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Autore: Nihal    29/04/2013    3 recensioni
La guida che vi servirà per sopravvivere all'ingresso nell'università.
Serie di flashfic e oneshot tratte dalla mia esperienza universitaria, con qualche tocco di finzione.
Lasciate ogni speranza, oh liceali che entrate.
Godetevi i vostri banchi fissi, liceali. Dormiteci, scriveteci, mangiateci, usateli per prendervi a botte, quello che volete. Createvi dei ricordi dei vostri banchi, perché all’università vi resteranno solo quelli.
Cos’è, voi due che ridevate prima, perché ora siete ammutoliti? E non piangete, femminucce! Potete sempre tornare al liceo a trovarli, i vostri banchi! Non che io l’abbia mai fatto, sia ben chiaro.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. La tesi

Bene, siamo arrivati sani e salvi al terzo anno. Cioè, io sono arrivata sana e salva al terzo anno, voi dovete ancora immatricolarvi, quindi facciamo che è un plurale maiestatis. Adesso si presenta il problema più grande che bisogna affrontare in questi anni di università. La tesi. L’ultimo passo prima della laurea. Il biglietto di uscita dall’inferno. Insomma, chiamatela come vi pare, il concetto non cambia.
Comunque, andiamo per ordine.
Il primo passo è scegliere un argomento per la tesi. E non fate quelle facce come se non fosse chissà che cosa. L’argomento è importante, perché quando avrete voglia di sbattervi di faccia contro la tastiera – e succederà, fidatevi – l’unico pensiero che vi salverà sarà: almeno ho scelto un argomento che mi interessa.
Pensate se vi toccasse scrivere pagine e pagine su, non so, la riproduzione delle amebe ai tempi del colera. Insomma, può anche essere interessante, ma diciamocelo, a nessuno frega mai niente delle amebe.
Ordunque. Dopo aver trovato l’argomento – e potrebbero volerci mesi, se non anni. Chiedetelo allo studente dell’undicesimo anno che si laureerà alla triennale nella prossima sessione – vi serve un relatore.
Ovviamente ci sono molte varianti da tenere in conto. Il professore non deve essere troppo alto né troppo basso né uomo né donna e soprattutto deve essere disponibile.
Ci sono diverse categorie di professore tra cui lo studente si può trovare a scegliere. Da quello che anche se al suo esame siete passati con diciotto e un calcio in culo vi prende come tesista senza problemi a quello che se non avete preso trenta e lode declamandogli il libro in versi non vi fa neanche parlare con il suo assistente.
Ma facciamo finta che i primi due punti siano chiariti e passiamo avanti.
Bisogna presentarsi dal professore e esporre la propria idea.
Lo so che state pensando che quella è la parte più facile, ma ricredetevi. Questo è un momento importantissimo, per cui dovrete prepararvi mentalmente a partire almeno dal mese prima.
Sicuramente, nel caso in cui siate accettati come tesisti, la vostra idea sarà revisionata almeno venti volte. Sarete sicuri dell’argomento della vostra tesi, se vi va bene, il giorno prima della laurea.
Ma sorvoliamo anche su questo. Facciamo finta che abbiate già deciso tutto e che l’unica cosa che vi manchi sia il materiale.
Una frase tipo sarà qualcosa del genere: «Io ti consiglierei di leggere questi sei o sette testi come preparazione, poi dopo vediamo come continuare.»
Voi vi segnate diligentemente i testi consigliati e sprecate il pomeriggio ad andare in giro in tutte le librerie che conoscete – e anche quelle che non conoscete. E anche quelle che non esistono.
Dopo diversi non penso che esista una cosa del genere sulla faccia della terra, iniziate a pensare che ci sia qualcosa che non va. Correte al primo punto con wifi libero – non sognatevi neanche di girare senza computer! – e iniziate a cercare i testi sul web. Quando vi renderete conto che il più recente è stato stampato nel 1700, capite che siete nella merda.
Cercate di procurarvi qualche copia apocrifa e dopo aver speso tutto il vostro patrimonio in un’asta illegale in cui avete gareggiato con un magnate dell’industria cinese, avrete i vostri libri.
Attenti a non rovinare questi reperti, li leggete.
Sono convinta che sapete cosa succederà dopo. No?
Vi do un indizio. Avete letto dei libri per prepararvi, adesso secondo voi cosa dovrete fare?
Esatto, dovrete leggere altri libri. E i libri che vi serviranno saranno molto più vecchi e molto più rari dei precedenti. Forse esistono solo manoscritti, neanche copie stampate.
Vi consiglio di mettere da parte la tesi per qualche mese e trovarvi un lavoro illegale per rimpolpare le vostre finanze. Vi servirà per la prossima asta.
Adesso so che avrete un’obiezione.
E le biblioteche? Come siete divertenti, cari. Le biblioteche sono degli enti mitologici. Casomai vi capitasse di trovare una copia del libro che vi serve in una biblioteca si verificherà uno dei seguenti casi: o il libro è andato distrutto in un incendio del 1600 – anche se è stato stampato nel 1800 – e si sono dimenticati di cancellarlo dal catalogo oppure la copia è stata presa in prestito. Possibilmente da uno studente della Lapponia, che se l’è fatta mandare – si sa che Babbo Natale con tutto il lavoro che ha è molto in ritardo con la tesi. Beh, potete aspettare che torni, giusto?
Sbagliato. Le poste italiane fanno schifo e l’hanno smarrita.
Comunque alla fine riuscirete a racimolare tutte le copie. Adesso viene la parte divertente. Dovete scrivere, scrivere e scrivere! E intanto seguire i corsi. E se lavorate, lavorare. E se avete una vita sociale, vivere.
Ma l’ultima non varrebbe neanche la pena nominarla. Tanto le direte addio il giorno dell’immatricolazione.
La parte positiva è che ad un certo punto la finirete. Il risultato magari sarà di dubbia qualità, ma non c’è niente che una buona rilegatura non possa nascondere. Poi, suvvia, chi crede ancora che la gente la legga davvero, la tesi? Non me la leggerei neanche io, la mia, se non fossi obbligata.
A questo punto, se avete finito tutto, riposatevi. Vi manca solo più la laurea e siete a posto.
Fino alla specialistica.
Ah, qualcuno chiami un’ambulanza, Ippolito lì per terra non ha una bella cera. Se è morto occultate, cari, occultate.



Salve!:) No, non sono morta, ma eviterò di raccontarvi aneddoti vari sul perché ci metto anni a pubblicare una raccolta già scritta, dal momento che non sono interessanti!XD Detto ciò, spero che abbiate apprezzato questo penultimo capitolo! L'ottavo è soltanto una piccola appendice, quindi questo è praticamente l'ultimo in verità. Spero di avervi strappato qualche sorriso, con questa raccolta!:)
Detto ciò, vi saluto e fuggo!:)

Nihal

  
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