“You – Are – Gorgeous.
No one could see you’re not... Well, You’re not
one of them.”
~
Prima di stasera, non mi ero mai resa conto di
quanto lo specchio fosse effettivamente la mia droga.
O meglio. Mi conosco, e
conosco pressoché ogni mia abitudine, anche quelle che non ammetterei mai con
nessuno, che mi fanno arricciare il naso o roteare gli occhi.
Cercare la mia immagine in movimento, riflessa sui
vetri delle vetture parcheggiate; studiare concentrata le espressioni che sono in grado di produrre con i muscoli del viso,
sporgendomi sul lavandino del bagno, e scoprire ogni volta il colore dei miei
occhi, altalenante tra il verde e l’azzurro.
E ancora, il ringraziamento
mai espresso a mia madre per aver piazzato uno specchio all’ingresso, a qualche
passo dalla porta d’entrata, ed il bisogno compulsivo
ed automatico, di controllarmi negli scatti digitali in cui l’obiettivo delle
mie compagne mi ha catturato, in posa o sovrappensiero...
Ma Mai avevo sentito così
forte la richiesta di potermi vedere riflessa nelle mie stesse opinioni su come
apparissi...
Soprattutto dopo lo squittìo
della truccatrice. E quelle ultime parole calcate, una
smorfia sfuggente di soddisfazione, eppure di una qualche forma di
commiserazione, a precederle.
Sei – Stupenda.
Nessuno capirebbe che non...
Che non sei una di loro.
Una Di Loro.
~