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Autore: Miky Castiel Winchester    05/05/2013    1 recensioni
Un solo cielo, un solo destino, destino avverso o finalmente roseo? dolore, senso di colpa, gelosia, un sentimento ignoto celato da anni. Una nuova opportunità per capire cosa significa amare. Dove condurrà il tortuoso sentiero tracciato dal "grande disegno?"
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Jo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione, Sesta stagione
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Chapter 1

Inferno

 

 

Smettere di cacciare, cercare una vita normale, mettere la parola fine a quella, che era l’unica vita che conosceva non era servito a nulla, aver sventato l’Apocalisse non lo aveva guarito quel suo cuore, quel suo animo tormentato,afflitto per la morte di Ellen e Jo che si erano sacrificate per lui, per Sam, per dar modo loro di raggiungere il Diavolo. Lucifero era stato rinchiuso ma il prezzo pagato,era stato altissimo, le aveva perse, aveva perso Ellen che era un po come una seconda madre quella donna bizzarra che si divertiva a sgridarlo scherzosa ogni qual volta ne avesse occasione, aveva perso Jo, quella ragazza scaltra, furba, divertente capace di farlo sorridere con la sua aria da arrogante saputella sempre. E Dean aveva deciso così di smettere di esser un cacciatore perché la loro, la sua morte,quella di Jo in particolare non poteva accettarla no, e si era rifugiato in una vita che mai avrebbe in realtà potuto appartenergli, si era rifugiato in Lisa e Ben, sperando che il tempo, la routine, la stessa donna potessero cancellare il suo dolore, la sua sofferenza, ma decisamente si era sbagliato. E cercava di aggrapparsi disperatamente a quella vita normale che aveva deciso di imporsi sperando di cancellare il tormento di quell’animo, di cancellare il dolore,il senso di colpa attanagliante quel cuore,il suo, lacerato dopo la morte delle due cacciatrici. Ogni notte le immagini raccapriccianti dell’esplosione nella quale persero la vita Ellen e Jo, facevano capolinea nei suoi dannati sogni, ogni singola notte, le ultime parole sussurrate a Jo i loro occhi lucidi che si incontrano l’abbraccio a lei ed Ellen, il loro incoraggiamento a lui e Sam prima di essere cancellate dalla scena dell’esistenza. Pensava a loro ed in particolare a Jo ogni singolo istante e da quel dannato giorno era ormai passato un anno e le aveva provate tutte Dean per essere forte ma la verità è che lui non ce la faceva stavolta a reggere, no,non ce la faceva proprio e la sera finiva sempre nel garage di Lisa a bere due,tre, quattro bottiglie di birra sperando di farvi annegare il suo dolore in quell’alcol che non dava lui la consolazione tanto sperata. Per colpa sua Ellen e Jo non c’erano più. Avrebbe dovuto stare lontano da Jo, non avrebbe mai dovuto accettare il suo aiuto quel giorno, mai, aveva già sofferto fin troppo quella ragazza e lui avrebbe dovuto starle lontano e si danna Dean,perché se lo avesse capito prima sarebbero entrambe vive Ellen e lei, Jo. Lisa lo guardava sempre con aria pensierosa ogni qual volta vedeva in lui quello sguardo velato di tristezza sapeva fin troppo bene cosa significasse, sapeva quanto male gli facesse aver perso quelle due donne non riusciva a fare a meno di pensare, di chiedersi se Dean fosse innamorato della più delle giovane Harvelle e se lei fosse solo il semplice ripiego, la magra consolazione di un amore non sbocciato per senso del dovere, per la vita vissuta da lui e Jo sin da bambini, per la morte della giovane. Come sarebbe andata dopo tutto se Jo non fosse morta? Dean non sarebbe mai andato a vivere con lei e Ben, avrebbe continuato ad andare in giro per le strade dell’America con Sam a caccia di mostri, demoni, portando con se ed il fratello alcune volte, quell’affascinante biondina con la quale Dean amava scherzare o bere una birra in quel locale, la RoadHouse, che lei gestiva con la madre e nel quale lui passava ben spesso tantissimo tempo a detta del loro vecchio amico Ash. Ed era gelosa Lisa perché lei amava Dean ed il giorno che lui aveva bussato alla sua porta dicendole che lui e Sam avevano smesso con la caccia, che Sam aveva ripreso gli studi a Stanford in certa di una parvenza di normalità, che anche lui voleva vivere da uomo normale con quegli occhi carichi di lacrime aveva gioito dentro di se perché finalmente lo avrebbe avuto al suo fianco quell’uomo ed in fondo per quanto orribile fosse solo pensarlo, non gli dispiaceva che Jo avesse perso la vita perché lei era gelosa di quella ragazza che aveva così tanto in comunque con l’uomo che amava e che avrebbe voluto facesse da padre a suo figlio Ben e lo aveva accolto sperando che pian piano potessero essere una vera famiglia, ma quella tristezza quel dolore mai avevano abbandonato Dean nonostante fosse già passato un anno intero, Dean non aveva mai smesso di pensare ad Ellen,non aveva mai smesso di pensare a Jo, mai.

Seduto al tavolo della cucina Dean cercava di mandare giù quelle orribili uova strapazzate che si era preparato lui stesso faceva davvero schifo come cuoco pensò mentre buttava via la sua colazione nella pattumiera.

 

“Dean potresti portare fuori la spazzatura già che ci sei per favore?”

 

  D’accordo come vuoi Lisa” rispose lui tagliando corto.

 

Chiuse il sacco e si recò fuori, d’un tratto un rumore tra i cespugli lo fece sobbalzare i suoi sensi da cacciatore si ridestarono a passo lento si avvicinò e vide Castiel chinato, tentava di reggere una ragazza bionda dal viso completamente nascosto tra i capelli ricopetta di sangue, il cuore di Dean perse un battito gli occhi si fecero lucidi incontrando lo sguardo dell’angelo.

 

“Cass lei.. lei.. è..” riuscì a balbettare mentre le parole non ne sapevano di uscire.

 

“ Jo..” continuò ancora Dean chiamandola e  lasciandosi cadere in ginocchio accanto all’angelo ed alla ragazza che tremava come una foglia. Era decisamente sotto choc, lo sguardo perso nel vuoto, incapace di rendersi conto di dove fosse di chi avesse accanto.

 

“Era… era all’inferno Dean l’ho scoperto solo due giorni fa..”

 

“Come.. come all’inferno?” disse lui facendosi più vicino scostandole una ciocca di capelli da viso.

 

“Crowley, il giorno della sua morte l’ha rapita e la portata laggiù è stata torturata per u intero anno Dean io l’ho salvata come ho salvato te..”

 

“Quel figlio di puttana me la pagherà a costo della vita!” disse il cacciatore a dentri stretti e le lacrime rigarono il suo viso, dolore e rabbia si scontravano nel suo cuore.

 

“Non fare mosse stupide Dean ha bisogno di te adesso, sei l’unico che può aiutarla farti ammazzare non le sarà d’aiuto..”

 

“Hi ragione ci penso io a lei.. sono felce che.. sia viva di nuovo..”

 

“Lo so che ti mancava l’ho salvata per te e quando sarò abbastanza forte riporterò indietro anche Ellen lei è in Paradiso e sa che adesso sua figlia è salva”

 

“Grazie Cass io..”

 

“ Prego Dean di nulla” dise l’angelo abbozzando un sorriso era strano vederlo sorridere lui sorrideva così di rado.

 

Castiel si scostò leggermente affinché Dean potesse prendere Jo tra le braccia, la strinse forte a se, così forte come se avesse paura potesse andare via, ancora.

 

“Sono qui Jo.. va tutto bene, ti proteggerò io” le sussurrò passando la mano tra i capelli biondi di lei.

 

“Ci sono io con te adesso.. e tornerai quella di sempre.. la ragazza che mi ha rotto il naso la prima volta che ci siamo visti e che vuole avere sempre ragione” proseguì Dean cercando di sorridere mentre le lacrime rigavano sempre più come pioggia battente quel suo viso che di sofferenze era costellato.

“Dean? Dove diavolo eri finito?.. ma che…” non riuscì a proseguire la frase quando vide che piangendo il cacciatore stringeva tra le braccia una ragazza bionda sporca di sangue con la testa nascosta sul suo petto ed accanto Castiel, l’angelo, l’amico di Dean.

 

“Lisa..” disse cercando dia assumere un tono più autorevole, ma senza mollare la presa su Jo, si asciugò frettolosamente le lacrime e portò lo sguardo sulla bruna alquanto incredula, sorpresa, forse indispettita.

 

“Jo” disse d’un fiato lei con voce tremante.

 

“ Si è lei” disse Dean serio alzandosi e prendendola in braccio.

 

“ Vado Dean devo lavorare per portare indietro Ellen”

 

“Certo, grazie Cass”

 

Un fruscio d’ali e l’angelo sparì.

 

“Quindi adesso vuoi portarla dentro?” chiese Lisa con un pizzico di gelosia.

 

“Certo” disse Dean duro. “Ha bisogno di me Lisa” proseguì.

 

Dean rientrò in casa seguito a ruota da Lisa per niente felice della situazione, il cacciatore portò la giovane nella camera degli ospiti, adagiandola sul letto, si sedette accanto a lei spostando le ciocche di capelli dal viso, lei non aveva detto ancora una parola era terrorizzata, come sotto ipnosi. Doveva ripulirla da tutto quel sangue e poi prendersi cura di lei nel vero senso della parola, gli era mancata terribilmente ed era felice che fosse li con lui in quel momento l’avrebbe aiutata a tornare quella di sempre, la vecchia Jo.

Il suo desiderio si era realizzato, lei era tornata.

  
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