IL PRESENTE
Dalla bella canzone di Max
Pezzali,
una KxH dolce e romantica…
“La vita sarebbe
impossibile se ricordassimo.
Tutto sta a scegliere quello
che si deve dimenticare”
(Maurice
Martin du Gard)
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Non
l’aveva mai visto così.
La sua figura, appoggiata alla ringhiera del belvedere, si stagliava scura contro il sole al tramonto e una grande tristezza sembrava avvolgerlo nelle sue spire. Un senso di profonda malinconia aveva circondato quel luogo e quel ragazzo, una malinconia che si percepiva a pelle.
Aveva
ricevuto una lettera da suo nonno quel mattino e da allora se ne stava
arroccato lassù, con la sola compagnia del vento e dei rumori della città.
Forse
preferiva continuare a restare da solo, ma era in pensiero per lui: quell’insolita
vulnerabilità, quel sentimento di sconfitta che pareva essere sceso sul blader
non gli apparteneva.
Non
al ragazzo in cui lei aveva sempre ammirato il coraggio e la forza di volontà
che dimostrava in ogni situazione.
Si
sedette sulla panchina, aspettando una sua parola, perché di certo si era
accorto della sua presenza.
La
memoria non racconta la verità
seleziona
solamente ciò che le va
fa
sembrare sempre più bello il prima del poi
un
passato mitico che non torna mai…
-Credevo
che non sarebbe più riuscito a farmi del male, che la memoria mi avrebbe
aiutato a non ricadere negli stessi errori- iniziò il giovane. –Invece anche
lei mi tradisce, mi racconta menzogne. Mi riporta indietro, alla Borg, a come
mi sentivo invincibile, a come non avessi sensi di colpa per le mie azioni, a
come fosse bello sentirsi il migliore…non mi restituisce i ricordi delle
violenze, degli allenamenti massacranti, del mio essere solo un burattino nelle
mani di mio nonno e di Borgof…
-Kei…
-No,
mi illude che stessi meglio prima, senza questa paura di poter tradire di nuovo
i miei amici…che abbia perso per sempre un passato mitico che non tornerà mai
più.
Ma il Presente
l’unico
tempo
questo
istante
questo
momento
il
Presente
sta
succedendo
va
goduto, gustato, annusato, mangiato.
Il
Presente
l’unico
tempo
questo
istante
questo
momento
il
Presente
sta
succedendo
non
lasciato, perduto, rimpianto, sognato…
Erano
parole dure, parole che pesavano come macigni.
Il
mondo che celava nel profondo di sé era oscuro e inespugnabile, un abisso che
si poteva solo immaginare, e che comunque non sarebbe mai corrisposto
all’orrore della realtà.
Ma
tormentarsi con il passato non lo avrebbe certo aiutato a lasciarsi tutto alle
spalle.
Lei
era convinta fosse il presente ciò che contava, quell’istante, quel momento…era
il fatto che lui ora fosse cambiato, che non fosse più quel gelido automa che
tutti dipingevano.
Possibile
che non capisse che doveva godere di quel tempo, gustarne ogni secondo o si
sarebbe trasformato in un ennesimo passato da rimpiangere?
Il dolore e il freddo si dimenticano
solo
un paio di cicatrici rimangono
i
bei ricordi restano avvolti nella magia
della
giovinezza che s’è fuggita via…
La
ragazza si alzò dalla panchina, portandosi al suo fianco.
-La
memoria dimentica sempre il dolore e il freddo…è normale.
-Io
credevo fosse impossibile scordare quello che mi hanno fatto, Hilary. Invece…
-Ne
porti ancora le cicatrici…non hai dimenticato del tutto. Ma non si può nemmeno
portarsi dietro ogni cosa del passato. Piano piano la mente cancella i ricordi
spiacevoli, per far posto a quelli belli, per avvolgerli in una specie di magia
che li fa durare in eterno.
-Non
ci sono bei ricordi da conservare nel mio passato. La mia giovinezza è fuggita
via fra crudeltà e sogni di potere non miei.
Ma il Presente
l’unico
tempo
questo
istante
questo
momento
il
Presente
sta
succedendo
va
goduto, gustato, annusato, mangiato.
Il
Presente
l’unico
tempo
questo
istante
questo
momento
il
Presente
sta
succedendo
non
lasciato, perduto, rimpianto, sognato…
È adesso
Proprio
adesso…
-Ma ne hai adesso. Non è il passato ciò che conta: quello non è nient’altro che vecchie memorie nascoste dentro di noi- ribatté Hilary. –È il presente l’unico tempo di cui preoccuparsi…quello che sta succedendo adesso, non quello che è accaduto anni fa. Tu sei cambiato, Kei, sei un altro rispetto ad allora.
Il
bel russo non reagì a quelle affermazioni, continuando a fissare l’orizzonte.
-Non
permettere al passato di prendersi i momenti belli che puoi vivere adesso, di
rubarti il presente…di inghiottirlo nel suo buio.
Il futuro è un libro ancora da scrivere
di
che cosa parli e per quante pagine
a
nessuno è dato saperlo però vorrei
che
questo foglio bianco raccontasse di noi…
Hilary
si allontanò, arrivando alle scale.
Lì
si fermò, voltandosi. La splendida sagoma di Kei era illuminata da un riflesso
rosa, i capelli argentei e la sciarpa che si muovevano al ritmo della brezza
serale. E capì perché si era innamorata di quel ragazzo introverso e
misterioso. Perché a volte somigliava ad un angelo, un mortale e umanissimo
angelo.
Come
in quel momento.
-Io
non so cosa ci sia scritto nel libro del futuro. A nessuno è concesso saperlo.
Però…- S’interruppe, indecisa se continuare o meno. Doveva trovare il coraggio
per confessargli tutto o non avrebbe avuto un’altra occasione per farlo. –Però
vorrei che in un foglio si parlasse di noi.
E,
detto questo, riprese a camminare.
Ma il Presente
l’unico
tempo
questo
istante
questo
momento
il
Presente
sta
succedendo
va
goduto, gustato, annusato, mangiato.
Il
Presente
l’unico
tempo
questo
istante
questo
momento
il
Presente
sta
succedendo
non
lasciato, perduto, rimpianto, sognato…
È adesso
Proprio
adesso…
Kei spalancò gli occhi, girandosi di scatto.
Aveva
proprio pronunciato quella parola, non se l’era sognato.
“Noi”
Una
sillaba, così breve da essere quasi insignificante, ma in realtà così potente e
grande.
-Hilary!-
la chiamò, sperando di fermarla.
La
giovane aveva sceso solo un paio di gradini, e si voltò nell’udirlo, fissandolo
con le sue iridi castane.
Il
russo la raggiunse, tendendole una mano e facendola risalire. Quel contatto gli
faceva battere il cuore, lo emozionava come nient’altro al mondo, scacciava le
sue ombre.
Quanto
ci aveva messo per capire cosa provava per quella ragazza? Tanto, troppo…tutto
tempo che aveva gettato al vento inutilmente.
Sì,
aveva ragione lei: il presente era il solo tempo ad avere importanza, ogni
singolo istante, ogni momento…ed ora che lo aveva compreso non voleva
perdersene più nemmeno un secondo.
La
attirò a sé, chiudendo le sue labbra sulle altre, avvertendola ricambiare il
bacio con lo stesso desiderio e passione.
E,
mentre il sole svaniva dietro le montagne, cedendo il posto alla luna, le ombre
di due giovani innamorati si allungavano. Due innamorati che si reclamavano
l’un l’altro, due innamorati che si erano finalmente trovati nella strana magia
di un istante, del presente.
È adesso
Proprio
adesso.
FINE
Vi consiglio di ascoltare questa canzone perché è davvero bellissima: appena l’ho sentita mi è venuto subito in mente il belvedere con Kei ed Hilary!
Quindi
il mio consiglio è di ascoltarla mentre leggete!! ^___^
Vi
lascio ad altre letture…
Bacioni
Redeagle86
^__^