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Autore: ElodieH    05/05/2013    1 recensioni
La magia di Glee ed Harry Potter vi porterà qui, lo so :3
Dalla storia:
« Per il tema di una pergamena che dovrete fare per la prossima volta, voglio che vi mettiate a gruppi di due. Serpeverde e Grifondoro devono collaborare insieme, quindi, per vostra immensa gioia dovrete mettervi in gruppo con un compagno che non sia della stessa Casa d‘appartenenza. » gli insulti tra le due Case non mancarono e la Signorina Holliday sbuffò irritata.
Nessuno di loro aveva intenzione di passare il pomeriggio a fare il compiti assieme.
Nessuno.
« Avete davvero rotto le scatole, giovanotti. Io sono l’insegnante e voi fate quello che vi dico! I vostri Caposcuola saranno d’esempio: Mureau e Lopez, fate vedere che collaborate.. » Mylène e Santana si guardarono con disgusto e all’unisono esclamarono: « IO NON CI COLLABORO CON QUELLA! »
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Rachel
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love like fools.'
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Ciaooooooooooo!
Bene, siccome sono una persona stupida ho eliminato per sbaglio la storia.  -.-
Adesso rimetterò i capitoli.
Grazie a chi recensirà, seguirà e ricorderà nuovamente la storiella,
siete i più belli!





 





 


Perché quando ti arrendi non importa quello che fai,
non è mai abbastanza.
Quando non avresti mai pensato che potesse essere così dura,
sentirai di che pasta è fatto il mio amore .


Sei anni prima.


Hogwarts, primo anno.

Una locomotiva a vapore scarlatta era ferma lungo un binario gremito di gente. Un cartello alla testa del treno recitava le seguenti parole: “Espresso per Hogwarts, delle ore 11.”
Una folla di piccoli bambini di undici anni scesero dal treno, mentre quelli più grandi attraversavano la strada per prendere delle carrozze che si traevano da sole, e andarono incontro a quello che sembrava essere un uomo gigante.
Una bambina biondina dai dolci occhi azzurri, con la coda e vestita con la divisa scolastica, chiese ad un bambino biondo tanto quanto lei:
 « Secondo te, avrà mangiato tanti spinaci come Braccio di Ferro quel gigante? » il biondino le sorrise e rispose: « Credi che dovremmo mangiare tanti spinaci per diventare come lui? »
« Beh, Lord Tubbington ne mangia parecchi! Solo che lui ha una pancia gigante. Forse diventeremmo giganti in quel senso, come Lord Tub. » disse la bambina bionda al nuovo amichetto di fianco a lei.
Il gigante con la torca in mano fece segno di avvicinarsi di più alla folla di bambini e li guidò alla riva del famoso Lago Nero, come da tradizione ad attenderli vi erano delle barche in legno che presero senza fare obbiezioni.
L’emozione e l’eccitamento dei bambini si poteva quasi toccare, alcuni battevano le mani impazienti, altri si guardavano intorno senza perdersi un piccolo dettaglio di quel breve viaggio in barca che li avrebbe portati, finalmente, alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Dopo qualche minuto quelle piccole personcine posarono i piedi sulla terra ferma, automaticamente duecento teste si alzarono all’unisono verso quell’imponente castello illuminato dalle luci.
« Da questa parte! » ordinò il vocione dell’uomo enorme e tutti senza smettere di guardare quel magnifico castello iniziarono a camminare verso l’entrata. Dopo qualche imprecazione da qualcuno a cui avevano pestato il piede, si trovarono nell’ingresso dove davanti ad una maestosa scala si ergeva in tutta la sua bellezza un mago con un vestito rosso e oro e i capelli riccioli.
« Ben arrivati giovani maghi e streghe. Io sono il Professor Will Schuester, nonché Capocasa di Grifondoro.  Le Case di Hogwarts sono quattro: Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero; si consiglia un linguaggio consono all’ambiente scolastico e nessun diverbio tra case, altrimenti verranno scalati i punti alla vostra Casa d’appartenenza. Inoltre, il custode mi ha informato di dirvi che la Foresta Proibita, è davvero proibita. Bene, ora potete seguirmi nella Sala Grande. »
I ragazzi ascoltarono il discorso del Professor Schuester in silenzio, dopodichè al suo via lo seguirono dentro ad una bellissima Sala Grande.
Ad occhio e croce era lunga circa trentacinque metri, c’erano quattro lunghi tavoli uno di fianco all'altro, dove gli studenti più grandi erano seduti in attesa del loro Smistamento. Ogni tavolo apparteneva ad una casa differente: quello di Serpeverde era il primo a sinistra, seguito da quelli di Corvonero, Tassorosso e Grifondoro. In fondo alla sala, su una piattaforma di legno rialzata, c'era il tavolo dei professori, dove su  una grande sedia d'oro sedeva il Preside Figgins.
Era un posto perpendicolare rispetto a quelli degli studenti, architettato apposta dai professori per vederli bene. Parecchie teste guardarono il soffitto della Sala: era stato incantato per rispecchiare il cielo all'esterno, dando così l'impressione di trovarsi in uno spazio aperto.
Il silenzio calò nella Sala Grande quando il professore presa la pergamena poggiata ad uno sgabello posizionato davanti al Preside Figgins.
« Quando chiamerò il vostro nome siete pregati di sedervi ed indossare il Cappello Parlante. Dunque, iniziamo: Artie Abrams! »
Un bambino dai capelli castani e arruffati si avviò verso lo sgabello senza con timore e nervosamente prese il Cappello.,
« TASSOROSSO! » Il bambino sorrise alla sua Casa e si avviò all’ultimo tavolo.
« Rachel Barbra Berry » una bambina minuta si fece spazio tra la folla e spavaldamente si mise il cappello tra le mani.
« SERPEVERDE! » gridò il Cappello Parlante e la morettina dal naso importante corse a sedersi accanto ai nuovi compagni di Casa.
Dopo vari smistamenti toccò il turno di Santana Lopez, una bambina dalla pelle olivastra, i capelli mossi neri e due occhi color oro nero.
Sembravano due pozzi senza fondo.
« SERPEVERDE! » con fare da prima donna andò al tavolo dei Serpeverde e si sedette vicino a Rachel Berry, che attaccò subito discorso.
Santana Lopez sbuffò vistosamente.
« Mylène Julie Mureau? » Il professore chiamò una bambina dai capelli biondi lunghi e gli occhi di un verde-acqua.
Il professor Schuester le sorrise amichevolmente quando si sedette sullo sgabello, le mise il Cappello Parlante in testa ed iniziò la frustrante attesa.
Mylène guardò con occhi impauriti la Sala di fronte a lei, gli studenti in silenzio la guardavano speranzosi che capitasse nella loro Casa.
Lo sguardo della bambina s’incatenò a quello della ragazza smistata poco prima di lei, Santana. Un brivido che non riuscì a decifrare le corse lungo la schiena.
Decise subito che non avrebbe mai stretto amicizia con quella ragazza.
Dopo quella che sembrò un’infinità di tempo il Cappello si decise a parlare: « Vedo.. Ambizione, talento, molta intelligenza e coraggio, ma anche molta dolcezza.. Dove potrei collocarti? Tassorosso? No, meglio.. GRIFONDORO! » con un sospiro di sollievo l’undicenne si avviò ad un festante tavolo di Grifondoro. Prima di arrivarci però, si girò a guardare di nuovo quella bambina e scorse un lampo di tristezza. Fece spallucce e si ritrovò in mezzo ai ragazzi più grandi che l’abbracciarono contenti di avere una nuova recluta.
Seduta al tavolo dei Corvonero trovò la sua migliore amica che chiacchierava con un ragazzo più grande, sorrise.
Quinn Fabrey la notò e le fece l’occhiolino, per poi tornare a chiacchierare a bassa voce con il suo nuovo “amico”.
Mylène posò di nuovo lo sguardo sul nuovo bambino seduto allo sgabello.
Le case che avevano accumulato di più dopo lo smistamento furono Serpeverde e Tassorosso.
Grifondoro e Corvonero un po’ di meno, ma l’importante era che fossero pochi ma buoni. Dopo qualche parola da parte del Preside, il banchetto iniziò e furono tutti felici di abbuffarsi di quel delizioso cibo preparato dagli Elfi Domestici.
I nuovi arrivati s’integrano subito con le vecchie reclute della propria Casa, si sentivano tutti come a casa.
Mylène portò involontariamente lo sguardo sul tavolo dei Serpeverde dove vide Santana ficcare nella bocca di Rachel una mela, stufa delle continue chiacchiere della Serpeverde.
La biondina ridacchiò e tornò sul suo pasticcio di carne.



*


Mylène fece amicizia con tutti, compresi alcuni Serpeverde, in quegli anni trascorsi nella Scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts.
Fortunatamente almeno due dei suoi migliori amici erano nella sua stessa Casa: Marley Rose, capelli castani boccolosi e due occhi grigi stupendi, e il fascinoso Joseph ‘Joe’ Hart.
Poi c’erano Brittany Susan Pierce e Sam Evans di Tassorosso e ,ovviamente, la sua migliore amica d’infanzia Quinn Fabrey di Corvonero.
Per quanto riguarda Santana Lopez e Rachel Berry divennero migliori amiche.










Presente.


In un angolo ben visibile del terzo piano vi era una Santana Lopez che sfoggiava il suo nuovo trofeo: una nuova ragazza.
Ormai era risaputo che la Lopez fosse lesbica e nessuno faceva storie al riguardo o perlomeno non le facevano in sua presenza, altrimenti si sarebbero ritrovati tra le grinfie del Platano Picchiatore.
Da quel loro primo sguardo di sei anni fa ne susseguirono tanti altri e , ogni volta, Mylène non si riusciva a spiegare perché quegli occhi la trattenessero come una calamita.
Santana cercava sempre di tirare il morale di tutti in basso, sotto i piedi; ma non con lei.
L’ignorava completamente e alla biondina stava bene così, anche se la Lopez non mancava mai di riservarle occhiate maliziose ogni volta che passava davanti a lei.
Mylène stava passando in quel corridoio per andare nella Torre di Grifondoro, ma si bloccò con la bocca spalancata a guardare Santana che pomiciava allegramente con la sua nuova conquista di Serpeverde.
La tracolla si ruppe e tutti i libri, quaderni e fogli vari caddero rumorosamente a terra, Santana si staccò infuriata dalle labbra della ragazza.
« Merda. » disse Mylène e si chinò a raccogliere le cose cadute a terra.
Santana allontanò da sé la ragazza che poco prima stava baciando e si avvicinò alla bionda china sul materiale scolastico.
« Dovresti mettere apposto la tua tracolla, altrimenti i libri cadranno e tu imprecherai di nuovo.» la voce della Serpeverde raggiunse le orecchie della Grifondoro.
Mylène alzò il capo e la guardò dal basso verso l’alto « Sì, dopo lo faccio.. Grazie. » rispose la bionda alzandosi con in mano il materiale.
Santana roteò gli occhi e si chinò a prendere la tracolla, tirò fuori la bacchetta e disse semplicemente “Reparo” e la porse alla ragazza davanti a lei che ci ficcò in modo disordinato i libri.
« Ecco fatto. Ora è riparata. » Santana sorrise e Mylène diventò fucsia.
« Grazie mille, Santana. Ce l’avrei fatta anche da sola! » disse la bionda guardandola un po’ male, non seppe il perché di quello sguardo irritato che le riservò.
« Scusa, ho da fare ora. » Irritata per lo sguardo datole, si voltò verso la sua compagna di Casa che l’aspettava appoggiata al muro.
Tornarono a baciarsi.
Mylène a passo svelto s’incamminò verso la Torre di Grifondoro, inconsapevole che qualcuno di nome Santana Lopez la stesse fissando.
  
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