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Autore: xsimplebuteffective    26/04/2013    4 recensioni
-Chi fatto male alla mia ragazza?- dice guardandosi in giro.
Il DJ ha tolto anche la musica.
Minchia, qui finisce male, me lo sento.
-Sono stata io, che vuoi? Picchiare me?- dico sicura.
In realtà sto già scegliendo la bara.
Azzurra con il cielo, mh.
-Anche se fosse?- dice avvicinandosi a me.
Oh, cazzo cazzo.
-Io sono per la non violenza.- dico balbettando.
-Ma se hai appena tirato un pugno alla mia fidanzata.- dice lui a pochi passi da me.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se ve lo state chiedendo, questo non è l'ultimo capitolo.
Vi spiego sotto! c:



57. Abitudini e uccelli.

Sono arrivata da qualche ora e mi sento distrutta, sotto tutti i punti di vista.
E come se tutti i Mc Donald’s della zona chiudessero.
Mi suiciderei, sul serio.
Il mio cane mi guarda compassionevole, capendo il mio stato d’animo.
-Culo, che minchia guardi?-dico avvicinandomi.
Mi guarda con gli occhi a palla che si ritrova e inclina la testa.
-Vuoi conoscere Zayno?-gli chiedo sorridente.
Emette un suono strano e poi mi morde la mano.
-Ma vaffanculo, cane isterico.-
Smetto di fare un discorso con il cane, dato che non è una cosa normale.
Se per questo non è nemmeno normale chiamare un cane Culo.
Forse non sono io normale e basta.
Lo coccolo un po’ e poi mi viene un’idea spettacolare.
Che c’è di meglio se non un pomeriggio al Mc Donald’s con tuo cugino?
Afferro l’iphone e chiamo alla voce ‘Mio Cugino SuperSexy’.
Se ve lo state chiedendo, sì: si è salvato lui stesso così.
E vogliamo parlare della foto truzza che mi appare ogni volta che mi chiama?
Questi sono traumi.
Ora capisco perché a diciassette anni mi ritrovo così.
-Pronto?-risponde una voce affannata.
Non dirmi che è quello che penso io.
Non è possibile.
Qualcuno mi spieghi perché chiamo nei momenti sbagliati.
-Cugy, sono io. Dove sei?-azzardo a chiedere.
Adesso se le inventerà di tutti i tipi.
Mi aspetto anche una scusa del tipo:  ‘sto cavalcando un toro’.
L’ultima è stata: ‘mi sto mettendo in contatto con Michael Jackson, ci vediamo dopo’.
-Io? Dove sono?-chiede a se stesso.
Se non lo sa lui..
-Sì, dove sei?-chiedo ridacchiando.
-Sono al parco, Cate.-dice sicuro.
Mh, facciamo finta di credergli.
Tralasciando che l’ultima volta è venuto al parco con me solo per vedere le ragazze in leggins correre.
-Capito, come mai questa voce affannata?-chiedo in stile Sherlock Holmes.
‘Sto correndo la maratona’.
‘Sto salvando un piccione’.
‘Rincorro un rinoceronte’.
‘Uh, un unicorno!’
-Sto correndo, no?-dice ovvio.
Certo, che può fare una persona normale al parco?
-Certo, corri.-lo prendo in giro.
-Tutto apposto?-mi chiede.
-Apposto un cazzo, ti passo a prendere al parco e andiamo al Mc Donald’s.-dico alzandomi dal letto e prendendo le chiavi della macchinetta.
-No!-urla.
Salto in aria e respiro velocemente.
-Che è successo?-
Prima di urlare in questa maniera, deve pensare a me e ai miei possibili attacchi di cuore.
-Niente. Dico no, c’è vento e non vorrei che tu prenda l’influenza. Ci vediamo fra mezz’ora al solito Mc Donald’s, ok?-
Ovviamente lui sta correndo.
Al parco.
Da solo come un cane.
Ovviamente ci credo.
-Ci sono trentacinque fottutissimi gradi!-lo contraddico.
-Tu fidati, qui c’è vento.-
Minchia, se lo dice lui.
-Se non arrivi entro mezz’ora di taglio il pisello e puoi dire addio alla tizia che ti stai scopando.-dico mettendomi le scarpe.
-Ma io sono al parco!-insiste.
Pesa davvero che io sia così stupida?
Ho finalmente capito di non essere l’unica ad inventare scuse poco credibili.
-Quindi te la stai scopando nel parco?-mi viene il dubbio.
-Ma che cazz?! No, io sto correndo.-
-Sì e io sono Megan Fox.-
-Ciao Megan, a dopo.-
Ho appena capito che non sono solo io ad avere problemi mentali in famiglia.
Solo una domanda: perché proprio a me?
**
Mio cugino arriva con due vassoi strapieni di cose da mangiare.
-Adesso capisco perché sei mio cugino.-dico afferrando uno dei due vassoi.
Inizio a mangiare fissando ogni sua mossa.
-Quindi, perché mi hai interrotto mentre stavo sc.. correndo. Sì, perché stavo correndo al parco.-dice più a sé stesso.
-Ti ho interrotto perché mi sento un uccello senza il nido.-dico tirando fuori il mio panino preferito.
Mi sento come un cane che ha perso la pallina.
Come una lumaca senza la casetta.
Come una tartaruga sena il guscio.
Come il Mc Donald’s senza me.
Questa era pesante.
Senza di me il Mc Donald’s fallirebbe.
Mille volte grazie a colui che ha inventato queste porcherie.
-Dici che dovrei creare un nido al mio uccello?-chiede toccandosi il mento e rivolgendomi un’occhiata.
Sputo la coca-cola che stavo bevendo e scoppio a ridere.
-Fai sul serio?-
-Perché no, sarebbe una cosa carina. Anche lui ha il diritto di sentirsi a casa.-riflette.
Questo ragazzo ha seri problemi mentali.
Nemmeno uno psicologo potrebbe aiutarlo.
-Stiamo parlando della stessa cosa?-chiedo ricomponendomi.
-Io sto parlando del mio uccello e tu?-dice tranquillamente.
Sputo nuovamente la coca-cola che sto bevendo e un ragazzo che passa mi guarda male.
-Che minchia guardi, non vedi che mio cugino vuole fare un nido al suo uccello?-gli dico.
Quest’ultimo sbarra gli occhi e corre dentro mentre mio cugino fa spallucce.
-Mi chiedo perché.- chiedo rassegnata.
Qualcosa durante il parto di mio cugino è andata male, sicuramente.
-Perché cosa?-
-Perché ho un cugino che vuole fare un nido al suo uccello!-
-Ma se me l’hai detto tu!-
O Gesù, fai un miracolo e fa cadere il suo amichetto.
Potrebbe non definirsi un miracolo, ma tu fallo lo stesso.
Mi sbatto una mano in fronte e continuo a mangiare.
-Parlando di cose serie, ti mancano?-mi chiede guardandomi negli occhi.
La cosa che ho sempre apprezzato di mio cugino è il fatto che mi ha sempre capito.
-Mi mancano come manca il formaggio in un toast.-sbuffo.
-Spiegati meglio.-dice aprendo il suo secondo panino.
-Quando vivi con delle persone 24 ore su 24, è difficile separarti. In questo momento ci sarebbe stato Niall con due Mc Chicken ad ingozzarsi, Zayn accanto a me per vedere la sua fidanzata mangiare in stile porco, Liam con il suo sano bicchiere medio di the e Harry e Louis che fanno la gara a chi mangia più gelati.-
-Se vuoi posso mangiarne quattro e gelare solo per farti contenta.-dice sorridendo.
Mi viene spontaneo alzarmi e abbracciarlo.
-Ci farai l’abitudine, piccola.-
-Il punto è che io non voglio farci l’abitudine. Loro sono le mie abitudini e non voglio cambiarle. E’ mia abitudine ricordare le materie giornaliere a Lou, mettere le lentine a Zayn per evitare di avere un ragazzo cieco, portare il the a Liam, mettere il cd di Justin Bieber in auto per Niall e regalare abbracci ad Harry in ogni momento della giornata.- spiego sorridendo malinconicamente.
-Tornerai presto da loro.-mi scompiglia i capelli e fa una faccia strana.
-Adesso finisci il panino o scomparirà tra pochi secondi.- mi avvisa.
Fate di tutto tranne che fottermi il cibo.
Potreste ritrovarvi senza un braccio o senza una gamba.
Nel caso sia una cosa grave, state attenti al vostro amichetto barra amichette.
-Provaci e sarà inutile costruire un nido.-
D’istinto si tocca il punto ‘x’ e rido.
La distanza è la cosa più difficile da abbattere ma, prima o poi, la sconfiggerai.








Tadaaaaaaaaaaaaaan. Sorpresa!
Non mi andava proprio di finire la storia con un numero dispari di capitoli hahahahaha
Inoltre, se l'avessi unito, sarebbe venuto chilometrico quindi l'ho diviso, ayea.
Quello dopo sarà veramente l'ultimo.
Non ha un cazzo di senso questo capitolo ed è parecchio demenziale quindi in bocca al lupo.
jksdhgkja
Sappiate che la prossima settimana pubblico l'ultimo perchè l'ho già scritto.
Grazie a tutte, davvero.
Mille baci!
<3
<3
<3

  
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