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Autore: ziananna    06/05/2013    0 recensioni
[varia]
Io in questa storia(sono ancora un po indecisa) voglio parlare di Ranma e Ryioga...innamorati uno dell'altro...ma nel percorso del loro cammino c'è un ostacolo:Akane :33
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una notte Ryoga si intrufulò nella casa di Ranma.
Entrò nella cameretta e lì c'era lui che dormiva.
"Alzati stramaledetto Ranma,finisci il combattimento codardo,smettila di scappare"
Disse Ryoga.

E Ranma,siccome era da tanto che non dormiva non si alzò.
Ad un tratto Ranma nel sonno bisbiglio:
"Ryoga io ti amo".
Casco di banane rimase fulminato da quelle parole,non sapeva cosa fare e dire.

Ryoga rimase fermo a fissare quel ragazzo che dormiva beato mentre sognava.Ad un tratto pensò tra sè e sè:
"E' carino Ranma mentre dorme,no,non dirlo nemmeno per scherzo..devo svegliarlo,non posso rimandare il combattimento" .
"RANMA!Alzati!".

Quello non si sveglio e al posto suo si alzò il padre che si era trasformato in panda e li scaraventò tutti e due fuori dalla finestra,mentre pioveva.
Cascarono tutti e due dentro lo stagnetto che era fuori in giardino.
E li Ranma si trasformò in ragazza e Ryoga si rinchiuse dentro a una sacca magica che non faceva passare nessuna goccia d'acqua.

Ranma in quel momento si svegliò,era confuso,poco fa stava dormendo dentro la sua stanza e adesso si ritrovava dentro uno stagno.

"Una luce?!Cos'é quella?Ryoga? Anche lui qui?Cosa sta succedendo?".
Penso Ranma tra sè e sè.
Una lucetta sul fondo dello stagno diventò sempre più grande,Ranma la fissava sbalordito,d'altronde come Ryoga.

Non sapevano cosa fare,non si muovevano,il fiato sembrava non scomparire proprio come se potessero respirare sotto l'acqua.
Quella luce diventava sempre più grande,sembrava divorare tutto e si stava avvicinando ai due ragazzi che erano piuttosto perplessi e increduli.Che fosse solo una specie di miraggio era impossibile.

Ad un tratto la luce inghiottì i due ragazzi che non credevano ai loro occhi.


Eccoli lì uno su un letto e l'altro su un altro letto che dormivano.
Avevano dei volti angelici,erano bellissimi e indossavano degli abiti da monaco,non sembravano combattenti ma due principi,bellissimi,provenienti da un altro pianeta.
Ranma era di nuovo maschio e fu il primo ad aprire gli occhi.
Sbattè le ciglia per ben tre volte incredulo di ciò che stava vedendo:una stanza immensa con delle finestre gigantesche,due letti matrimoniali,un infinito armadio fatto d'argento.
"Ma dove mi trovo?Ryoga??Anche lui qui?Cos'è successo?La luce,è vero...che sia un sogno oppure siamo finiti in una dimensione parallela...non sono più donna che strano".

Ranma aveva una faccia sconvolta.Ad un tratto si diede un pizzicotto.

No,non era un sogno era tutto reale.
"E questi vestiti?"
"Ryoga,Ryoga,svegliati..SVEGLIATI!''.

Ryoga si alzò di botto gridando:
"Maledetto Ranma combatti!".

Poi spalancò gli occhi:
"Ma dove sono??Se è opera tua,ti uccido!Ma cosa?E questi abiti?La luce?Lo stagno?Il panda...".
Ryoga continuò a sparare cacchiate che aveva visto prima di trovarsi li.

Ranma lo fermò:
"Smettila Ryoga,non fare l'idiota,adesso dobbiamo trovare il modo di capire dove e come siamo finiti qui e soprattutto come tornare indietro".

"Ranma per una volta ti do retta,dimentichiamo ogni rancore,solo per oggi".

"Ryoga ancora non mi vuoi dire il motivo di tanto odio verso di me" .

Una voce femminile poi li interruppe:
"Oh,siete svegli miei amati?".

Era una voce bellissima e soave,dolce quanto il miele e proveniva da un angolo che nessuno dei due ragazzi riusciva ad individuare.

"Chi sei maledetta?Dove siamo finiti?Cosa vuoi da noi?".
Gridò Ranma.

Ryoga non parlò,sembrava conoscerla quella voce e sembrava non piacergli affatto.Poi aprì la bocca:
"Azusa,sei tu??".

Quella misteriosa e bellissimaa voce non rispose.
Ad un tratto la voce cambiò:
"No,non sono Azusa".

Quest'altra voce che rispose la conoscevano entrambi sia Ranma che Ryoga:
"Akane che ci fai qui?!".

La voce cambiò ancora e questa volta con la voce di Shampoo:"Oh,mio amato Ranma e anche tu bellissimo Ryoga,io vi amo".

"Fatti vedere,codarda!".
Gridò Ryoga.


E poi i due ragazzi si alzarono e si misero in posizione di combattimento.

"Combatti creatura immonda,sappiamo bene che quelle non erano la tua voce".

Allora scomparse l'armadio gigantesco e al posto suo comparve una porta.
I due ragazzi avevano un'espressione sconvolta,ma paura non ne avevano.


La porta si aprì...
  
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