Cap. 1 -Nicole!Mi aggiusti Garton?- Castiel mi tirava la manica del mio maglione color rosso bordoux che indossavo in quel momento. Castiel era mio fratello, meglio dire, il mio fratellino; aveva sette anni, ma nonostante la giovane età, era un bambino a dir poco splendido e stranamente molto responsabile, sembrava avere piú anni ed esperienza di me. Ma nella mia famiglia le stranezze, erano ormai del tutto normali. Infatti, io e mio fratello Castiel, dunque, siamo diversi, speciali. Dotati di capacità fuori dal normale, era molto complicato tenere il segreto, del fatto che noi eravamo SPECIALMENTE DIVERSI dagli altri, soprattutto per il mio fratellino di sette anni. I nostri genitori, coloro che ci avevano adottati e cresciuti, avevano sempre saputo delle nostre capacità straordinarie, infatti sono stati proprio i nostri genitori biologici a consegnarci a loro, ma non ci avevano mai rivelati la verità sul perché del loro abbandono. -Castiel Dean Rae Hamilton chiama Nicole Veronica Megan Hamilton! Pronto ci sei?-mi domandò questa volta urlandomi nell'orecchio, con in mano il suo gormito chiamato Garton, mentre ascoltavo distratta la sua richiesta per poi rimbalzare dalla poltrona di color panna su cui mi sedevo circa tre secondi minimi fa. Certe volte mi domandavo come faceva a trovare delle battute simili, se non fosse mio fretello direi semplicemente : "non ci credo che abbia sette anni". -Keep Calm,Cas. Ora lo aggiusto, contento?- gli dissi scompigliando i suoi capelli neri cosí simili ai miei, anzi eravamo esattamente uguali, lui era la mia fotocopia in miniatura in versione maschile. Entrambi avevamo dei.capelli neri come la notte, due occhi taglienti ma allo stesso tempo dolci ed affettuosi, lineamenti ben pronunciati, pelle senza imperfezioni e infine carnagione olivastra. Sotto l' aspetto esteriore eravamo l' una uguale dell' altro, mentre sotto l' aspetto interiore, eravamo, praticamente, opposti. Presi il giocattolino del mio fratellino, lo posi sulla scrivania di legno pregiato e feci un movimento della mano. In pochi secondi il gormito si aggiustó; ricreando la parte morsicata dal mio piccolo Pastore Tedesco, Sidney. Restituii il giocattolino a Castiel, che come sempre era sorpreso da uno dei miei numerosi poteri, anch' egli aveva poteri: controllare l' acqua, controllare gli oggetti con la forza della mente e infine teletrasportarsi da un luogo all' altro. Mentre,io , che avevo dieci anni più di lui, ovvero diciassetteanni nel tempo avevo acquisito il cohntrollo del fuoco, aggiustare e curare qualunque cosa, la super velocitá e il soffio ghiaciale. Ad un tratto sentimmo un' esplosione, non era il solito scherzo dei ragazzini teppistelli per strada, ma una vera e propria esplosione. Castiel ed io ci guardammo preoccupati, uscimmo verso la porta sul retro, dove avevamo udito l'esplosione. In quel momento non credevo a ció che avevo davanti agli occhi... Continua...