e le sue sorelle dalle grinfie dei demoni, e da allora l'ingresso pareva essere stato sigillato per sempre...
Ora invece, per quanto assurdo ed inverosimile, la botola era riapparsa e l'ingresso al mondo dei demoni era di nuovo spalancato.

 

( continua col prossimo capitolo )

 

Angolo Autore:
Volendo anzitutto dedicare questa storia ad un simpaticissimo favolista, nonché mio carissimo amico, colgo l'occasione per salutare ulisse 999 e linkàre qui sotto la sua pagina-autore

http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=115577

Grazie Paolo, per tutte le belle storie e le emozioni che sai regalare ogni volta!
Con Affetto

DADO

   
 
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