Solo con i suoi pensieri, le sue ansie più profonde.
La casa era vuota, solo il fastidioso ticchettio dell’orologio risuonava nel silenzio.
Still talkin’ to myself
And nobody’s home
[Estranged]
Sometimes it’s easy to forget
Where you’re goin’
Sometimes it’s harder to leave
And everytime you think you know
just what you’re doin’
That’s when your troubles exceed
[Out ta get me]
Forse stava solo cercando di dimenticare la sua infanzia, Axl era solo un alter ego creato per poter fare ciò che voleva, senza preoccuparsi di nulla.
-Era questo lo scopo- pensò.
Gli aveva procurato solo danni: certo la vita della rock star era esaltante, ma alcool, droga e soprattutto il successo gli avevano dato alla testa, incidendo sul suo carattere già fragile e complicato. E a parte qualche sana scopata con le groupies, avevano portato ad arresti e screzi con la band.
I Guns N Roses. Cosa rimaneva di quei cinque folli ragazzi? Più nulla.
Distrutti lentamente, vittime di loro stessi e delle situazioni che si erano venute a creare nel corso degli anni.
-La colpa è anche tua, idiota!- si disse.
Ed era vero, non poteva biasimare gli altri per averlo abbandonato. Izzy, Duff, Steven, Slash…
Non era facile stargli vicino, lo sapeva, con i suoi continui scoppi d’ira, i crolli emotivi, gli eccessi.
Nessuno era mai riuscito a capirlo davvero, fin da quando era bambino. Tranne lui, la sola e unica persona che riusciva a non fargli perdere completamente la ragione, che riusciva a farlo tornare se stesso, ad abbandonare Axl per far spazio a William.
E quella persona era Jeff. Izzy, o come diavolo volessero chiamarlo gli altri. Per lui era semplicemente Jeff, il suo Jeff.
There wasn’t much in this heart of mine
There was a little left and babe you found it
It’s funny how I never felt so high
It’s a feelin’ that I know, I know I’ll never forget
Ooh it was the best time I can remember
[Think about you]
Sì, perché anche Jeff se n’era andato, lasciandolo in quello schifo. Pur se lo amava, era stanco dei suoi comportamenti e non sarebbe riuscito a sopportare la cosa ancora a lungo.
Lacrime amare solcavano il volto del rosso, gli occhi colmi di un’infinita tristezza. Ma non potè fare a meno di lasciarsi scappare un sorriso, al ricordo di colui che per così tanto tempo era stato il suo punto di riferimento.
Shed a tear ‘cause I’m missin’ you
I’m still alright to smile
[Patience]
Le lacrime scendevano ormai copiosamente; si coprì il viso cercando di asciugarle e, allo stesso tempo, di nascondere il riflesso di una persona che sentiva di non essere e che, anzi, disprezzava con tutta l’anima.
Qualcuno gli tolse le mani dagli occhi, accarezzandogli le guance ancora umide; quando finalmente trovò il coraggio di guardare, lo vide. Non si chiese neanche come avesse fatto ad entrare, gli importava solo che fosse lì. Il suo Jeff era tornato, ed era lì, solo per lui.
Jeff non disse niente, baciandolo lievemente sulle labbra per poi lasciare che l’altro lo abbracciasse come non faceva da chissà quanto tempo. Da quanto non provava quella sensazione? Gli accarezzò la testa, i capelli sottili, di quel rosso intenso che tanto amava, scivolavano tra le sue dita, sentiva il corpo del cantante tremare contro il suo.
Erano di nuovo insieme, stretti in quell’abbraccio che sembrava non finire mai.
-Mi mancava tutto questo.-
-Anche a me, Bill- rispose Jeff, lasciandogli un bacio sulla fronte e stringendolo a sé.
Solo loro due, in quella stanza vuota. Proprio come un tempo.
Give me a whisper
And give me a sigh
Give me a kiss before tell me goodbye
[Don’t Cry]