Chatter in cell

Ecco.

Ora poteva ufficialmente dire che nel villaggio erano arrivai alla frutta.

Una ragazzina di circa dodici anni essa a fare la guardia ad un pericoloso mukenin.

Osservò attentamente l’uomo da sopra il libro che stava leggendo attentamente.

In realtà, sotto ai “110 principi ninja” si trovava il decisamente meno serio volumetto di “come disegnare manga yaoi”.

Una semplice raccolta di 124 volumetti, comodamente TASCABILI!

Erano grandi 15X15 e si dilazionavano le 1400 pagine dell’opera.

Ora ci chiediamo, com’è possibile fare dei volumetti da 11,3 pagine?

Mha, c’è chi dice che a Konoha 24,8 persone su 30 hanno avuto istinti omicidi verso la famiglia, quindi…

Ah, no, la maestra dell’accademia diceva che erano “pulsioni” non “istinti”.

Quindi, riformulando, 2,8 persone su 30 hanno avuto pulsioni omicide verso i familiari.

Suonava molto più erudito.

-pasto per il detenuto!-

esclamò una corpulenta donna, sbattendo poco elegantemente la mano grassa sulla porta in legno pesante.

-ah, grazie. –

disse la ragazza, alzandosi dalla propria sedia comodamente incrinata, poggiando il libro in modo che si vedesse solo la parte che trapelava il suo impegno e la sua edizione.

- ah, signorina Yuri, voi studiate proprio sempre eh?!-

- ehh.. sai com’è, è la maledizione dei geni..-

- non era dei belli?-

- anche. -

la ragazza chiuse la porta praticamente in faccia alla donna.

Era arrivata al punto saliente del libro.

Quello i cui t’insegnano a disegnare gli UKE PUCCHOSI!

Come si può distrarre una donna in questa parte così importante della sua vita, dove impara a disegnare occhini grandi quando il 70% della faccia, boccuccie di rose e fanciullini minuti e adorabili?

È un CRIMINE!

- ecco la tua cena amico. -

disse, avvicinando il vassoio all’uomo.

- fossi in te, spererei in una morte particolarmente vicina. Questa roba puzza di DDT. -

l’uomo alzò un po’ lo sguardo, osservando la ragazza.

Un ombra di barba era andata a crescere sul volto, e le rughe si erano ispessite.

La ragazza osservò le occhiaie da tossicodipendente che l’uomo aveva sul volto, e ridacchiò pensando a Itachi che sputava bile dalla rabbia.

Lui a riordinar scartoffie, e li a fare la balia al detenuto.

Cioè, a non fare nulla.

-oh, mi appello alla clemenza della corte!-

esclamò il poveretto, osservando l’insalata che navigava in una cosa della quale non ci è dato sapere la composizione.

Yuri staccò le manette che tenevano l’uomo attaccato al muro, di modo che potesse mangiare da solo.

- ehy, che fai, mi liberi?-

- che c’è vuoi che t’imbocchi? Che hai, due anni?-

- u, come siamo acidi. -

- sono qui ad ammuffire da due giorni. Mi annoio. -

- oh, come ti capisco. Stò qui, appeso ad un muro, ad aspettare che decidano in quale modo orribile giustiziarmi… -

- ehy, vuoi farti commiserare?-

- un po’. -

- hai sbagliato persona. Mi si è ammuffito anche il cuore. -

- oh, che tristezza. -

l’uomo affondò il cucchiaio nella minestra.

Assaggiò circospetto.

- bleah. -

- ho mai detto che fosse commestibile?-

- oibò, stanno cercando di avvelenarmi…-

l’uomo nascose finte lacrime.

- embè? È la morte migliore che ti puoi aspettare. -

- oh, ora sì che sono sollevato, grazie mille!-

- prego diecimila. -

- sei fredda. -

- no, sento anche troppo caldo. È una mia impressione o si muore qui?-

- si muore. -

il rumore del cucchiaio, dei gridolini di dolore, dei conati di vomito repressi e dello sfogliare di pagine, riempì il silenzio della mezz’ora successiva.

- senti, tu..-

- Hoshi. -

- ecco, Hoshi, sai giocare a carte?-

- sono sfigato. -

- bha. -

- bha?-

- la sfiga e la fortuna fanno parte del bagaglio del destino. Il destino si può cambiare. Io non credo nella fortuna&sfortuna. -

- non ho ben capito. -

- sai giocare a poker?-

- si. -

- mischia le carte, intanto che riporto il piatto. -

**

- credi nell’amicizia, Hoshi?-

-abbastanza. -

- nell’amore? -

- un po’. -

- nella famiglia?-

- neanche un po’. -

- credo che andremo d’accordo, io e te. -

- concordo. -

**

- dimmi Hoshi.. -

- u?-

- hai paura della morte? -

- no. -

- perché?-

- perché dopo sarò eterno. -

- non capisco. -

- non ti ho chiesto di capire. -

**

- dimmi Yuri…-

- spara. -

- hai degli amici?-

- un po’. -

- ti fidi di loro?-

- sì. -

- bene. -

- cosa?-

- spero che tu non ci rimanga troppo male, quando ti tradiranno .-

**

- credo che il cibo della cella sia indigesto. -

- perché Hoshi?-

- da quando mi hanno detto che domani andrò all’altro mondo, ho le viscere contratte. -

- è la paura, Hoshi. Nient’altro che la paura. -

**

Hoshi uscì dalla stanza a capo eretto, freddo.

Cercando di non dare troppo peso al fatto che stava andando dritto in faccia alla morte.

Mosse il capo verso la ragazzina, che, vestita di bianco come suo solito, stava in piedi al suo fianco.

-l’essere umano non è portato a perdonare col sorriso sulle labbra. –

- se ti colpiscono ad una guancia, tu strappagli l’altra. -

- fai agli altri ciò che vorresti venga fatto a te. -

- e si orgogliosa di sembrare la progenie di Lucifero . -

- o la promoter delle pene dell’inferno. -

- ci vediamo Yuri. -

- a presto Hoshi. -

Yuri rimase con un sorriso sulle labbra, salutando con la mano bianca l’uomo che prima faceva fuori i ninja della scorta, e poi se la dava a gambe.

Comunque, sapeva che non sarebbe durato un granché.

Dov’era rimasta?

Ah sì, capitolo 74, “come disegnare e caratterizzare i seme sadici”.

O, finalmente un capitolo interessante.

Angolino Autrice (ufficialmente andata)____

Della serie, come mi diverto a scrivere cose simili *_*

Non ho ben capito cosa sia, ho segnalato il comico/introspettivo ò.o

Grandi perle di suggeva ivi presenti XD

Scritta tra un giorno e l’altro in un ritaglio di tempo *_*

Hoshi l’o inventato XD

Me o immagino come un tipo grande e grosso, con qualche cicatrice scenica sulla faccia XD

Yuri…

È sempre lei ùWù

La parentesi perenne delle mie fic XD forse u po’ più bastardetta del solito **

Ma vabbè XD