La vera natura.
 
                                                                                                                                      We must be killers  -Mikky Ekko
 
 
Melissa giaceva nel suo sangue, gli occhi spalancati su quella che era stata l'ultima cosa che aveva potuto vedere: suo figlio. Scott aveva usato solo tre artigli per strappare la carotide alla madre e il sangue era schizzato ovunque, anche sulle sue labbra, così l'aveva assaggiato, era dolce. Non aveva ancora ultimato il suo compito, tutti lo avevano fatto, bisognava liberarsi dei pesi morti, dei legami con la perduta umanità e uccidere, uccidere genitori, amici, amori e amanti per essere forti, per permettere alla vera natura di prendere il sopravvento.
- Siamo lupi sopra ogni altra cosa, predatori e dobbiamo esserlo, chiunque si opponesse sarà nostro nemico e nostra preda, ci ciberemo dei loro cuori e sul sangue ricostruiremo la nostra supremazia. Noi siamo all'apice della catena alimentare, noi siamo selvaggi e killers.
L'alpha aveva parlato, le zanne sporche del sangue di Boyd che si era opposto a quegli ordini e aveva seguito nella sorte la sua amata Erika. Le cose erano cambiate, tanta morte e terrore avevano distrutto tutto portandosi via amicizie e amori. Beacon Hills era piombata nel terrore, un terrore cieco e sconosciuto verso un nemico subdolo e misterioso che sbranava e smembrava per il solo gusto di farlo.
- La vera natura di un mostro è essere un mostro.
Quando Lui  diceva queste facezie sorrideva sempre e i suoi occhi brillavano rossi più che mai.
Scott arrivò alla tana, il rifugio segreto del branco, aprì la porta e il tanfo del sangue rappreso di Melissa sui suoi artigli diede la risposta che voleva all'alpha.
- Bene, adesso ne mancano solo due,
Isaac sollevò il trofeo della sua missione: la testa dello sceriffo.
Un sibilo, il vetro della porta si infranse, un dardo si conficcò nel divano accanto a Peter,
- Testa di cazzo te li sei portati dietro!
Un altro dardo, questo si piazzò al centro della stanza scoppiando e liberando una nebbioli na viola,
- Strozzalupo!
Urlò Peter correndo alla porta sul retro, senza pensare con gli occhi e i polmoni in fiamme si scaraventò fuori beccandosi un proiettile in faccia.
- Forza al piano di sopra!
I tre licantropi rimasti si precipitarono dove l'aria era più respirabile.
- Dobbiamo fuggire, non voglio morire! Isaac era nel panico, aprì la finestra e crepò sul tetto trafitto al collo.
Silenzio, solo lo scricchiolio sinistro delle scale; qualcuno stava salendo, li stava raggiungendo. Sulla soglia apparvero Allison e Stiles che brandiva la spada di Gerard.
- Allison, amore ti prego, ricorda quanto siamo stati bene insieme! Eravamo solo noi, io e te niente ha più importanza.Scott cercava di far presa tra i ricordi della ragazza, una breccia nel suo cuore, un punto debole. Allison si avvicinò al beta
- Nous chassons ceux qui nous chassent, Scott mostrò le zanne, la cacciatrice gli piazzò un pugnale in piena fronte.
- Per te papà .
Derek si stagliava maestoso davanti la finestra, alzò gli occhi al soffitto e rise; quella risata agghiacciante fece tremare i polsi al novello cacciatore.
- Alla fine è toccato a te, cappuccetto, vedertela con il lupo più grosso!
Al centro della stanza Stiles impugnava la spada, le gambe divaricate e solide, lo sguardo fisso e torvo.
- Ci vuole tanta forza! Vediamo che sai fare.L'alpha sguainò zanne e artigli, si mosse verso il ragazzo, i suoi occhi rossi e terribili si riflettevano sulla lama, un solo gesto deciso, forte e preciso e la testa di Derek rotolò sul pavimento.
Allison prese la mano di Stiles, il ragazzo guardò le dita sottili di lei e se le portò alla bocca baciandole.
- Andiamo a casa Stiles.
La squadra dei pulitori mise tutto in ordine, del branco di Beacon Hills non rimase che cenere.
 
 
Completamente diversa dalla storia precedente ma le storie vengono a trovarmi e io le scrivo così come sono, io rispetto sempre la vera natura delle cose!<3 recensite please!!!