-“Harry che succede?” esordì un ragazzo biondo a mio parere anche carino.
-“Niente Niall, un inconveniente in piscina!” Sputò Harry con sarcasmo.
Nel frattempo arrivarono altri tre ragazzi che si fermarono quando notarono la strana situazione.
A quel punto scoppiai.
-“Quindi io ora sarei un inconveniente? Ma ti rendi conto delle stronzate che dici o hai il cervello di un bradipo? Fino a prova contraria io in questa casa ci abito! Quindi al massimo l’inconveniente siete voi!” sbraitai furiosa.
-“ehi, ehi, ehi.. Ma che succede ragazzi? Chi è questa ragazza? Perché state litigando?” esordì uno dei ragazzi.
Niall se ne uscì con “Harry l’ha chiamata inconveniente in piscina ed è esplosa come una bomba ad orologeria”
A quel punto Harry fece a modo sue le presentazioni.
-“Ragazzi questa è una parassita venuta a vivere a casa mia con sua madre. Parassita, questi sono i miei amici Niall, Zayn, Louis e Liam.”
Mi aveva chiamata parassita come se fosse la cosa più normale del mondo e stavo cominciando a irritarmi sul serio.
-“Non dico di chiamarmi sorellina adorata ma almeno evita gli insulti, razza di ricciolo ambulante!”
E a quel punto ci fu un coro di “wooooooooah!” Cosa che mi fece innervosire a tal punto che presi le mie cose e tornai in camera scoppiando a piangere per il nervosismo.
Non capivo, non gli avevo fatto niente, ma continuava a trattarmi come se avessi la lebbra o avessi ucciso qualcuno. Non avevo deciso io di venire a vivere qui, quindi tutto ciò non aveva senso. A quel punto sentii bussare alla porta.
-“Ehi, sono Niall.. Posso?”
Accennai un flebile si e la porta si aprì mostrando il ragazzo biondo sulla soglia.
-“Puoi entrare” dissi a bassa voce con gli occhi gonfi per via del pianto.
-“Che succede? Intendo, con Harry.” Domandò ignaro di tutto. Avrei voluto saperlo anche io.
-“Speravo potessi dirmelo tu. Da quando sono arrivata non fa altro che trattarmi così, io non ho fatto niente. Non ho deciso io di venire a vivere qui, sono contrariata quanto lui ma lo faccio per mia madre, perché voglio vederla felice,e lui questo non lo capisce.” Dissi sull’orlo dell’esasperazione.
Niall ascoltò ogni mia singola parola riflettendoci ed arrivò alla sua conclusione.
-“Sai Harry non ha accettato la separazione dei suoi, e odia il fatto che suo padre possa trovare una persona a cui voglia bene come ha voluto bene a sua madre. Penso sia per questo che reagisce così.”
Pensandoci il ragionamento filava, ma non era un buon motivo per trattarmi così.
-“Niall, grazie per avermi ascoltata. Qui non ho nessuno, non conosco nessuno, passo ogni giorno in casa e non sento la mia migliore amica da giorni. Non so più con chi parlare.” Dissi in tutta onestà.
Niall mi sorrise e mi abbracciò.
-“Non devi preoccuparti, per qualsiasi cosa conta pure su di me. Ora vieni giù in piscina con me, così ti presento gli altri come si deve.” Scoppiai a ridere.
Andai in bagno a sciacquarmi la faccia e corsi giù con il mio nuovo amico. Esitai qualche secondo sulla soglia della piscina e Niall mi prese la mano e mi tirò dentro, dove i ragazzi stavano facendo una gara di tuffi.
-“Ragazzi” gridò Niall. “Venite qui un secondo perfavore.”
Tutti si avvicinarono tranne lui, Harry.
-“Ragazzi questa è la sorellastra di Harry, si chiama..Emh (?)”
-“Hayley” dissi io sorridendo.
Tutti si mostrarono gentili e simpatici e mi invitarono ad unirsi a loro, ovviamente accettai subito, erano i primi ragazzi conosciuti a Londra, da qualche parte avrei pur dovuto cominciare a fare conoscenza.
Tutto sommato passai una bella mattinata se togliamo il fatto che Harry faceva finta che non esistessi. Alle 12.45 tornarono Des e mia madre e vennero a salutarci in piscina.
Mia madre dopo un po’ chiese ai ragazzi se volevano fermarsi per pranzo e accettarono tutti entusiasti, devo dire che anche io ero contenta.
-“Bene io vado a farmi una doccia e scendo ok?” chiesi a mia madre.
-“Va bene Hay ma non fare tardi, tra mezz’ora si mangia.” Rispose.
Corsi in camera per prendere un cambio di robe e andai in bagno.
Aprii l’acqua e dopo essermi tolta il costume entrai nella vasca-doccia chiudendo la tenda. Cominciai a lavarmi i capelli quando sentii la porta aprirsi e rimasi scioccata, non avevo chiuso la porta.
-“Chi c’è?” chiesi imbarazzata?
-“Ma anche qui ti trovo? Ma non è possibile!”
-“Harry? Che ci fai qui?”
-“Ti devo anche rispondere? Tranquilla non ci tengo a vederti, piscio e me ne vado.”
Fece ciò che doveva e poi quell’idiota tirò lo scarico mentre avevo l’acqua aperta.
-“Harryyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy giuro che ti ammazzo!”
Lo sentii uscire mentre rideva come un bambino. Può sembrare un ragionamento da malata mentale ma vedevo il farmi dispetti come un modo di interagire e già questo bastava a capire che non era totalmente indifferente.
Finita la doccia indossai un paio di shorts neri, una canotta fucsia e un paio di converse del medesimo colore. Una volta finito corsi giù perché avevo fatto un po’ tardi e trovai tutti seduti ad aspettarmi; mi scusai e mi andai a sedere al primo posto libero che trovai, tra Niall e Zayn, che mi sorrisero e cominciammo a mangiare. Il menù prevedeva lasagne e per secondo scaloppine sugo e scamorza affumicata. Mangiare in compagnia metteva allegria.
Il pomeriggio lo passammo in una stanza della casa che ancora non avevo visto, era una sala di registrazione. Fu così che scoprii che a questo branco di bradipi piaceva suonare e cantare ed Harry aveva una voce a dir poco spettacolare. Avevano scritto un sacco di bellissime canzoni e non capivo perché non erano ancora dei cantati famosi ma la mia domanda ottenne risposta quando mi dissero che non volevano la fama ma solo divertirsi.
A fine giornata i ragazzi andarono via ed Harry andò a chiudersi in camera sua evitando ogni tipo di contatto visivo con me.
Ero decisa a risolvere questa situazione assurda ad ogni costo, così salii le grandi scale dell’atrio, raggiunsi la porta di camera sua e bussai speranzosa.
-“Chi è?” domando Harry.
-“Sono Hayley, posso?”
-“Se proprio devi.. Ma fai in fretta.” Disse scocciato.
Entrai e mi chiusi la porta alle spalle.
-“Posso farti una domanda?” Chiesi timorosa.
-“Cioè?” sempre più scocciato.
-“Perché mi tratti così? Ho fatto qualcosa senza accorgermene?”
-“Hai varcato la soglia di casa mia appropriandotene, non basta?”
-“Ma perche non capisci che neanche io volevo venire qui? Cosa credi, io sono contrariata quanto te, ma voglio bene a mia madre e voglio solo vederla felice.” Dissi, cercando di farmi capire.
-“Beh a me interessava la mia felicità e la mia famiglia, ma me le hanno portate via tutte e due.” Esordì con rammarico.
-“Non penso che la tua famiglia sia stata portata via, e di certo non è una cosa che abbiamo fatto io o mia madre, non pensi?”
-“Ad ogni modo non voglio avere rapporti con voi, mettitelo in testa.” Disse fulminandomi con lo sguardo.
-“Perché sei così? Io sto solo cercando di andare d’accordo con te ma non fai altro che respingermi.”
-“E così dev’essere!” Disse con la rabbia nel tono di voce.
A quel punto me ne tornai in camera delusa dal risultato della chiacchierata e per distrarmi andai su face book e cominciai a mandare le richieste di amicizia ai ragazzi e.. ad Harry.
Poi scrissi uno stato.
Hayley Jay Williams: Non ce la faccio.. pensavo davvero di riuscirci ma così non può più andare avanti, voglio tornare a casa :’(
3 notifiche:
Jamie Ryan e Oliver Williams hanno commentato il tuo stato
Harry Styles piace il tuo stato.
Andai al mio stato e lessi i commenti:
-Jamie Ryan:Alpaca che succede?
-Oliver Williams: Bambina mia che sta succedendo? Se vuoi ti vengo a prendere.
Mi collegai in chat e rassicurai Jamie e mio padre dicendo che andava tutto bene e che avevo solo qualche divergenza con il figlio di Des.
Il fatto che Harry abbia messo mi piace era ambiguo, era contento che mi sentissi così o era d’accordo con me?
Lasciai correre i pensieri e andai sulla home:
Harry Styles: Sono in conflitto con me stesso, che devo fare?
Cliccai mi piace e mi scollegai. Chiusi il computer e mi misi a letto, mi sarei impegnata affinchè le nostre divergenze si appianassero.
La mattina dopo mi svegliai con il sole che illuminava tutta la stanza e poco dopo sentii bussare alla porta.
-“Si?”
-“Sono io, posso?” disse Harry.
Sgranai gli occhi e mi alzai andando ad aprire.
-“Che ci fai qui?” Chiesi totalmente disorientata.
-“Tua madre mi ha chiesto di portarti questo.” Indicò un vassoio con la colazione.
-“G-Grazie, non dovevi, sarei scesa io a momenti.”
-“In pratica un viaggio a vuoto, comunque, Niall mi ha mandato un messaggio ha detto che dobbiamo raggiungere i ragazzi al parco.” Fece una pausa. “vieni?”
Abbozzai un sorriso e annuii prendendo il vassoio dalle sue mani.
-“A tra poco.” Conclusi io.
Finito di mangiare, andai a fare una doccia veloce e mi vestii, Short di jeans chiari, canotta color cioccolato, maglia a buchi bianca con una spalla scoperta, abbastanza larga e le mie nike air force bianche. Aprii la porta e mi trovai davanti Harry che stava per bussare e scoppiai a ridere, lui abbozzò un mezzo sorriso e scendemmo al piano di sotto. Avvisammo che stavamo uscendo e raggiungemmo i ragazzi al parco dietro casa, era la prima volta che uscivo e il quartiere devo ammettere che era davvero stupendo. Salutai tutti e mi sedetti su una panchina.
Niall cominciò a parlare.
-“Ragazzi ho una notizia da darvi, tra una settimana verrà a farmi visita il mio migliore amico di infanzia, non lo vedo da quando mi sono trasferito qui, quindi vi prego non fatevi riconoscere subito” disse ridendo.
-“Posso chiederti come si chiama?” chiesi rompendo il silenzio?
-“Ma certo, Justin, Justin Bieber.” Rispose. Bel nome pensai.
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Angolo autrice c:
Bene ragazzi, questo è il secondo capitolo :) Mi sto divertendo tantissimo a scrivere,
è qualcosa che mi permette di dare spazio all'immaginazione e mettere per iscritto
e fondere ogni cosa che mi piace. Spero che la storia vi stia piacendo, mi sto impegnando al massimo
per fare del mio meglio! :D
Mi raccomando recensite! Così potrò sapere cosa ne pensate della storia :)
Prima di salutarvi vorrei ringraziare una persona che ha inserito la mia storia tra le sue preferite:
- Justin Smile