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Autore: Lallywhite_Lady Norris    30/04/2013    6 recensioni
Finalmente dopo un viaggio lungo due mesi, Ranma è riuscito a cambiare molte cose di se e soprattutto a capire una cosa molto importante. Purtroppo però si troverà a combattere ancora una volta..e ancora una volta dovrà difendere con le unghie e con i denti tutto ciò che ha di più caro al mondo: Akane! Vincerà anche questa battaglia o questa volta sarà la fine di Ranma Saotome??
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Deboli raggi di sole stavano entrando in quella stanza, dove quella notte due corpi si erano amati: Mousse e Shampoo. Il giovane aveva aperto gli occhi e capendo dove si trovava e cosa fosse successo, si era girato verso quella parte di letto che era occupata dalla bella cinesina.
Un dolce sorriso si era impossessato delle sue labbra mentre ripensava a quello che era accaduto, ma dentro di se il ragazzo provava anche un forte senso di angoscia. Era molto contento di quello che Shampoo gli aveva detto la sera prima, ma lui stentava ancora a crederci.
Aveva bisogno di riflettere e di parlare con qualcuno, chi meglio di Ranma? Purtroppo il suo più caro amico era ancora in viaggio con la moglie e avrebbe dovuto aspettare ancora qualche giorno prima di parlarci. Aspettarlo però in quella casa con Shampoo davanti agli occhi non gli sembrava una grande idea, così aveva deciso che per un po’ si sarebbe trasferito da qualcun altro. Giusto il tempo di schiarirsi le idee e farsi consigliare.
Lentamente e senza fare il benché minimo rumore, aveva cominciato a raccattare le poche cose che aveva e a malincuore aveva lasciato il Neko Hanten, mentre Shampoo dormiva ancora profondamente, ignara di quello che aveva deciso.
“Sicuramente si arrabbierà molto appena si sarà resa conto che sono sparito, ma è meglio per entrambi che io mi allontani per cercare di capire cosa voglio realmente!”. Con questi ultimi pensieri, era uscito definitivamente dal ristorante, dirigendosi verso l’unico posto che gli sembrava appropriato.
 
Quella mattina Ryoga aveva deciso di alzarsi presto per preparare una buona colazione ad Ucchan. Voleva farle una sorpresa anche per ringraziarla dell’ospitalità che continuava a riservargli, oltre che per una questione personale. Inoltre aveva anche un’idea per la testa e sperava che Ukyo accettasse. Voleva passare una giornata indimenticabile proprio con quella cuoca che era riuscito a fargli togliere dalla testa Akane.
La ragazza in questione aveva appena aperto gli occhi nella sua grande stanza semi buia e appena si era ricordata che Ryoga era ancora suo ospite, un dolce sorriso le aveva invaso la faccia. Era inutile nascondersi, oramai teneva molto a quel ragazzo!
Alzandosi dal letto si era diretta verso il bagno per fare una doccia e una volta finita, si era vestita ed era scesa di sotto, pronta per affrontare una nuova giornata di lavoro, non senza però, aver preparato la colazione per entrambi.
Mentre camminava nel corridoio che conduceva in cucina, Ucchan aveva cominciato a sentire un certo profumino, così si era avvicinata ancora di più alla stanza e con molta sorpresa si era ritrovata Ryoga intento a preparare la colazione per entrambi:
«Buongiorno, Ryoga! Cosa stai facendo?»
«Oh buongiorno a te, Ucchan! Volevo farti una sorpresa, così ho pensato di preparare la colazione, anche per ringraziarti di tutta l’ospitalità che mi stai dando!»
«Figurati! Per così poco! Lo faccio volentieri!»
Leggermente imbarazzati, entrambi i giovani si erano avvicinati sempre di più fino a che Ryoga, decisamente tremante come una foglia, aveva raccattato quel poco coraggio che era riuscito a racimolare e con una leggera paura si era avvicinato di più alla ragazza, lasciando sopra le sue labbra un dolce bacio.
«Beh…volevo darti un buongiorno come si deve!»
«G – g – g – grazie…ho apprezzato m – m – molto!!»
Paonazzi in viso, non riuscivano comunque a distogliere lo sguardo l’uno dall’altra, poi Ryoga aveva deciso di farle quella tanto sospirata proposta per la giornata!
«Senti, Ucchan! Visto che oggi è il tuo giorno di chiusura..che ne dici di passare la giornata con me? Avevo intenzione di portarti in un posto particolare!»
«Giorno di chiusura? Guarda che ti sbagli! Oggi è giovedì, non venerdì!»
«Ehm…Ucchan…guarda che sei tu a sbagliare…oggi è già venerdì!»
Poco convinta delle parole del ragazzo, la cuoca si era avvicinata al calendario appeso sulla parete e incredula ai suoi occhi, aveva dovuto dare ragione a Ryoga: era venerdì!
«Ok..sto cominciando a perdere le rotelle! Adesso non mi ricordo nemmeno più che giorno è!»
«Ahahahah! Dai Ucchan, non sei ancora così grave!»
La ragazza aveva risposto al sorriso e poi, ripensando a quello che gli aveva detto poco prima, si era accinta a chiedere qualche delucidazione:
«Dunque..mi sembrava che avessi parlato di un programmino..beh..cos’avevi in mente?»
«Pensavo di passare la giornata al luna park della città. Ti va di venire con me?»
Molto sorpresa da quella richiesta, Ukyo aveva guardato quel ragazzo con uno sguardo dolcissimo rispondendo semplicemente:
«Si, mi farebbe molto piacere!»
Entusiasta per quella risposta, Ryoga aveva sentito il suo cuore fare una capriola. Finalmente avrebbe passato un’intera giornata in compagnia di quella ragazza che stava imparando ad apprezzare ogni giorno di più.
 
Nella baita in montagna, intanto, i giovani sposi si erano svegliati dopo le numerose volte che quella notte si era cercati. Quello che Ranma le aveva confidato era spaventoso e Akane aveva voluto fargli sentire che era vicina a lui, stringendolo forte a se. Ora il giovane si trovava con la schiena appoggiata alla testiera del letto, mentre teneva la moglie accoccolata tra le sue gambe con la schiena contro il suo torace, mentre l’accarezzava dolcemente.
«Sai, Akane..sono molto contento che tu abbia scoperto tutto quanto. Ora mi sento molto più leggero! Sono stato uno stupido!»
«Si! Sei stato stupido perché avresti dovuto parlarmene subito, invece di tenerti tutto quanto dentro! Sai bene che non serve a nulla! Due teste ragionano meglio di una sola, ricordatelo! E comunque stai tranquillo! Con te al mio fianco, io non ho paura!»
Sollevato da quella parole, aveva lentamente preso il volto della donna, voltandolo verso di se e ad un palmo dal naso le aveva sussurrato dolcemente:
«Tu sei la mia forza! Non so cosa farei se mai dovessi perderti!»
«Non accadrà mai! Io sarò sempre qui al tuo fianco!»
Ranma si era avvicinato a lei, lasciandole un dolce bacio su quelle labbra che tanto amava, poi aveva aggiunto:
«Piccola, ti va di tornare ad allenarci? Altrimenti se resto ancora in questo letto con te, va a finire che non ti faccio più alzare! Sei troppo invitante e tentatrice!! Non riesco a resisterti!»
«Ahahahahahah! Stupido! Comunque hai ragione! Torniamo ad allenarci, visto che io sono venuta qui con uno scopo ben preciso che non era quello di passare tutto il tempo a fare “determinati allenamenti” con te!»
«Beh…ma non mi è sembrato che ti fosse dispiaciuto..anzi…»
Tirandogli un leggero schiaffo sulla guancia, Akane continuava a ridere e poi con decisione si era alzata dal letto, con l’intenzione di continuare l’allenamento a cui aveva voluto sottoporsi!
 
Ranma aveva notato, molto compiaciuto, che sua moglie era nettamente migliorata nel combattimento. Per una difesa migliore le aveva insegnato a toccare determinati punti nevralgici in modo che, se in un futuro si fosse trovata in qualche situazione critica con un avversario decisamente troppo grosso per lei, sarebbe riuscita comunque ad averla vinta. Le avrebbe insegnato qualsiasi cosa era in grado di fare pur di saperla in pericolo il meno possibile!
 
Erano passate due settimane e i due giovani sposi erano pronti per tornare a casa. Una volta rientrati nell’abitazione dei Tendo, tutti erano corsi verso la coppia per salutarli, dopo quel periodo che avevano passato lontano da casa. C’era però una grossa novità.
«Mousse! Che piacere rivederti! Come mai sei qui?»
«Ciao, Ranma! Sono molto felice anche io di ritrovarti!! Ecco…sono qui..da due settimane!»
Ranma e Akane si erano guardati negli occhi confusi e poi insieme avevano aggiunto:
«Due settimane?»
«Ora spiegherò ogni cosa! Akane posso parlare un attimo con Ranma per cortesia?»
 
«…..E questo è tutto! Me ne sono andato dal ristorante la mattina seguente, lasciandole un biglietto con scritto che dovevo pensare e di non cercarmi!»
Ranma era leggermente sorpreso da quello che gli aveva raccontato l’amico. In cuor suo sapeva che era ancora innamorato di Shampoo, ma non credeva che, dopo quanto fosse accaduto e dopo quanto le avesse detto la ragazza, lui nutrisse ancora così tanto dubbi! Forse aveva solo paura di stare male ancora…e come dargli torto infondo?
«Mousse, forse hai fatto bene ad allontanarti, però potevi scegliere un’altra maniera non credi? Capisco che Shampoo non si sia mai fatta scrupoli con te, ma appunto perché sei diverso da lei, che forse potevi parlargli e dirgli quello che ti angoscia!»
«Lo so, Ranma! Ma in quel momento mi è sembrata la cosa più logica da fare! Se si fosse svegliata, di sicuro non avrei mai preso questa decisione, ma in quel momento ho voluto approfittarne, giusto per stare un attimo per conto mio!»
«D’accordo! Promettimi però che prima o poi ci parli e chiarisci!»
«Te lo prometto! Grazie amico mio! Tu piuttosto..che mi racconti? Andato bene l’addestramento?»
Visto che l’amico era stato sincero, Ranma aveva deciso di rendergli il favore e così con coraggio aveva iniziato a raccontargli dell’incubo che da due mesi lo tormentava e di come Akane lo avesse scoperto, fino ad aiutarlo moralmente! Ora stava leggermente meglio!
«Beh Ranma, capisco le tue preoccupazioni..infondo con tutta la gente spostata di testa che abbiamo incontrato, mi sembra il minimo..però cerca di non tormentarti inutilmente. Vivi solo male e basta!»
«Hai ragione! Cercherò di stare più rilassato!»
Akane nel frattempo si era avvicinata ai due con una lettera in mano:
«Ehi, Ranma! È arrivata questa per te!»
«Cos’è?»
«Non lo so! La busta è bianca. Nessun mittente!»
Incuriosito il giovane aveva aperto l’involucro di carta estraendo un cartoncino spesso. Era l’invito per un ballo ad una festa di beneficenza e la palestra “Saotome/Tendo” era stata invitata.
«Sarà meglio andarci, altrimenti il nome della palestra potrebbe risentirne! Uffa! Odio questi eventi!»
«Dai! Sarà divertente! Dice anche che possiamo portare chi vogliamo! Mousse sei dei nostri?»
«Va bene, Akane! Una serata diversa servirà a distrarmi! Grazie dell’invito!»
«Chiamiamo anche Ryoga e Ukyo!»
«D’accordo!»
 
La sera del ballo era arrivata. Ranma stava aspettando Akane che finisse di prepararsi. La ragazza non aveva voluto mostrargli il vestito, doveva essere una sorpresa e quando era apparsa davanti ai suoi, poco ci era mancato che al giovane non venisse un infarto! Era bella da mozzare il fiato!
Akane indossava un abito lungo viola acceso aderente sul bacino fino ai fianchi per poi allargarsi leggermente fino in fondo. Il corpetto si chiudeva sul collo da un nastro sottile che andava ad incrociarsi dietro alla schiena, lasciandola completamente scoperta, fino ad arrivare sul fondo dove vi era un grosso fiocco.
Ranma a quella visione stava sudando freddo!
“Ma è impazzita? Possibile che il suo sogno più segreto sia quello di farmi morire d’infarto a causa del suo abbigliamento?”, con questi pensieri il ragazzo continuava a fissare impassibile la moglie, che resasi conto di quello che aveva scatenato con la sua entrata, aveva cominciato a ridere decisamente compiaciuta!
«C’è poco da ridere!! Ti diverti a mettermi in imbarazzo in questa maniera?»
«Si! Non c’è niente di più bello che vedere mio marito che mi mangia con gli occhi appena mi metto qualcosa che faccia fuoriuscire il maschiaccio che è in me! Ahahahah!»   
«Si, si! Ridi pure! Questa notte poi, appena torniamo a casa, ti farò ridere io…maschiaccio!»
«Non vedo l’ora! E comunque…anche tu sei bellissimo con quel vestito scuro!»
Sorridendosi a vicenda erano usciti di casa, dirigendosi verso la festa.
 
«Akane, ma sei sicura che è in questa casa la festa?»
«Direi di si! Senti che confusione! E comunque l’indirizzo è giusto!»
«Ma chi diavolo abita in un posto del genere? Io non ho conoscenze così in alto!»
«Beh, per scoprirlo dobbiamo entrare, non credi?»
Una grande scalinata dava il benvenuto agli ospiti e Akane si era attaccata elegantemente al braccio del marito, per evitare di cadere a causa dei tacchi vertiginosi che aveva indossato quella sera. Al suo fianco, Ranma guardava la moglie sempre con estrema adorazione. Era fantastico avere al proprio fianco una donna così, e finalmente poteva urlare a tutti quanti che era solo sua!
Poi però, appena avevano messo piede nella sala di quella casa, il suo cuore si era fermato. Non credeva ai propri occhi!
Akane si era accorta che Ranma aveva qualcosa che non andava e così aveva cercato l’attenzione del marito con lo sguardo. Quando Ranma si era deciso a guardarla, nei suoi occhi aleggiava paura e terrore.
«Amore..ehi..cosa succede?»
Ma lui non riusciva a parlare.
«Ranma, mi stai facendo preoccupare! Mi dici che ti succede?»
Cercando di respirare, il ragazzo aveva stretto ancora più forte la mano della donna e lentamente si era deciso a parlare:
«Questa sala….è la stessa che mi appare nei miei incubi! Il pavimento è identico a quello che si sgretola sotto ai tuoi piedi!»
 
Silenzio. Semplicemente continuando a guardarsi negli occhi, entrambi cercavano di non mostrare all’altro quanto questa scoperta li avesse sconvolti!
 
 
Beh per adesso vi lascio così! So che vi avevo promesso un sacco di colpi di scena, ma poi questa sera mi è venuto in mente di mettere un po’ di suspence (non è proprio nel mio stile! NO! NO!! Ahahahahahah!!)
Spero che ciò non vi abbia deluso e spero che come sempre qualcuno mi dica cosa ne pensa! Un bacione a tutti!!!! =)

 
   
 
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