Di trecce e ciocche ribelli.

Kili aveva sempre odiato le trecce.

L’unico oggetto che adornava i suoi capelli era sempre stato il suo splendido fermaglio d’argento con inciso il suo nome in rune, a differenza di suo fratello, Fili, che fin da bambino teneva i capelli ordinati e ornati da piccole treccine composte.

Quella mattina, Thorin, Re Sotto la Montagna, lo aveva invitato assieme a suo fratello a partecipare ad un importante riunione raccomandandosi di presentarsi in tempo, puliti, lavati e pettinati.

Ecco appunto, pettinati.

La bella chioma scura di Kili sembrava non volersi sistemare, proprio quella mattina per Durin!

<< Vuoi una mano fratellino? >> Gli aveva chiesto Fili con una punta di divertimento nella voce, sentendolo imprecare mentre cercava di abbassare e tenere in ordine le ciocche ribelli. Gli si avvicinò e gli prese il pettine dalle mani, sentendolo sbuffare rumorosamente. << Dai lascia, ci penso io. >>

In un attimo districò i pochi nodi che aveva trovato, rendendo i capelli del fratello lisci e morbidi. Per un attimo sembrò essere andato tutti liscio come l’olio, almeno fin quando una stupida ciocca decise di andarsene per conto suo.

L’immagine riflessa nel grande specchio mostrava un non poco imbronciato Kili e un non poco divertito Fili, che se la rideva da matti.

<< Vuoi smetterla di ridere? Fa qualcosa piuttosto, dato che sei tanto bravo! >> Lo rimproverò, dandogli un leggero pugno su una spalla.

<< Va bene, va bene. Non agitarti. Posso fare a modo mio? >>

<< Quello che vuoi ma sbrigati: se arriviamo in ritardo lo zio ci ucciderà! >>

Col via libera che Kili gli aveva dato, Fili prese ad intrecciare quella ciocca, creando così ordine tra i suoi capelli. Guardando meglio la sua immagine però, si accorse che una sola treccia, da un solo lato, stonava col bel viso del fratello, così prese ad intrecciarne un’altra dall’altra parte del capo. Anche questa volta però, il volto del minore non era ben incorniciato da quell’acconciatura. Fili intrecciò ed intrecciò i suoi capelli finché Kili non lo pregò di smettere.

Quando finalmente cessò quell’interminabile tortura, il moro si guardò allo specchio e per poco non ci rimase secco: non vi era più un capello libero. Sembrava una foresta di trecce.

Con sguardo truce si voltò verso il fratello che si grattò il capo. << Non ti piace? >>

<< Vorrai scherzare?! Guarda come mi hai ridotto i capelli!! >>

<< Ma stai benissimo. >> Ribadì lui ridendo. Dovette scattare per evitarsi una cuscinata in pieno viso. << Fermo! Che stai facendo? Dopo tutto il lavoro che ho fatto! >>

Kili si sciolse una ad una tutte le trecce fattegli dal fratello. Quello fu l’errore più grande. Adesso i suoi capelli erano, non solo ribelli, ma anche ondulati.

*

La riunione era appena iniziata quando finalmente Thorin vide la porta aprirsi. Si stupì – e non poco – quando vide entrare soltanto il maggiore dei suoi nipoti.

<< Dove diavolo è Kili? Mi ero raccomandato sulla puntualità se non sbaglio! >>

<< Mi dispiace zio, ma credo che la riunione si dovrà svolgere senza di lui. Sai, ha riscontrato un piccolo problema. >>

Per fortuna Thorin non seppe mai di che tipo di problema si trattò. Per fortuna. Né Fili né Kili – ma soprattutto Kili – avrebbero mai voluto che venisse a conoscenza del perché quest’ultimo non si presentò. In fondo, certe cose è meglio non saperle, e il fatto che Kili si fosse rinchiuso in camera sua e stesse litigando con i suoi capelli fino ad arrivare alla decisione di bagnarli per farli tornare lisci – ottenendo come risultato che una volta asciutti diventarono elettrici – era una di quelle.

La punizione per essere mancato però, non l’avrebbe scampata.

-Angolino autrice-

Okkay, non sono una cima nelle cose comiche, ma spero che almeno vi abbia fatto sorridere.
Fili, poverino, voleva solo aiutare suo fratello e invece ha fatto un disastro (anche se sono sicura che si sia divertito u.u). Meglio che Thorin non sappia nulla.
Povero Kili ç__________ç
Baci LilyOok_ :3