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Autore: Elbereth_    06/05/2013    0 recensioni
Accendo il camino e, mentre cerco il telecomando del televisore, sento bussare alla porta. Sono le nove e mezza del venticinque dicembre, chi potrebbe mai essere? [...]
Ma quando apro la porta, mi ritrovo una sorpresa: una splendida sorpresa. Mi ritrovo un Sebastian tutto sorridente davanti a me, con una busta della spesa in una mano ed un pacchetto regalo in un'altra. Cosa diavolo ci fa qui?
Il titolo è tratto dalla canzone di Marco Mengoni.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natale senza regali

 

 

Un Natale senza regali. Fin da bambino i regali costituivano la parte più bella di quel giorno, e non sembrava Natale senza regali; ora sono cresciuto, ma credo sempre la stessa cosa. Non mi è arrivato nessun pacco dai miei genitori, e tantomeno da Kurt. Da quando ci siamo lasciati non l'ho più sentito, e questo fa male. Davvero male. E mi sento solo, terribilmente. Specialmente oggi. Lo scorso Natale lo passammo insieme, e fu così bello. Mi regalò un maglione, uno di quelli fatti a mano; disse che aveva imparato da poco a lavorare a maglia, e che quello era una specie di esperimento, e che non era uscito tanto bene. Ma per me era la cosa più bella che io avessi mai visto: c'era tanto di Kurt, tanto di noi. Proprio perché voglio essere masochista, ora lo sto indossando. Ha il suo profumo: non so come fece, ma disse di volerci mettere la sua essenza, e ci è riuscito benissimo. Dire che non mi manca sarebbe dire una bella bugia, ma sono convinto di dover andare avanti, anche perché altrimenti sento di poter cadere in uno stato di depressione senza ritorno. Ma come faccio? Tutto mi ricorda Kurt, specialmente ora che sono anch'io a New York. Progettavamo di voler stare insieme per tutta la vita, ma ora ho mandato quel sogno in frantumi. E' tutta colpa mia, lo so, e mi faccio schifo per questo. Accendo il camino e, mentre cerco il telecomando del televisore, sento bussare alla porta. Sono le nove e mezza del venticinque dicembre, chi potrebbe mai essere? Tutti staranno festeggiando in famiglia, staranno tutti intorno al tavolo a mangiare, a ridere e scherzare. “Forse sarà la vicina” dico fra me e me. Ma quando apro la porta, mi ritrovo una sorpresa: una splendida sorpresa. Mi ritrovo un Sebastian tutto sorridente davanti a me, con una busta della spesa in una mano ed un pacchetto regalo in un'altra. Cosa diavolo ci fa qui?

Sebastian, sei tu!”

Ma non mi dire!”

Senza che io lo inviti ad entrare, lui oltrepassa l'uscio e posa la busta sull'isola in cucina. Tipico di Sebastian: mi casa es tu casa.

Seb, cosa ci fai qui?”

Sono venuto a salvarti il Natale”

Che cosa?”

Sapevo che lo avresti passato da solo, quindi ho deciso di prendere il primo volo che ho trovato e sono venuto qui”

Ha fatto questo per me? Che cosa carina, penso.

Sono passato dai tuoi genitori, e mi hanno detto che non sono riusciti a chiamarti perché il tuo cellulare sembra morto, ma mi hanno lasciato questa lettera. Penso che dica che ti manderanno il tuo regalo tra qualche giorno”

Grazie”

Afferro la lettera, e guardo Sebastian. Come faceva a saperlo? Come faceva a sapere che avrei passato il giorno di Natale da solo con la televisione a pensare a Kurt? Non è che mi aveva spiato? Prima che potessi pensare ad altro, lui mi porge una scatola di piccole dimensioni impacchettata con cura.

Per te” dice

Un... un regalo?”

No, una navicella spaziale. Certo che è un regalo, idiota!”

Poggio il pacchetto sul tavolo e lo apro: è una cravatta dei Warbles. Non so perché me l'abbia regalata, visto che ho tenuto la mia quando ho lasciato la scuola, però la giro e vedo delle scritte: sono dediche, da parte di tutti i Warbles, da parte di Nick, Jeff, Wes e tutti gli altri. Sto quasi per commuovermi, e Sebastian se ne accorge. Oh, no.

Oh, Anderson, non hai perso la tua abitudine di piangere come una ragazzina, vero?”

poi si avvicina e comincia a darmi pizzicotti sulle guance come mia nonna “Che carina, Anderson”

E smettila!”

Non appena riesco a ricompormi, poggio la cravatta di nuovo nella scatola e la richiudo. Ora che ci penso, io non ho niente per Sebastian.

Io però non ho nessun regalo per te”

Lui però non sembra sconvolto, e non si scompone minimamente.

Tranquillo, me lo aspettavo. Insomma, non ti ho dato nessun preavviso, quindi era impossibile che mi avessi comprato qualcosa. E sono altrettanto sicuro che non hai comprato niente di decente da mangiare e che stasera ti saresti nutrito di latte e biscotti”

E lui come fa a sapere tutto quello? Lo guardo stupito, ma lui rimane sempre composto e con quel suo sorriso che dice di saperne sempre una in più di tutti. La curiosità mi sta mangiando, quindi devo chiederglielo.

Ma tu come fai a saperlo?”

Ricordi quando eravamo al primo anno? I tuoi andarono in montagna per le vacanze di Natale, ma tu non potesti andare perché avevamo un compito in classe subito dopo il ventisei dicembre, quindi rimanesti a casa da solo. Anche quella volta passai a casa tua la sera di Natale, e ti trovai con addosso un pigiama di flanella ed una tazza enorme di latte tra le mani con cinquemila biscotti dentro ed un cucchiaio tra le mani. Eri alquanto ridicolo, ora che ci ripenso meglio, ma allo stesso tempo adorabile”

Giusto. Ricordo quel giorno come se fosse ieri. Era il primo Natale che passavo senza i miei genitori, ma fu anche il primo Natale che passai con Sebastian. Da allora ogni Natale lui passava a casa mia, perché sapeva che io non andavo mai con i miei genitori. Quando conobbi Kurt, però, questa sorta di rito si ruppe, e passai i due Natali precedenti a questo con lui. Ma ora Sebastian è qui, si è ricordato della nostra tradizione. Questo mi rende felice. Non posso fare a meno di sorridere, e lui allarga ancora di più il suo sorriso; Sebastian ha sempre avuto un sorriso splendido, ma non ci avevo mai pensato fino ad ora, come se lo vedessi per la prima volta.

Allora, vuoi cenare anche tu con latte e biscotti?”

No, io non sono il tipo da latte e biscotti. Ecco perché ho portato il tacchino ripieno”

Ma non si mangia al ringraziamento?”

Si, ma è l'unica ricetta un po' più festiva che so preparare, quindi dovremmo arrangiarci”

Sebastian si avvicina all'isola e caccia dalla busta un tacchino enorme, insalata, budino al cioccolato e coca-cola.

Porca miseria! Non pensi di aver portato un po' troppo cibo per sole due persone?”

Rimarrò qui qualche giorno, quindi deve bastare per un po'”

Il bello di Sebastian è che con lui non ci si annoia mai, trova sempre un modo per sorprendere, per distrarre tutti. E' un bene che ora sia qui, perché non solo passerò la serata con un amico che non vedevo da tanto, ma non penserò a Kurt per un bel po'.

Però mi sento in colpa, perché lui ha tirato fuori un regalo, la cena, ha liberato la mia mente ed io non ho fatto nulla per lui.

Cosa posso fare per ripagarti di tutto?”

Lui si gira e mi guarda: per la prima volta da anni, lo vedo sorpreso, senza sapere cosa dire. Sono tentato di andare di là a prendere la videocamera, perché questo è un evento che passerà alla storia. Dopo qualche secondo però dice:

Non c'è bisogno che tu faccia nulla: tra fratelli si fa così. Ma se proprio vuoi fare qualcosa per me, domani portami a visitare la città”

Sorride ancora, e lo faccio anch'io. Si può fare: in realtà, speravo me lo chiedesse. Non vedevo l'ora di passare un po' di tempo con Sebastian, il mio amico storico, la mia spalla, colui che stava quasi per diventare il mio ragazzo. Chissà, magari potrei di nuovo farci un pensierino. Con un cenno della mano, mi invita a sedermi al tavolo: ci sediamo ed iniziamo a mangiare e a ridere. Ora non solo non è più un Natale senza regali, ma ho ricevuto uno dei regali più belli di tutta la mia vita.



***
Angolo di Alex
Siamo a Maggio ed io scrivo sul Natale: ma okay! Allora, finalmente il mio animo Seblaine emerge! Evviva! Non ho niente da dire, solo che spero recensiate in tanti (spera Alex, spera) e che vi piaccia.
Vi dico anche che ho una long in mente che sarà KLAINE. Ho troppe ship, troppe: devo dedicare una long a ciascuna. 
Anyway, vi adoro.
xoxo

  
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