10/05/2013
2 recensioniFissavo l’orologio sperando che le lancette dei minuti, poste sul mio orologio, raggiungesse presto l’ora che tanto agoniavo.
Guardai l’orologio per la settantesima volta.
13.00.
Cazzo, si. Finalmente! Fottetevi minuti di merda che sembrate non passare mai.
Afferrai la borsa dalla sedia dietro la cassa e mi avvicinai a Beth.
«Beth, io scappo da questo inferno e vado da Eric. Ciao Cucciola!»La salutai prima di avviarmi verso l’uscita.
«Ciao Hal!» rispose Beth, salutandomi con un gesto della mano.
Salutai la mia migliore amica ed uscii velocemente dal negozio di musica. Una volta fuori, estrassi dalla borsa le mie adorate cuffie e il mio fidato telefono. Osservai qualche secondo la mia playlist prima di scegliere la canzone che avrei ascoltato; Kiss me-Ed Sheeran. Iniziai a camminare verso lo studio di Eric: oggi avrei dovuto pranzare con lui.
Per pura casualità la fine della canzone coincise perfettamente con il mio arrivo allo studio fotografico di Eric.
Passai oltre le siepi ed entrai nell’enorme edificio bianco. Mi avvicinai alla recepcion, aspettando che la ragazza bionda dalla carnagione chiara che era seduta alla scrivania, mi degnasse di uno sguardo.
«Ciao Brittany.» Salutai timidamente la segretaria dello studio fotografico.
I suoi occhi azzurri acqua si sollevarono, scrutandomi. Quando mi riconobbe un sorriso fu disegnato sulle sue labbra rosee.
«Ciao Hal! Tuo padre ti aspetta di sopra. Sembra che ci sia un nuovo fotografo.» Mi riferì lei, sempre sorridendomi.
«Ormai credo di aver perso il conto di quanti fotografi abbia assunto Eric.»Dissi ridendo.
La sentii ridere in risposta.
«Hai perfettamente ragione!» Scherzò lei.
Le rivolsi un ultimo sorriso e la salutai con un gesto della mano.
Mi incamminai verso le scale per raggiungere il piano superiore. Man mano che salivo i gradini delle scale la mia tensione aumentava notevolmente, come se avessi un’enorme voragine dentro al petto.
Strano, incontrare Eric per me non era mai stato un problema, un qualcosa di cui preoccuparmi.
Iniziavo a domandarmi cosa mi preoccupasse quando arrivai davanti alla porta d’ufficio di Eric.
Aprii timidamente la porta e senza volere udii la fine della conversazione fra Eric e quello che, a detta di Brittany, doveva essere il nuovo fotografo… un fotografo dai lunghi capelli neri a quanto pare…
Vidi gli occhi verdi di Eric posarsi sui miei. Un sorriso si dipinse sul suo volto.
«Ehi, benvenuta piccola mia.» Mi salutò Eric.
«Ciao Eric.» Dissi contraccambiando il sorriso.
Eric mi fece segno di avvicinarmi a lui, e così feci.
Il braccio di Eric circondò le mie spalle minute. Lo guardai sorridendo.
«Piccola, volevo presentarmi il mio nuovo fotografo, o meglio...» Eric si schiarì la voce continuando. «La mia nuova fotografa.» Disse Eric, accarezzandomi una guancia.
Spostai il mio sguardo dai limpidi occhi verdi di Eric a quelli della donna davanti a me.
Un nero color pece si riflesse nei miei occhi. La paura prese il controllo dentro di me. Rimasi in silenzio senza emettere parola. La tensione si infiltrò nel mio corpo. Ogni singolo muscolo del mio corpo si tese all’istante.
Chi era quella donna? E perché avevo avuta quella strana sensazione?
«Haley, questa è Amanda» Disse Eric, indicandomi con la mano la donna davanti ai nostri occhi.
«Amanda, questa è mia figlia Haley» Continuò Eric.
‘Amanda l’arpia, Amanda l’arpia…’
Quel nome continuava a fare eco nella mia mente, accompagnato dal divertente nomignolo che le avevo associato.
Risi mentalmente per aver dato dell’arpia ad una sconosciuta che mi terrorizzava.
«Piacere di conoscerti.» Rispose sorridente Amanda.
«A-Anche per me è un piacere.» Risposi.
Continuai a scrutare Amanda di nascosto. Capelli neri e lisci come chiodi, faccia da arpia ed alti tacchi a spillo. Osservai per un secondo il suo abbigliamento: tutto, completamente nero, manco fossimo ad un funerale, cazzo.
Il silenzio nello studio iniziava a farsi imbarazzante. Il primo a spezzarlo fu mio ‘padre’, Eric.
«Benissimo… Allora: Amanda, per quanto riguarda noi due ci vediamo domani.» Avvisò Eric. Quel ‘noi’ non mi piaceva per niente… «Per quanto riguarda noi due, Hal, adesso ce ne andiamo a mangiare.» Continuò sorridendomi.
Annuii, sentendo il mio stomaco brontolare dalla fame.
TO BE CONTINUED…
Heiii
Ho postato anche il secondo capitolo , per far capire la storia. Come al solito: non siate troppo cattivi/e :)