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Autore: Cara_Sconosciuta    04/11/2007    1 recensioni
Ethan non è più immortale e, quindi, un giorno, sarà costretto a separarsi dalla sua Marnie. Come sarà quel giorno? post "Ritorno ad Halloweentown" Ethan x Marnie
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco una storia nuova su un film che quasi nessuno ha mai preso in considerazione, “Ritorno ad Halloweentown”, commissionatami dal mio fratellino

Ecco una storia nuova su un film che quasi nessuno ha mai preso in considerazione, “Ritorno ad Halloweentown”, commissionatami dal mio fratellino.

È un film per ragazzi, senza troppe pretese, ma a mio parere carino.

Per chi non avesse visto il film ma volesse comunque leggere la storia, ecco ciò che è importante sapere: Marnie Piper è l’ultima discendente di una prestigiosa famiglia di streghe della città di Halloweentown, le Cromwell. Ethan Dalloway, malvagio mago della stessa città, per difendere ciò che è giusto perde i poteri e l’immortalità riservata a maghi e streghe. Dylan è il fratello di Marnie. Ecco tutto.

Spero vi piaccia!!!

Vostra Temperance

 

Immortal…again, immortal… till death

 

“ In a world of doubt and fear

I wake at night to find you near

Lost in a dream you caught me as I fell

I want more than just a dream to tell”

 

É notte.

Tutto ciò che so è questo.

Non capisco dove sono, né come sia arrivato qui.

So solo che è notte.

Lo so perché ci sono le stelle.

 

Tu ami le stelle.

Per anni abbiamo passato tutte le sere a guardarle, a volte da una finestra, davanti ad un bel fuoco caldo, altre distesi in giardino come due bambini.

Ci siamo persino addormentati, così, stretti l’uno all’altra sull’erba umida, più comoda di qualunque letto. Il mattino dopo, tutti e due eravamo raffreddati da morire, ma che importanza aveva, dopo una notte magica come quella?

Magica come te.

Te lo ricordi?

Forse no, perché dovresti?

Tu sei ancora bella, giovane, viva e queste sono solo le memorie di un vecchio che ti ama toppo per dimenticarsi di te.

 

Beh, ma in fondo come potrei?

Ho vissuto una vita intera al tuo fianco, amandoti, adorandoti, a volte addirittura odiandoti… e una vita è tanto tempo, Marnie.

È tanto ma, allo stesso tempo, è anche troppo poco.

È strano, vero?

Lo so che non capisci.

D’altronde, come si può spiegare la durata della vita a chi non concepisce la morte, a chi può vivere cent’anni senza invecchiare di un giorno?

Per te il tempo è un concetto assolutamente relativo, ma non per tutti è così.

 

Se riuscissi a vederti, a scoprire dove sei, te lo ripeterei ancora una volta, ancora altre cento o mille, anche se so che sarebbe inutile.

Sarebbe solo un modo  come un altro per scambiare ancora due parole con te.

Ma qui è tutto buio e tutto ciò che vedo è il velluto nero della notte, tempestato qua e là di piccoli, preziosi diamanti che splendono in lontananza.

 

Selle, voi sapete dove sono?

Nessuna risposta.

Il che, dopotutto, è anche logico: chi ha mai sentito di una stella parlante?

Eh, vecchio mio, stai proprio perdendo colpi….

E dire che sono sempre stato io il razionale di famiglia.

 

Il tempo, però, passa e ottantasette anni sono una bella età…il corpo invecchia, la mente si impigrisce… è naturale.

Beh, ovviamente per te non lo è affatto.

Hai la mia stessa età ma il tuo viso è liscio, come se il fantasma della vecchiaia non avesse voluto scalfire tanta bellezza, i tuoi capelli sono ancora lunghi, morbidi e scuri come quando ti ho conosciuto al liceo e i tuoi occhi risplendono della fiera cocciutaggine delle donne Cromwell.

Nessuno, guardandoti, direbbe che tra meno di un mese diventerai bisnonna.

Persino io fatico a crederci, in effetti.

Io, invece, per colpa di un padre che aveva nel cuore solo il potere, il mio nuovo nipotino non lo conoscerò mai.

 

Non pensavo, però che morire fosse così.

Spero solo che questo buio non sia eterno, perché potrei impazzire.

Nessuno sa meglio di te quanto per me siano importanti la luce, i colori….la vita, insomma.

Credi che sia una punizione, questa? Una specie di legge del contrappasso?

Forse ho amato troppo queste cose e ora non potrò vederle mai più.

No, non può essere così.

Già è abbastanza atroce non poterti più stare accanto…

 

 

 

Ad un tratto, le stelle si spengono e le tenebre si diradano.

Sono su una nuvola, ora e guardo la Terra, sotto di me, come da un aeroplano o da una scopa magica.

Sono sopra a un cimitero… quello di Halloweentown, per essere precisi.

C’è un funerale in corso.

Il mio funerale, a quanto sembra.

 

Tu sei l, in piedi vicina alla lapide, avvolta nel tuo abito più bello, quello color ciclamino che hai indossato al ricevimento per il nostro matrimonio.

Vicino a te, i nostri figli con i loro figli e poi lei, Agata, la più bella delle nostre nipotine, che accarezza delicatamente la propria pancia, casa,or mai da più di otto mesi, del piccolo che sta per nascere.

So che porterà il mio nome e mi fa male il cuore a pensare che lui non avrà di me neppure il più piccolo ricordo.

 

Anche Dylan e la sua famiglia di mezzi-troll, tutti rigorosamente rosa, sono lì e nessuno dei prsenti indossa abiti neri.

Nessuno.

Proprio come ho sempre desiderato.

Sento un paio di lacrime scendermi giù lungo le guance, quando mi rendo conto che non potrò mai più trascorrere nemmeno un minuto con quelle persone meravigliose che hanno fatto della mia vita il più bello di tutti i sogni.

 

Ad un tratto, tutto intorno a me comincia ad oscurarsi di nuovo e sento una voce, lontana, ciamarmi.

 

Ethan?”

 

È la tua voce…

 

Ethan?”

 

Ora tutto è buio proprio come prima.

 

Ethan?”

 

No, qualcosa è cambiato… le stelle non ci sono più…

 

Ethan, vuoi svegliarti o no?!

Una mano mi afferra la spalla, scuotendomi con delicatezza e io apro gli occhi.

Apro gli occhi e, all’improvviso, ho di nuovo vent’anni e tu sei lì, sopra di me,che mi guardi, come se stessi assistendo a chissà quale spettacolo… e i tuoi capelli scuri che mi solleticano il viso sono troppo reali perché io possa classificarli come semplice miraggio.

 

“Sono vivo?” Chiedo, sentendomi un idiota.

“Certo che lo sei e, a quanto pare, lo sarai ancora per molto, molto tempo.”

Cosa….” Non capisco.

Com’è  che fino a due minuti fa veleggiavo su una nuvola e ora sono nel mio letto della Magica Università, con una Marnie più vispa che mai semisdraiata sopra e tutta l’aria di avere addosso solo un lenzuolo?

 

“Ha chiamato nonna Aggie poco fa: il Gran Consiglio ha deciso di restituirti i tuoi poteri e l’immortalità per il coraggio che hai dimostrato! Non è meraviglioso?”

“Meraviglioso…” Ripeto, immagazzinando ed elaborando i dati ricevuti.

Immortalità… ma allora il buio, le stelle, la nuvola… tutto un sogno!

Insieme a questa improvvisa illuminazione, mi tornano alla mente anche tutti i ricordi della notte da poco trascorsa… ricordi decisamente più piacevoli della visione in diretta del mio funerale!

Eppure sembrava così reale…

 

Ethan, stai bene?”

Marnie..io non sono morto!” Esclamo.

Beh, che volete farci? Ho appena assistito al mio funerale, non posso essere tanto lucido!

“Hai la febbre?” Indaga, preoccupata.

“No, Marnie, sto bene! È che fino ad un attimo fa ero morto… stavo su una nuvola e tu eri al mio funerale… con un abito viola e c’erano i nostri figli e nostra nipote era incinta e…” Mi blocco, rendendomi conto delle assurdità che sto dicendo. “Mi ridanno i poteri,hai detto?”

“Sì.”

E l’immortalità?”

“Già.”

E tutto quello che ho visto era solo un sogno… voglio dire, non ho ottantasette anni, giusto?”

È strano… ricordo perfettamente che cosa è successo stanotte e so benissimo di non essere morto… ma non riesco a convincermi di essermi inventato tutto di sana pianta.

 

Devo sembrare un vero e proprio pazzo e, se fossi stato in Marnie, probabilmente sarei già scappato.

Lei, invece, ride.

“No, Ethan, sei vivissimo, hai vent’anni e noi non abbiamo né figli né, tanto meno, nipoti.

Lasciando andare un sospiro di sollievo, mi metto a sedere sul letto, mentre Marnie si sistema con il capo sulla mia spalla.

 

Quindi non morirò…”

“Quel sogno ti ha proprio impressionato, eh? No, non morirai… dovrai sopportarmi per un’eternità intera.

“Beh, meno male! Sono stato morto per cinque minuti e già mi mancavi!”

“Sul serio?” Chiede lei, stupita.

“Mai stato più serio.” Rispondo, posandomi la mano destra sul petto all’altezza del cuore, come per giurare. “E ora mi spieghi che ci fai tu in camera mia con addosso la mia camicia preferita, mentre il mio unico indumento, se indumento può essere definito, è questo lenzuolo?”

“Come, non ti ricordi?” Chiede lei… sembra delusa..

Certo, che mi ricordo… non è una cosa che si dimentica tanto facilmente…

“No.. ti dispiacerebbe rinfrescarmi un po’ la memoria?” Propongo e, mentre cominciamo a baciarci, ringrazio quella buona stella che mi ha mandato il sogno fatto stanotte.

 

Sì, perché l’idea di passare tutta l’eternità con te, piccola Marnie, mai mi sarebbe parsa così luminosa ed allettante, se non avessi visto quanto buio sarebbe un mondo dove tu non fossi altro che un magico ricordo.

 

“If you miss, me I’ll be there

To brush the sunlight from your hair

I’ll be there to guide you when trouble walk beside you

If you need me, I’ll be there”

 

fine

   
 
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