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Autore: Beatit    17/04/2013    0 recensioni
Nel mondo, nasciamo soli e soli ce ne andiamo, possiamo solo cercare in questa vita di non lasciarci scappare le persone che ci amano e che amiamo, e nel frattempo mi prenderò cura io di voi. Xoxo GossipGirl.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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L’ascensore del nuovo appartamento si aprì, quello che vide furono scatoloni e un paio di mobili, un senso di nausea lo investì: quella, di certo, non poteva essere chiamata casa.
La tristezza che iniziava ad attanagliarlo fu spezzata, perché ancora fermo in quell’ammasso di ferro, si sentì prendere la mano, alzò lo sguardo e vide Margot, bellissima, ma assolutamente insignificante.
Liberandosi dalla stretta, uscì dall’ascensore non curante del suo sguardo percettibilmente preoccupato.
-          Ti va di parlare di quello che è successo? – disse timidamente lei.
La guardò intensamente e le sorrise, quel sorriso che aveva imparato a fare da mesi ormai, quel sorriso che diceva “tranquilli, va tutto bene”.
-          Vai a letto, ti raggiungo tra un po’.
La seguì con lo sguardo, poi quando fu sicuro di esser solo, il mix di delusione e tristezza precedente, ritornò.
Si fece strada tra gli scatoloni e arrivò di fronte all’immenso muro di vetro che li permetteva di vedere tutto e tutti, guardò intensamente il vuoto sottostante e pensò al suo vuoto interiore.
Il papillon era stretto, troppo forse, decise di slegarlo, poi con movimenti lenti e disinteressati si aprì i primi bottoni della camicia D&G, prese un bicchiere di scotch e lo sorseggiò, godendosi ogni piccola goccia di quel liquido caldo e bruciante, che lo faceva sentire ancora vivo.  
Stanco di quel malumore, si diresse in camera, aprì la porta e capì che lo stava aspettando.
Lasciò cadere il papillon a terra e iniziò a sbottonarsi definitivamente la camicia, il corpo muscoloso e abbronzato fece illuminare di desiderio gli occhi russi.
-          Hai tardato ad … - tentò di dire la ragazza, ma non fece in tempo a finire che lo scrittore era già su di lei, intento a baciarla.
-          Shhhh ... ora sono qua! – disse premendogli l’indice sulla sua perfetta e sinuosa bocca.
Margot, non volendo metterlo di cattivo umore, con altre domande, lo lasciò fare.
Il sapore dello scotch invase anche lei, provocando un bacio lento e invasivo, ancora con indosso la camicia, gliela sfilò lentamente, assaporando con le mani ogni suo muscolo contratto, poi i corpi assetati l’uno dell’altro cercatisi per tutta la serata, si trovarono, lasciandosi trasportare nel piacere più assoluto.
 
La testa abbandonata sul letto, lo sguardo che fissava il soffitto e il pensiero da tutt’altra parte, di nuovo quella sensazione di incompletezza. Nonostante la stanchezza, non riusciva ancora a prendere sonno.
Puntò lo sguardo sul viso di Margot, appoggiato sul suo petto, accarezzandole la spalla nuda.
-          Sento il tuo dolore e parte proprio da qui. – La ragazza si mise sui gomiti e appoggiò il dito in direzione del suo cuore, capì che non avrebbe risposto e continuò:
-          Ti chiamo “poeta maledetto”. Vorrei dire il “mio” poeta maledetto, ma ho paura di sbagliarmi su questo.
La strinse forte a sé e la baciò delicatamente.
-          Dormi, è stata una giornata lunga! – chiuse gli occhi per incoraggiarla a seguirlo, anche se a malincuore decise: domani le parlerò.
 
 
Delusa e sconfitta ancora una volta, si fece aiutare da Dorota.
La cameriere la portò in camera e l’iuto ad uscire da quel Valentino infernale, poi si abbandonò a letto.
Non riusciva a parlare, forse perché tutte le parole di questo mondo non sarebbero riuscite a risolvere niente.
Abbracciò il suo cuscino e iniziò a piangere. Era sola, completamente sola e sentendola come una verità, le lacrime aumentarono.
Sentì la porta aprirsi e non volendo farsi vedere così da Dorota, immerse il viso nel cuscino.
Ma non era Dorota, perché sentiva l’odore caldo e accogliente dell’unica persona che voleva veramente avere al suo fianco.
Si voltò e lo vide sul letto, seduto, togliersi le scarpe.
-          Che fai? – disse sconvolta e frastornata.
Quegli occhi castani sorrisero fissandola, e la regina dell’Upper East Side capì che era ritornato il suo re.
-          Ti restituisco il favore.  – si mise affianco a lei e l’abbracciò, non parlarono, nessuna parola serviva più, erano di nuovo insieme.
 
 
Si guardò allo specchio, era veramente cambiata? O era solo una maschera che si ostinava a voler vedere?
Sarebbe riuscita a farsi perdonare da Blair?
Si sedette sul letto e si scoprì a guardare la foto del comodino; lei e Dan al ballo delle debuttanti.
Dov’ era quel ragazzo, adesso?
La prese in mano, la fissò e a malincuore la nascose nel cassetto.
 
 
Nel mondo, nasciamo soli e soli ce ne andiamo, possiamo solo cercare in questa vita di non lasciarci scappare le persone che ci amano e che amiamo, e nel frattempo mi prenderò cura io di voi.
                                                                                                                   
                                                                                                                                                        XoXo GossipGirl
 
  
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