Tutto ebbe inizio in una serata come tante altre, io e mia sorella avevamo finito di cenare e andammo in camera per dedicarci io al pc e lei al telefono, ero lì a leggere fan  fiction di tante ragazze, amavo leggere,mi immergevo sempre in quelle storie,tristi o felici che erano. Ritornammo in cucina poiché mio cugino ci salì dal piano di sotto un piatto di salsicce, mi sedetti mangiai ciò che mi andava e ritornai in camera, dopo un po’ mi raggiunse anche mia sorella, ritornammo io al mio pc e  lei al suo telefono, mentre ero sdraiata sul letto pensavo alla sgridata che mamma mi aveva fatto prima a causa di essermi scordata di rientrarle lo stendino dei panni, pensai che da quella sgridata tutto ebbe avuto inizio per poi finire,ma non fu così, mio padre, si lui, il solito uomo che tornava da caccia tutto irrigidito dal freddo della montagna con una barbetta che copriva le sue ferite dopo un intera giornata in mezzo agli spini solo per andare dietro ad uno stupido cinghiale per poi ucciderlo e riportarlo a casa per mangiarlo, mi tolse la ADSL la mia amata adsl che mi consentiva di connettermi con quel mondo che tanto amavo,si il mondo dei social network. Rimasi bloccata un secondo, e poi iniziai a prendere a parole lui e mia mamma poiché non facevano altro che rovinarmi la vita,non mi lasciavano vivere in pace, può sembrare strano che una figlia odi così tanto i suoi genitori, ma era così e rimarrà cosi poiché la mia vita è così. Presi una valigia la riempi e decisi di scappare via da quel mondo da me tanto odiato,ero stufa di tutto e di tutti, l’unica e sola a capirmi era mia sorella che purtroppo non poteva venire con me perché era troppo piccola e indifesa,ma nonostante lo fosse lei mi capiva. Fu così che abbandonai la mia natura, la mia casa in campagna e i miei nonni e cugini che amavo al piano di sotto, quelle persone importanti con cui passai la mia infanzia bella fino ad adesso. Sbattei la porta più forte che potei,scesi le scale, misi in moto la macchina di mia mamma ,nonostante non sapessi guidare,  in quel momento “non me ne fotteva un cazzo” di nessuno, raggiunsi la città, mi guardai attorno con sguardo afflitto ,pensai a quei pochi minuti che mi restavano prima che me ne andassi via dalla mia città e dai miei amici,e  continuai a guidare senza una meta precisa. 

SBAAAAAM 
eccomi qui, questa è la prima fan fiction che scrivo, non è bellissima,stupenda,e tanto meno da oscar, ma è una semplice storia ,spero che vi piaccia, recensite in tanti mi raccomando.
se volete contattarmi su twitter sono : @zaynpircing