Superbook  ( Anime Oyako Gekijō, アニメ 親子劇場 パソコントラベル探偵団 ) è un anime giapponese per bambini, creato nel 1981 dalla Tatsunoko in collaborazione con la rete americana CBN ( Christian Broadcasting Network ), ed è stato trasmesso in Italia a partire dal 1983.
I protagonisti della storia sono due ragazzini, Christopher ( detto Chris ) e la sua amichetta Joy, che entrano in possesso di una magica Bibbia parlante. Grazie al potere di questo libro, Chris e Joy assieme al robottino-giocattolo Gizmo possono accedere alle storie più significative della Genesi e dell'Antico Testamento, vivendone le avventure in prima persona e apprendendone dunque il significato in base ad esperienze di grande impatto emotivo.
La serie originale di "Superbook" si è rivelata un mezzo utilissimo per la diffusione dei contenuti e dei messaggi canonico-spirituali legati alla Bibbia, introducendone intere generazioni alla lettura. Ne è un esempio famoso la messa in onda sulle televisioni dell'Unione Sovietica nel 1989 ( cioé in piena crisi economica e politica ), con indici di ascolto fortissimi, in seguito alla quale la CBN ricevette con grande orgoglio e soddisfazione le lettere di oltre sei milioni di bambini.
Trasmesso in più di 106 paesi, tradotto in 43 lingue e apprezzato da più di mezzo miliardo di persone, "Superbook" gode ancora oggi di un discreto successo, nonostante il decadimento dovuto alle esigenze del pubblico sulla nuova tecnologia di animazione. Per questo motivo, la CBN ha inteso riproporre il progetto originale con una nuova versione animata 3D. John J. Schafer ha scritto: "il nostro obiettivo è quello di produrre una nuova serie che onori l'eredità dell'originale, re-introducendo dunque le nuove generazioni verso quelle radici che caratterizzano la storia del mondo"...

clicca qui per vedere la sigla della serie:
http://www.youtube.com/watch?v=6USc_gofYxI

L'importanza della sincerità

- Sei un bugiardo, Chris!

Joy strinse i pugni furibonda, facendo sobbalzare il ragazzo per lo spavento di quell'urlo improvviso.
Da un po' di tempo a questa parte, Chris aveva preso la brutta abitudine di raccontare un mucchio di balle, per scansare la fatica e gli impegni fastidiosi. Quel pomeriggio per esempio, avendo promesso all'amica di accompagnarla a vedere lo spettacolo dei burattini nel parco, si era invece inventato un "inesistente" mal di testa per poter starsene a casa tranquillo e leggere i suoi fumetti in santa pace.
Ovviamente Joy non era così ingenua e, volendo infatti verificare di persona, vide che i suoi sospetti erano fondati.
Colto in flagrante, Chris provò ovviamente a nascondere il corpo del reato dietro la schiena e a balbettare qualche assurdo quanto inutile tentativo di giustificarsi. Logicamente Joy non intendeva neppure ascoltare ragioni, dal momento che le pile di fumetti appena buttati sulla scrivania parlavano chiaro, e a stento riusciva a trattenersi dal dirgli in faccia quello che pensava di lui.

- Vedo che il mal di testa t'è passato in fretta - mormorò con voce gelida.
- Joy, io... Ti posso spiegare, davvero, non è come pensi...
- Lascia stare - rispose lei socchiudendo gli occhi. - Anzi, non ti azzardare più a chiedermi aiuto con i compiti, perché non ti aiuterò!
- Ma no, dai, aspetta...
- Tsk!

Sbuffando stizzita, la bionda ragazzina uscì dunque dalla stanza dell'altro, chiudendosi rabbiosamente la porta dietro le spalle. Subito Chris le corse dietro, cercando di convincerla a perdonarlo, ma sapeva bene che sarebbe stata dura.

- Andiamo, Joy - gemette. - Non vorrai mica farne un dramma, solo perché ero stanco?
- Avevi promesso di accompagnarmi - sottolineò lei categorica.
- Ma dai, perdonami...
- No, sono arrabbiata!
- Ti prego...
- Ho detto di no!

Quando Joy si impuntava, non c'era verso di farle cambiare idea.
Certo che Chris aveva le sue colpe, cercando di nascondersi sempre dietro le bugie, e stavolta si trattava della classica goccia da far traboccare il vaso. In realtà Joy, conoscendo perfettamente l'animo dell'amico, voleva solo dargli un valido motivo per riflettere sul suo errore.
Sarebbe stato troppo facile perdonarlo subito e, non essendo né la prima né l'ultima volta, non avrebbe certo smesso di raccontare bugie in continuazione. Dal momento però che neppure lei era capace di tenergli il broncio a lungo, decise di impartirgli la lezione in un altro modo.

- E sia - esclamò alla fine, non appena Chris si buttò a terra in ginocchio per chiederle scusa. - Per questa volta, ti perdono!
- Oh, grazie Joy - sospirò il ragazzo, illuminandosi in volto. - L'ho sempre detto che...
- A condizione però - proseguì lei, sollevando l'indice con una smorfia. - Che oggi pomeriggio tu ti metta a studiare con me il programma di tutta la settimana!

Il sorriso di Chris si spense immediatamente.

- Accidenti - imprecò sottovoce. - Tutto sommato, mi conveniva accompagnarla a vedere i burattini senza farla tanto lunga!

E da quel giorno Chris, onde evitare altre spiacevoli conseguenze, ci avrebbe pensato due o tre volte prima di voler fare il furbo. Raccontare bugie, a volte, può anche essere necessario... ma non bisogna abusarne.

FINE