Questa riguarda un'altra mia ipotesi sul modo in cui Ian e Nina si sono dichiarati amore.
I’ll never give up on
you
-Senti,
ti ho detto di smetterla!- esclamò
Ian alzando la voce.
Mi
bloccai nascondendomi dietro il pilastro, non avevo mai visto Ian
così
arrabbiato prima d’ora, nemmeno dopo una scena pesante
ripetuta diverse volte a
causa dell’esigenze dei produttori.
-E
non pensi a come mi sento io invece?! No,
Megan ti ho detto che è finita e non mi importano le tue
stupide scuse- continuò
agitando la mano libera, sapevo che non era buona educazione origliare,
ma
quando si trattava di Ian rompevo le regole.
-Non
provare nemmeno a nominarla ! Nina è
mille volte migliore di te!- sobbalzai sentendo il mio nome e
il mio cuore
perse qualche battito.
Io
e Ian eravamo in una strana situazione, non eravamo amici, ma nemmeno
fidanzati, ci trovavamo in quel limbo in cui la tensione era palpabile,
ma
nessuno dei due aveva il coraggio di dire qualcosa all’altro.
Erano
settimane che ci evitavamo e che ogni volta che i nostri occhi si
incrociavano
cambiavo direzione.
-Senti
non mi va di starti a sentire, non ti
amo più Megan e non vedo perché tirarla avanti
tanto- sbuffò riattaccando
dopo qualche secondo.
-Fanculo!-
sbraitò sbattendo il telefono a terra e sedendosi prendendo
la testa fra le
mani.
Sospirai,
mi faceva male vederlo in quello stato.
Uscii
dal mio nascondiglio avvicinandomi piano e mi sedetti accanto a lui.
-Ehi-
sussurrai carezzandogli il braccio, lui si scostò malamente.
-Lasciami
stare- sibilò gelido facendomi raggelare e tirando un pugno
a terra.
-Tutto
questo non ti farà sentire meglio- alzai la voce.
-E
cosa allora Nina?! Ti prego dimmelo, perché qui non sento
più niente- esclamò
alzandosi e indicando il cuore.
-Parlarne
ti farà sentire meglio, confidarti con qualcuno- spiegai
cercando di mantenere
la calma.
-E
con chi? Ho perso la mia migliore amica dal momento in cui mi sono
innamorato
di lei, non mi parla più come prima e ho appena lasciato la
mia fidanzata
perché da quando c’è lei nella mia vita
non faccio altro che pensarla e mentre
baciavo e facevo l’amore con Megan immaginavo lei al suo
posto- esclamò
rabbioso.
-E
se ti dicessi che la tua migliore amica non ti ha mai abbandonato? Che
in tutto
questo tempo non ha fatto altro che racimolare informazioni da altri
per sapere
come stavi perché troppo codarda per chiedertelo
direttamente? Se ti dicessi
che la tua migliore amica ti ama così tanto che le fa male
il cuore quando ti
pensa?- urlai alzandomi in piedi e mettendomi di fronte a lui mentre le
prime
lacrime mi solcavano le guancie.
Sbarrò
gli occhi per un instante e si avvicinò prendendomi il viso
fra le mani.
In
un attimo le sue labbra erano sulle mie e fu come benzina sul fuoco, le
nostre
lingue si scontravano frenetiche e le nostre mani vagano sul corpo
dell’altro.
-Mi
sei mancata- sussurrò appoggiando la sua fronte alla mia.
-Non
volevo origliare scusami e soprattutto non volevo rovinare il tuo
rapporto con
Megan- dissi sincera.
-Non
è colpa tua, in realtà non funzionava da un
po’, ma giocavamo a fare la
famiglia felice- commentò facendo una smorfia e abbassando
lo sguardo sulla sua
mano che sanguinava.
-Ehi,
fammi vedere- sussurrai prendendo la sua mano fra le mie.
Tirai
fuori dalla borsa la mia bottiglietta d’acqua e dei
fazzoletti curando alla
meglio quel taglio.
-Sei
così premurosa, lo sei sempre con tutti- sussurrò
carezzandomi una guancia.
-No,
lo sono solo con le persone che amo, mi prenderò cura di te
Ian, lo farò al
meglio- dissi puntando i miei occhi nei suoi.
-Io
non ti merito, ma sono troppo egoista per lasciarti andare-
sussurrò abbassando
la testa.
-Se
provi a lasciarmi andare ti stacco la testa a morsi- dichiarai
sorridendo poi e
alleggerendo quell’aria tanto pesante.
-Devo
dirti una cosa, una cosa che non ti ho detto per molto tempo e so che
magari ti
può sembrare affrettata, ma devo dirlo…-
-Ti
amo- lo interruppi capendo cosa volesse dire.
Ian
sgranò leggermente gli occhi per poi lasciarsi andare ad un
sorriso rilassato.
-Ti
amo Nina e giuro che non mi arrenderò mai, non
farò come con Megan, non lascerò
mai perdere- disse tornando leggermente serio.
Lo
baciai nuovamente con impeto e la sua lingua si scontrò con
la mia ancora e
ancora.
-Paul
starà festeggiando in questo momento- sussurrai ridacchiando
appena.
Ian
si unì a me abbracciandomi.
-Sì,
so che hanno fatto diverse scommesse su di noi- concordò.
-Facciamo
anche noi una scommessa- esclamai improvvisamente.
Ian
mi fissò con capendo dove volessi andare a parare.
-In
realtà è una specie di patto- continuai estraendo
il telefono e guardandolo.
-Ecco:
sono le 11:11, d’ora in avanti questo sarà il
nostro numero, la nostra ora-
aggiunsi mostrando lo schermo illuminato.
Mi
sorrise e mi baciò castamente.
-Andiamo
a mangiare qualcosa? Sto morendo di fame- esclamò alzandosi.
-Lo
sai che non rifiuto mai questo tipo di offerte- dissi allegra.
-Il
nostro primo appuntamento, dove vuoi andare?- mi chiese prendendomi per
mano.
-Voglio
andare in un posto in cui fanno quei grossi hamburger pieni di
schifezze- dissi
parandomi di fronte a lui e vedendolo sbiancare.
Scoppiai
a ridere per la sua espressione, erano 10 anni che non entrava in un
fast food.
-Ti
mettevo alla prova, andiamo nel solito posto- dissi baciandogli una
guancia.
-Sicura?-
chiese fermandosi.
-Ian,
non mi importano i fiori, un ristorante caro o un bel vestito, mi basti
tu,
saremo tu ed io- dissi prendendogli il viso fra le mani.
-Sei
meravigliosa e bellissima e intelligente e sexy e, potrei continuare
all’infinito, non mi stancherei mai- commentò
sorridendo.
-E
io non mi stancherò di ascoltarti-