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Autore: LaMicheCoria    04/05/2013    1 recensioni
Si poteva vivere con Tony Stark solo se ci si era preventivamente dotati di una buona dose di pazienza o, in alternativa, di un fucile ad aria compressa.
Quando aveva esposto tale teoria all’Agente Leland, lei aveva riso.

[Steve/Tony; Pre-slash]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Cause Nobody Wants To Be The Last One There :.'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono
Ma sono di proprietà della Marvel ©

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Avversativa

 

Si poteva vivere con Tony Stark solo se ci si era preventivamente dotati di una buona dose di pazienza o, in alternativa, di un fucile ad aria compressa.
Quando aveva esposto tale teoria all’Agente Leland, lei aveva riso: aveva portato una mano al volto, i polpastrelli a sfiorare il profilo rettangolare delle lenti, le dita della sinistra strette al blocchetto per gli appunti appoggiato sulle ginocchia.
Era stata la prima volta in cui aveva pensato quanto fosse una donna davvero attraente, ma…Ma. Proprio come la cameriera del caffè, come Bernie ed il ruggito castano dei riccioli che l’accompagnava ad ogni movimento della testa, la voce una risata d’argento vivo.
La mano di Beth, la cameriera, era calda contro il palmo, le labbra di Bernie sapevano di zucchero e tea alla vaniglia contro la punta della lingua, gli occhi dell’Agente Leland erano vivaci, vivi e divoravano le vastità del mondo con una curiosità insaziabile.
Ma c’era sempre un ma.

L’Avversativa, come la chiamava l’Agente Barton, dando al tutto un che di tinte fosche e fataliste da sembrare una citazione horror.
“Niente di peggio dell’Avversativa” gli aveva confidato “Forse Nat quando fa quella cosa col sopracciglio. Sai, no? Quella cosa per cui capisci che lei ha già capito qualcosa che tu ancora non hai capito”
Steve aveva aggrottato la fronte.
Non perché quel discorso al limite dell’incomprensibile avrebbe dovuto, in teoria, lasciarlo più perplesso della volta in cui Tony aveva tenuto solo per lui una dissertazione riguardo l’anima nera insita nel tapis roulant. Aveva aggrottato la fronte perché quella cosa col sopracciglio Natasha l’aveva fatta proprio la volta in cui Tony aveva tenuto solo per lui una dissertazione riguardo l’anima nera insita nel tapis roulant. E quando Stark gli aveva spiegato che, no, il microonde non l’aveva preso in antipatia, né aveva giurato vendetta sulla memoria di sua nonna “Cucina a gas” e per l’amor del cielo, Rogers hai preso a pugni Hitler e non riesci a scaldare del cibo precotto? Oh, e quando il figlio di Howard lo aveva accompagnato personalmente a visitare la nuova palestra che aveva installato nella Tower.
Ah, poi c’era stata quella volta in cui Tony gli aveva fatto trovare un biglietto per la prima di Cats a Broadway accanto alla colazione, perché almeno se sei a vedere dei felini che saltellano e balzellano e canticchiano invece di affilarsi le unghie sulle tende o sul divano come tutti i gatti del creato, non devo preoccuparmi di venir trascinato a letto solo perché una qualche opinabile rivista di divulgazione scientifica ha detto che sette ore di sonno sarebbero da considerarsi necessarie e salutari.
In effetti, Natasha si aggirava per la Tower ad esibire quella cosa col sopracciglio un po’ troppo spesso. Erano i lati negativi della coabitazione, però, quindi tanto valeva fare buon viso a cattivo gioco e fingere di non essersi accorti di nulla –Anche se, con l’Agente Barton e l’Agente Romanoff costantemente in missione, Thor ormai in pianta stabile ad Asgard ed il Dottor Banner che si rinchiudeva nel laboratorio e ne usciva solo ad orari improponibili e che per questo era stato ribattezzato da Stark L’Hulk che sussurra alle ampolle, sì, insomma, alla fine la convivenza era solo fra se stesso e Tony.
Aveva accennato alla cosa col vecchio Stan e questi aveva ridacchiato, i denti che mordicchiavano l’ulivo della pipa con un cronk cronk mefistofelico.
Alle volte l’anziano lo inquietava parecchio.
-Già di ritorno, Capsicle? E l’appuntamento galante con l’Agente Leland?
Steve sussultò e per la sorpresa lasciò cadere il blocco degli schizzi che teneva tra le mani.
-Non era destino- ammise, scrollando le spalle e tentando un sorriso.
-Ti ha dato buca? Rogers, hai di nuovo messo la brillantina, vero? Quando imparerai che…
-Tu non avevi una cena con la signorina Potts?- tagliò corto –E tanto per rimarcare il proprio fastidio, gli lanciò pure un’occhiata fulminante.
Non aveva ancora abbandonato l’idea del fucile ad aria compressa.
Stark non lo degnò di risposta: sollevò la bocca in un ghigno storto, si versò del whiskey e alzò il bicchierino come a proporre un brindisi; lo sguardo tradiva una malizia ed un divertimento tali che Steve avvertì chiaramente un crocchiolio di brividi guizzargli lungo la spina dorsale.
-Mai sentito parlare dell’Avversativa, Capitano?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note Finali

Avevo voglia di una Stony leggera, senza troppe pretese. Anche perché causa quantità indegna di roba da studiare in vista di…Cinque esami *Sbatte la testa contro il muro* non aveva la forza di mettere per iscritto qualcosa di più “corposo”, né, soprattutto, di scrivere un nuovo capitolo di Cor Mortem Ducens. Vi giuro, spero di riuscire ad aggiornarla il più presto possibile, ma non vi posso assicurare nulla…
Vediamo. Note sui personaggi, note sui personaggi…L’Agente Leland è l’Agente della sezione di Sostegno/Supporto dello S.H.I.E.L.D. che si occupa del recupero psicologico di Steve. E’ un OC basato su quella grande che è Mattie Leland è viene citata per la prima nel capitolo “Light” della mia raccolta Stony “Ten Minutes”

Bernie è stata una fiamma di Capitan America nel Comicverse.
Stan, invece, compare attivamente in For The World To See: è un personaggio che richiama ovviamente Stan Lee, ma, prima di tutto è un personaggio citato nelle role tra me (Steve Rogers) e Reiko (Tony Stark): proprietario della palestra cui Steve era solito andare ad allenarsi i primi tempi nel nuovo millennio, è un fanboy accanito della Stony. Amatelo tutti, perché Siamo nel 2012, figliolo. L’idea di un personaggio di nome Stan riferito al caro Lee è stata usata in prima battuta da Diane nella sua Fan Fiction: Ritorno al Passato.
Quindi..Leggetela ùù
Altro? Ah sì. E’ pre-slash. Strano, vero? xD
Alla prossima!

   
 
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