Videogiochi > Final Fantasy VIII
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady Raion    11/05/2013    0 recensioni
La nostra squadra preferita di supereroi mercenari affronta la sfida più pericolosa, mentre la malvagia Artemisia cerca di comprimere il tempo! Potrà l'intraprendente giornalista Rinoa Heartilly aiutarli a salvare il mondo? Leggete di azione da batticuore, avventure mozzafiato e una tormentosa storia d'amore!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota dell'autrice: ecco la mia storia per la challenge Where I Belong! L'ho letteralmente buttata fuori in ventiquattro ore, scusate gli errori. Probabilmente la sistemerò appena possibile. Godetevela! ATTENZIONE/Nota della traduttrice: per rispecchiare l'unicità dei discorsi di Artemisia nella versione inglese del gioco, in ogni sua battuta di questa storia ho usato la K, invece della C. Nel gioco infatti Artemisia ha uno specifico accento che in italiano non ha (ogni C, appunto, è indicata con la K), e siccome a volte serve per capire dei passaggi, ho pensato fosse più corretto applicare questa modifica all'italiano. Non mi sono messa a scrivere con le K, giuro! XD

Disclaimer: Final Fantasy VIII e i suoi personaggi sono proprietà Square-Enix, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro: nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

SEED ADVENTURE COMICS: THE ORIGIN OF ANGEL WING
scritta da Lady Raion, tradotta da Alessia Heartilly

Qualcuno potrebbe dire che la vita di una reporter coraggiosa sia affascinante. Sono stata in tutto il mondo, ho visto eventi storici con i miei occhi, dall'attacco a Deling City dello scienziato pazzo Odine, con la sua macchina ipnotizza-Molboro, alla parata sgargiante per l'ascesa al potere della malvagia Lady Ice Strike e del suo tirapiedi, il Cavaliere Croce. Ovviamente, ho pagato un prezzo per essermi messa sempre al centro dell'azione. In un'esplosione, mi sono bruciata le sopracciglia. Sono stata accidentalmente inviata nello spazio mentre scrivevo una storia sulla Base Lunare. Sono quasi caduta da un edificio, una volta, e ho dovuto aggrapparmi per restare viva quando il dottor Odine ha attaccato Esthar con una macchina crea-terremoto. Per la gioia svenevole di tutte le mie amiche, di solito vengo salvata dal misterioso Lionheart.

Certo, è un tipo a posto, se vi piace la super forza e la velocità ridicola e la capacità di combattimento. E mantelli di pelle su spalle larghe e mani forti e occhi di ghiaccio che ti guardano dritto nell'anima e...

Un attimo, cosa sto dicendo? Oh, giusto. Lionheart. È un cretino incredibile, anche se gli devo la vita per un bel po' di occasioni. Non mi chiede mai se sto bene quando mi porta via da un lago di lava ribollente, o mi toglie dalle fauci della Cavalleria Imperiale Archeosaurus di Galbadia. No, è sempre 'dovresti imparare a non metterti in mezzo' e 'la storia non vale la tua vita, sai?' Beh, sono una giornalista professionista per Timber Maniacs, e la storia vale molto la mia vita!

Ok, comincio a ripensarci adesso. Sarei disposta a soprassedere sulla mancanza di capacità sociali di Lionheart adesso, se si facesse vivo.

Esthar è una bellissima città, luci di migliaia di colori che scintillano dalle torri di vetro che arrivano al cielo. Quel mosaico luminoso è a miglia dai miei piedi, e l'aria si sta rarefacendo, ho i polmoni doloranti mentre continuo a salire. Alla fine, smetto di salire. Il vento mi lacera la pelle e mi artiglia i capelli. Le nuvole d'argento fluttuano sopra di me e lampi tagliano il cielo verso la città.

Boccheggio, gridando, "Artemisia! Ha commenti per Timber Maniacs?"

La Strega fluttua nel cielo molti metri sopra di me, con la gonna scarlatta che fluttua intorno a lei come una cosa viva. Lampi di elettricità si abbassano a toccarle le corna del suo copricapo. Lady Ice Strike era sgargiante, certo, ma non è niente rispetto a questa diva.

Con la gonna che si agita e ruota e ondeggia, taglia la distanza tra noi finché mi artiglia le spalle con le mani. Non sono sicura di cosa sia peggio nel guardare in basso, adesso: le miglia e miglia di aria vuota tra me e la città, o tutta la scollatura.

"Puoi dire ke farò a pezzi il mondo intrecciando i fili del passato, del presente e del futuro nell'unikità della kompressione temporale!"

"Un attimo, da dove vieni?" le grido al di sopra del vento furioso.

Lei sbatte le palpebre sugli occhi gialli da rettile. "Perché mi fai una domanda kosì kretina? Non importa da dove vengo! La temporalità è l'unika-"

Hyne, potrebbe colare retorica su questa cosa del viaggio nel tempo all'infinito.

"Lo chiedo solo perché hai un accento davvero strano. Le tue c sembrano k, e io... non sono nemmeno sicura che sia possibile."

"Stai annullando la tua utilità, Heartilly!"

Mi butta giù, e io cado come il numero di lettori di Timber Maniacs quel mese che abbiamo avuto una copertina speciale con i dipinti erotici dell'artista Nida, raffiguranti gli Ochu. Grido, perché non importa quante volte sei quasi morta, è sempre spaventoso.

La città mi corre incontro, e proprio mentre penso che sto per diventare una brutta pozzanghera su una delle belle strade di Esthar, mi fermo a mezz'aria così in fretta che le mie giunture scricchiolano. Mi trovo a penzolare sopra il Palazzo Presidenziale. Il Presidente Loire è in piedi sul balcone, circondato da soldati di Esthar con le loro uniformi tecno-fashion.

"Portami Ellione!" pretende Artemisia, mentre fluttua al mio livello. "O la prossima volta ke lascio kadere la giornalista, non la riprendo."

Il Presidente e io siamo buonissimi amici, sapete. Anni fa, prima che entrasse in politica, era un giornalista di viaggi per la rivista. Si tiene ancora in contatto e ogni tanto fa articoli, come il suo famoso "sono il dannato Presidente! Una difesa del look casual-khaki in politica".

"Non te lo kiederò di nuovo!" avverte Artemisia.

Per sottolinearlo, muove il polso di scatto e invia una sfera di fuoco a un edificio lontano. Un angolo del palazzo esplode, facendo piovere sulla strada vetro e cemento.

"Oh, dai!" grugnisce il Presidente Loire. "Era del tutto evitabile."

"Artemisia!"

In strada, il Cavaliere Croce si fa strada a forza fuori dal palazzo, in mezzo a una fila di soldati esthariani. Ha il gunblade alla gola di una ragazza fragile e castana.

"L'ho trovata! Ho trovato Ellione!"

"Fantastiko!"

Con un movimento delle dita, Artemisia attira Ellione in aria. Lei si agita e scalcia quando i piedi non toccano più terra, ma non può fare niente per appoggiarsi. Le correnti del vento iniziano a disegnare spirali intorno ad Artemisia, ed Ellione e io veniamo sballottate come magliette in un'asciugatrice.

"Fantastiko! Ora posso kompletare la kompressione temporale!"

"No, davvero!" grido. "Non esiste la 'c' nel tuo tempo? I miei lettori vorranno saperlo!"

La Strega mi ignora. Prende Ellione tra le braccia, con quegli occhi da diavolo che luccicano.

Ah, ma là, in distanza! Sento il ruggito della Lagunarock.

"La SeeD!" strillo eccitata. Questo significa che sarò salvata. In più, ho parlato già molte volte del gruppo di mercenari con i superpoteri, ed è sempre una buona storia.

L'aeronave rossa a forma di dragone viene verso di noi, e vedo i cannoni uscire dalla pancia. La nave spara svariate volte contro Artemisia, ma la Strega si muove davvero troppo velocemente.

"Booyaka! Devi vedertela con noi adesso, stregaccia!" rimbomba una voce stridula nel sistema di comunicazione della Lagunarock.

"Calmina, Raggio di Sole," borbotta un'altra voce in sottofondo. "Ha un ostaggio."

"Oh, giusto! Scusa!"

Il fuoco cessa, e la Lagunarock si abbassa, atterrando facilmente sul tetto del palazzo. Un minuto dopo, si apre il portellone e la più grande squadra di eroi al mondo esce a grandi passi. Beh, 'a grandi passi' implica una certa disinvoltura e grazia. Raggio di Sole, l'entusiasta pilota della Lagunarock, corre giù dalla rampa così in fretta che quasi inciampa, e vola giù per il resto degli scalini. Si ricompone, fluttuando dolcemente nell'aria. Il suo vestito giallo le lascia le braccia nude, ed è tagliato a bikini, rivelando le gambe. Ha stivali marroni che le arrivano alle ginocchia, e una vivace cravatta gialla al collo. La sua maschera gialla le sottolinea gli occhi, e persino i capelli si girano all'insù, sfidando la gravità.

Assalto si lancia fuori dalla Lagunarock sul suo amato T-board. Un cappuccio nero gli copre i capelli biondi, e spessi occhiali rossi gli nascondono gli occhi. Ha le braccia nude e muscolose, e le gambe si muovono libere nei pantaloncini larghi. È un costume da supereroe un po' strano, ma credo che vada bene come urban look.

Mistress Mysteria esce con la frusta già pronta. La sua tutina rosa le sottolinea le curve generose, e una cascata di capelli biondi le adorna le spalle. Per un secondo, sento un lampo di invidia. Lo fanno tutte le ragazze, credo. Raggio di Sole è allegra e amichevole, ma Mistress Mysteria semplicemente emana sex appeal, e i pettegolezzi che abbondano su una relazione segreta tra lei e Lionheart non aiutano.

Poi, ovviamente, c'è Sharpshot, con il suo ridicolo cappello da cowboy e la maschera da domino viola. Quel cappotto non può essere altro che fastidioso, in battaglia.

Infine, c'è il Comandante Faccia-da-scemo in persona, Lionheart. Scende dalla rampa con quei pesanti stivali armati alti al ginocchio, stretto in un abito di pelle nera. Il mantello volteggia dietro di lui, con le spalle ornate da un pelo bianco, come suggerisce il nome di un leone. Ha un elmetto di metallo nero, con curve lucide. Due linee curvano all'indietro sui lati dell'elmetto, e si chiudono a punta come le orecchie di un gatto arrabbiato, cosa che penso sia un po' adorabile. Un'altra curva gli scende sul naso, come il muso di un leone, e i suoi occhi azzurri guardano attraverso sottili fessure da occhi di gatto. La sua bocca, un argomento da cui la mia irritante immaginazione non sembra capace di star lontana, è scoperta, ma punte di metallo, a forma di dente, risaltano sul pallore delle sue guance.

Sì, quindi forse il primo paio di volte che mi ha salvata ho pensato a quanto fossero facilmente accessibili le sue labbra per un lungo, lungo bacio di gratitudine, ma era prima che mi accorgessi che era un cattivo senza speranza.

Alza il gunblade, e la lama blu emette luce muovendosi, e lo punta contro Artemisia. A prescindere da cosa pensano le mie amiche, io dico che le dimensioni di quell'affare compensano qualcosa.

"Raggio di Sole! Assalto! In posizione!"

"Sì signore!" esclamano insieme i due SeeD in grado di volare. Si alzano in aria, Raggio di Sole per i suoi poteri e Assalto con il suo T-board, e si lanciano contro Artemisia.

"Sharpshot, non colpire l'ostaggio."

Lo sciocco cowboy sistema la pistola e comincia a sparare colpi spaventosamente accurati alla Strega.

"Hey, ragazzi!" chiamo salutandoli con la mano.

Lionheart sospira. "Mysteria, aiutami a tirare giù la signorina Heartilly."

"No, davvero, sto bene!"

Ma sto meno bene ad ogni secondo. Artemisia preme le mani ai lati della testa di Ellione, e le due si fissano. Ellione chiude gli occhi, ma quelli di Artemisia brillano di un acceso giallo tossico, e le pupille diventano puntini. Le due girano e girano, troppo veloci e fluide perché i colpi di Assalto e Raggio di Sole vadano a segno. Intorno a noi sale la pressione. Cerco di respirare, ma un peso invisibile mi schiaccia il petto. L'elettricità taglia il cielo e mi sento rizzare i peli, pieni di elettricità statica.

"Ok, forse non sto bene!" dico.

Mistress Misterya ha usato la telepatia per appropriarsi di una delle piattaforme vicine. È in piedi vicino a Lionheart e Sharpshot, stringendo la frusta tra le mani guantate e piegando la testa per la concentrazione, mentre muove la piattaforma avvicinandola ad Artemisia.

Mi sembra di essere lacerata in due. Riesco solo a respirare pochissimo. La pelle si ritira sulle ossa e mi si annoda lo stomaco come reazione istintiva al potere che cresce intorno a noi. Ho sentito il potere prima, ma nulla del genere. Mi sento districata.

No, tutto viene districato. Le nuvole si fondono in una solida lastra di argento, che comincia a gocciolare come cera nel cielo della città. Anche i colori al neon della città si confondono in un miscuglio nauseante di blu accesi e rosa, e si confonde tutto con il cielo.

"Aiuto!" grido, anche se non sono sicura di emettere suoni. "Lionheart, aiutami!"

"Rinoa!"

La piattaforma è vicina. Sharpshot sta ancora sparando, anche se i suoi proiettili si mescolano semplicemente all'aria spessa e scompaiono. Gli occhi di Mysteria sono chiusi, le labbra storte mentre si concentra. Lionheart si allunga verso di me, le sue dita sono a pochi centimetri.

Tutto sembra lento, abbastanza lento da poter guardare e vedere che Artemisia è così presa dal suo potere da non poter più evitare i colpi. Scintille le irradiano dalla pelle, e rotea gli occhi. Il pugno di Assalto la prende contro la guancia, lentamente, tanto che posso vedere la carne muoversi intorno al suo pugno, e lo sputo che le esce dalle labbra. Lascia andare il viso di Ellione mentre vola indietro.

È tutto così lento che lo vedo succedere nei secondi che mi servono per prendere la mano di Lionheart. Le punte delle dita quasi si toccano quando Artemisia mi cade addosso. Sento le sue mani su di me, anche se non posso indicare il suo tocco in un punto fisico. C'è solo calore e potere che mi brucia nella pelle e mi taglia fin dentro le ossa. Grido di nuovo, credo.

E poi niente.

Niente.

Apro gli occhi. La testa mi pulsa al ritmo del mio cuore.

"Oh Hyne, è peggio della mattina dopo l'addio al nubilato di Shu," grugnisco.

Poi mi guardo intorno.

"No, è peggio della mattina dopo quel concerto dei Groovy Technicolor Chocobo."

Il mondo non è più un nauseante frullato di colori, ma è ancora tutto sbagliato. È come se un libro di storia fosse esploso addosso alla realtà. In distanza, vedo la Torre di Centra sorgere dalla terra. La sua struttura in metallo non pende più da un lato per il fardello del tempo, e scintilla come doveva fare centinaia di anni fa. In un'altra direzione, vedo la Tomba del Re Senza Nome orgogliosamente eretta, non più in rovina, ma con solidi mattoni, come mille anni fa. Il cielo si allunga su di me, una grossa coperta di pezze di colori diversi. Verde, viola, rosso, blu, grigio e nero. Non c'è sole o luna, a quanto vedo. Il terreno è una tavola piatta di nulla pieno di crepe, interrotto da improvvise colline di terra intorno alle varie strutture storiche che vedo, come se qualcuno avesse strappato queste cose dalla radice e le avesse messe lì come decorazione.

"È una brutta cosa," mi dico, perché c'è silenzio e sento che il suono della mia voce mi rassicurerà. Non è così.

Mentre mi frugo in tasca alla ricerca della macchina fotografica che porto con me (un buon giornalista è sempre pronto!) sento un gemito alle mie spalle. Mi giro, con la mente che ripensa alla temuta invasione di Balamb da parte degli zombie l'anno scorso. Ma no, nulla di cui preoccuparsi. È solo il mio eroe dal cuore nero steso per terra. Non penso nemmeno che ci fosse un secondo fa.

Mi avvicino a lui e mi inginocchio. Potrei togliergli quello stupido elmetto e vederlo finalmente in viso. "Lo mascheramento di Lionheart" sarebbe un'eccellente storia di copertina, ma le dita esitano a pochi centimetri dalla sua testa, e in qualche modo finisco per toccargli la guancia nuda. Sembra così caldo, per essere un tipo così freddo.

Le palpebre fremono, e si aprono. Tolgo di botto la mano e incrocio le mani sul petto.

"Ah, così sei vivo," dico.

"Dove siamo? Dove sono gli altri?"

Mi risistemo sulle ginocchia mentre lui si tira su a sedere ed esamina l'area. Si rabbuia, ma non è molto diverso dalla sua solita espressione. Odio non capire mai cosa pensa.

"Beh?" chiedo. "A cosa stai pensando?"

"..."

"Wow! Hai completamente ragione, Lionheart. Che osservazione astuta!"

"Chissenefrega."

Mi tiro in piedi, mi prendo un momento per pulirmi le ginocchia, e mi volto lentamente guardando ciò che ci circonda.

"Allora, questa deve essere la kompressione temporale. Ugh, ora lo fa fare anche a me!"

"Deve esserlo," ribatte Lionheart, e si tira in piedi a sua volta. La gola si muove mentre deglutisce, e io gli guardo le labbra immobili per un attimo mentre lui si prepara a dire qualcosa che non vuole dire. "Ti sei... fatta male?"

Allungo le braccia e mi esamino.

"No, non che io sappia. Ma è stato doloroso, soprattutto quando Artemisia mi ha toccata."

"Ti sei messa di nuovo in pericolo."

"È il mio lavoro!" Oh, questo vecchio litigio.

"A meno che la descrizione ufficiale del tuo lavoro sia rompermi le scatole-"

"Sì, perché tutto gira intorno a te, Lionheart." Mi avvicino di un passo, anche se non penso che potrei mai sperare di intimidirlo. "Non è che il mio lavoro dipenda da me che sfido tutti i pericoli del mondo, così la gente può starsene seduta a casa bella comoda a godersi brividi facili e sicuri a mie spese!"

Lui sbatte le palpebre, preso momentaneamente alla sprovvista. Poi si avvicina di un passo. È una tattica molto più efficace quando lo fa lui.

"Sai come chiamano le donne come te nel nostro lavoro? Sei una donzella in difficoltà, signorina Heartilly. Per quelli come noi è la cosa peggiore che potresti essere."

"Una donzella in difficoltà!" La mia voce diventa un gridolino. Ok, quindi non sono carina quando mi arrabbio. "Lascia che ti dica una cosa, Signor Stivali Brillanti." Sono anche poco intelligente quando mi arrabbio. "Non ho super poteri come-"

"Rinoa."

"-voi, il che significa che quando vado dritta verso un pericolo, lo faccio sapendo alla perfezione che potrei non-"

"Rinoa!"

"-tornare indietro. Ho più coraggio io nella punta delle dita-"

E per dimostrarlo, gli sbatto la mano sul petto. Lui vola indietro per la forza del gesto, a svariati metri di distanza, prima di cadere a terra.

"Per Hyne!" esclamò, e cerco di correre da lui. "Stai bene?"

Nonostante i miei migliori tentativi, i piedi non vanno da nessuna parte. Abbasso gli occhi e mi accorgo di scalciare a mezz'aria. Aspetta, cosa?

"Ho cercato di dirtelo," dice lui, ancora steso. "Guardati le spalle."

Una velata luce bianca in forma d'ali, a un certo punto, mi è spuntata dalla schiena. Si allungano e fluttuano, tenendomi sospesa a un metro da terra.

"Ma cosa-"

Lionheart si rialza e si avvicina. "Artemisia scoppiava di potere quando ti ha toccata. Scommetto che ne hai assorbita una parte."

"Un attimo, quindi adesso ho poteri?" Non mi vedo la faccia, ovviamente, ma immagino di avere una stupida espressione di gioia, come la faccia di Assalto quando si è fatto vivo a una gara di mangiatori di panini per beneficenza. Mi alzo le mani davanti al viso e muovo le dita. "Questo rende anche me una supereroina! Uhm..." Sorrido all'eroe impassibile davanti a me. "O forse una supercattiva?"

"Immagino che significhi che posso smettere di salvarti?" mi chiede, con un angolo della bocca che accenna un sorrisetto. "Mi renderà la vita molto più semplice."

"Non costringermi a colpirti di nuovo!" Agito la mano, minacciosa. "E comunque, non ricordo di averti mai chiesto di salvarmi." Il suo sorriso svanisce. Per molti secondi, non c'è altro che i nostri sguardi fissi l'uno sull'altro in silenzio. "Se ti rompo così tanto le palle nei pantaloni di pelle, perché mi salvi sempre, comunque?"

Lui distoglie lo sguardo. Le crepe nella terra secca sono improvvisamente più interessanti di me.

"Ricordi quando mi hai salvata nello spazio?"

L'aria si increspa e si inspessisce in qualcosa più del gas, ma meno solido. Tutto inizia a scurirsi, e io boccheggio e mi allungo. Lionheart mi prende la mano senza pensarci due volte, e gli stringo le dita mentre il mondo intorno a noi scompare. Non riesco a respirare.

Quando l'aria si dirada di nuovo, alcune parti di essa si stringono insieme e si schiariscono in distanti sfere di luce. C'è abbastanza luce da poter vedere che fluttuiamo, sospesi nel buio. Blocchi di colore prendono forma solida vicino a noi, formando la base lunare. Poi vedo me stessa fluttuare lentamente lontano dalla base, una spessa massa di tuta spaziale resa insignificante dallo spazio infinito intorno a me. Non mi sento, ma vedo le mie labbra che si muovono dietro il vetro dell'elmetto. Ricordo di aver detto molte parole poco carine.

"Wow," dico. "Quindi questa è la compressione temporale."

Lionheart mi tiene ancora per mano. Scalcio di nuovo i piedi, ma non ci muoviamo. Mi concentro sulle mie nuove ali, cercando di sentirle con la mente e ordinare loro di muoversi. Si stiracchiano e si agitano e spingono finché scivolo verso la mia me del passato, con Lionheart dietro di me. Cerco di prenderla, ma le mani le passano attraverso, e lei scintilla come un miraggio, senza notare che ci siamo. Stiamo semplicemente guardando lo svolgersi di una scena del film.

"Non stavo parlando di attività da supercattivo o un disastro qualsiasi," dico. "Stavo solo scrivendo una storiella facile sulla base lunare. Ovviamente, è stata la mia solita fortuna... mentre provavo una tuta spaziale, c'è stato un fraintendimento nella sala di controllo che li ha portati ad aprire le porte. Pensavo di essere morta. Non c'era ragione perché tu ci fossi, quindi pensavo di essere da sola. Ma poi..."

La Lagunarock appare sopra di me. Apre il portellone e scende un'altra persona con la tuta spaziale, attaccata alla nave con una corda. Attraverso l'elmetto della tuta spaziale, vedo il solito elmetto felino di Lionheart.

"Ero così scioccata." Mi guardo ridere: lei ha notato il suo solito salvatore. "Tutto quello che riuscivo a pensare era: come ha fatto a mettere l'elmetto sopra l'altro elmetto?"

"Passavo di lì e basta."

"Ero nello spazio. Non è che tu fossi da quelle parti a comprare il latte o cose così." Guardo Lionheart del passato prendermi tra le braccia imbottite. "Pensavo davvero di stare per morire. Non che non ci avessi pensato prima, ma... mi potevo sempre fidare di te." Mi volto e cerco di studiare l'espressione del Lionheart presente, ma lui non rivela niente. "O quella volta che mi hai salvato da Lady Ice Strike?"

La scena cambia di nuovo, tramite la magia della compressione temporale, credo. Dal nulla si forma l'interno della stanza del trono di Lady Ice Strike. Mi vedo scivolare nel lungo corridoio fino al suo trono, con addosso il mio golfino azzurro preferito, con un registratore in una mano e un complicato braccialetto d'oro nell'altra.

"Ehm, Signorina Lady Ice Strike?" balbetto avvicinandomi. Lei non si volta nemmeno a guardarmi, anche se penso che se io avessi il peso di quel copricapo con le corna sulla testa, nemmeno io cercherei di muoverla molto. Giro intorno al trono e lei mi guarda con occhi gialli senza emozione. "Salve. Mi chiamo Rinoa Heartilly e sono una giornalista di Timber Maniacs. Volevo solo darle il benvenuto a Deling City." Le offro il braccialetto, e mi vedo fare una smorfia quando spero che a lei non scocci che non sia impacchettato. "Questo è solo un piccolo segno della mia, ehm... della mia umile..." Cavolo, non ricordo il discorso che mi ero scritta. "Questo è solo un piccolo e umile regalo di benvenuto," dico infine. "Per congratularmi della sua ascesa. Io, da parte mia, do il benvenuto alla nuova signora strega." Rido, ma somiglia sospettosamente a un singhiozzo. "Ehm, e speravo che forse potrebbe concedermi un'intervista esclusiva per Timber Maniacs?"

"Come sei entrata?" chiede lei.

"Ehm, beh. Mi sono arrampicata." Scrollo le spalle. "Scarsa sicurezza?"

Lei socchiude gli occhi e batte le mani. Due enormi ibridi tra un leone e una lucertola si fiondano nella stanza, correndo sui piedi da lucertola sul retro, e su zampe da leone davanti. La Strega si alza e fluttua via per poter guardare lo spettacolo. Le creature mi battono in faccia denti aguzzi, e mi sento cedere le gambe, cadendo sgraziatamente a terra. Grido, e come se il suono fosse una magia d'invocazione, il mio eroe entra dalle porte e salta davanti a me.

"Pensavi davvero che funzionasse?" chiese il Lionheart del presente.

"A quel tempo tutti sulla terra avevano paura di lei. Pensavo che forse se l'avessi addolcita con un po' di apprezzamento..."

Guardo il Lionheart del passato che agita il potente gunblade nelle fauci aperte di uno dei mostri. Vola sangue verde, che mi spruzza la faccia mentre mi schiaccio contro il muro.

"Cavaliere Croce!" chiama Lady Ice Strike.

Lui entra di corsa con il suo gunblade già sguainato, e il cappotto grigio che svolazza mentre corre. Le croci sulle maniche del suo cappotto brillano come sangue alla luce. Indossa un elmetto, come Lionheart, ma il suo è d'argento e con le corna, come quelli preferiti dalle sue amate streghe.

"Ugh, il groupie della strega," borbotto. Al Lionheart del presente dico, "è stata una notte pesante per te. Non solo mi hai salvata dai mostri, ma hai dovuto combattere anche contro il Cavaliere Croce." Mentre parlo, la lotta accelera intorno a noi. "E poi Lady Ice Strike, beh... ti ha colpito con il ghiaccio."

Tre cristalli di ghiaccio si infilano nel petto del Lionheart del passato, e cade. Mi sento gridare.

"Se non fosse stato per i tuoi amici..."

Poi anche i SeeD sono nella stanza. Mistress Mysteria si china vicino a Lionheart e cerca di curarlo. Assalto e Raggio di Sole si alternano tra attaccare il Cavaliere Croce e Lady ice Strike, mentre Sharpshot spara a entrambi. Io mi rannicchio semplicemente contro il muro, con gli occhi che brillano di lacrime. Il mio blocco note da giornalista penzola dalla mano.

Tengo sempre la mano del Lionheart presente, e volo attraverso la scena mentre tutti combattono e mi fermo sopra di me. Sembro così impotente. Così inutile.

"Ok," dico, anche se la mia ammissione fa a malapena rumore. "Ok, allora forse ero davvero irresponsabile. Mi sono ficcata in così tanti casini e in qualche modo sapevo sempre che mi avresti tirata fuori. Non era giusto nei tuoi confronti. Solo che... non sono potente. Non riesco a fare niente, non come te e i tuoi amici. E volevo solo fare qualcosa per tutte le persone normali come me che si sentono inutili a questo mondo. Volevo essere coraggiosa per loro, affrontare i pericoli per poter mostrare loro, attraverso le mie parole, com'era. Mostrare la verità e riportare i fatti era l'unica cosa che sapevo fare." Mi volto verso il Lionheart del presente. "È una cosa così brutta?"

"No," dice, e la sua voce è un borbottio morbido che mi avvolge in modo delizioso. "No, credo che non lo sia. Facevi l'unica cosa che potevi fare."

A volte, quando sono con lui, sento questo leggero solletico nella pancia. Non è indigestione, ne sono abbastanza sicura, e non è spiacevole. Mentre fluttuo lì, su un ricordo condivido, la sua mano nella mia e il suo sguardo di ghiaccio che si scioglie solo un po' dopo la mia confessione, questo solletico esplode in caldo affetto con tutti i crismi.

"Grazie," mormoro. È troppo intenso, questo momento. Mi sento le guance in fiamme e distolgo gli occhi. "Hey, ricordi quando ci siamo incontrati la prima volta?"

Il ricordo intorno a noi svanisce nel buio, ma al suo posto non si forma niente.

"So che è stata una delle volte che mi hai salvata, ma non riesco davvero a ricordare cos'è successo prima. Tu sì, invece?"

"Beh, no. Io..." Esita.

Va' avanti, va' avanti, lo incoraggio mentalmente, ma lui non dice altro. Comunque, macchie di colore penetrano il nero e si solidificano in un'altra scena. Siamo in una stanza enorme, con un pavimento di marmo lucente sotto di noi. Luci dorate accarezzano i pilastri di marmo e il soffitto ad arco così alto. Donne avvolte in tessuti scintillanti dondolano e piroettano con uomini in divisa.

"Oh, è la festa di promozione dell'Accademia di Combattimento Garden di Balamb. Sono venuta a una di queste feste un anno, per farci una storia. Ho intervistato il Preside e tutto. Non mi sono messa nei guai lì, però. Non è il nostro primo incontro."

Mentre lo dico, mi vedo attraversare il salone con un vestito che, ammetto, potrebbe essere stato un po' troppo corto. Ma hey, quando hai gambe come le mie dovresti farle vedere, no?

Mi faccio strada tra le coppie che ballano con una camminata decisa, e penso che dovrei andare a cercare il Preside. Ma no, mi fermo davanti a un giovane uomo in divisa, promosso di recente.

"Va bene," mi sento dire. "Hai due possibilità. Puoi concedermi un'intervista per Timber Maniacs, oppure puoi ballare con me per una canzone." Sorrido. "Cosa decidi, bellissimo?"

La mia povera vittima mi guarda con occhi glaciali. "Chissenefrega."

"Oh Hyne!" Guardo il Lionheart del presente e vedo quegli stessi occhi. "Vuoi dire, sei lui? Lui è te?" La mia me del passato trascina Lionheart senza elmetto sulla pista da ballo. "Ma con la sua superforza e supervelocità, perché avevi bisogno di frequentare un'accademia di combattimento?"

"Superforza e supervelocità sono inutili se non impari a concentrarle," risponde il Lionheart del presente.

Stiamo entrambi zitti mentre guardiamo i nostri noi del passato barcollare sulla pista. Ci scontriamo con altre coppie e lui mi pesta i piedi, ma io rido e basta e torno al fluire della musica finché scivoliamo come professionisti sul marmo. Ci fermiamo quando la stanza si scurisce ed esplodono fuochi d'artificio. La mia me del passato vede il Preside sopra la spalla del Lionheart del passato, e gli sorrido brevemente a mo' di saluto prima di lasciarlo di da solo. Questa volta, fuori da me stessa e dalla scena, lo guardo. Il modo in cui mi guarda con contentezza che lo fa sorridere. Gli piacevo davvero.

"Allora è per questo..."

"Non sono mai stato bravo con le persone. Penso che la maggior parte delle donne avrebbe ceduto a metà ballo, ma tu no. Sei stata gentile con me quella sera." Non riesce a guardarmi, povero sentimentale. "A dire la verità, avevo letto alcuni tuoi articoli, e pensavo che fossi piuttosto coraggiosa per essere una persona normale. Sono che non mi sono accorto, allora, che più diventavi coraggiosa più diventavi sconsiderata."

Apro la bocca per prenderlo in giro perché gli piacevo, ma l'elmetto non riesce a nascondere il rossore, e io non riesco a farlo.

"Qual è il tuo vero nome?" gli chiedo invece.

"In maniera ufficiosa?"

"Certo! Non tradirei la tua fiducia, dopo tutto quello che hai fatto per me. Anche se è l'articolo della mia vita."

"Il mio vero nome è Squall Leonhart."

"Squall," ripeto. Gli sorrido. "Mi piace."

Lui si schiarisce la gola. "Beh, non abbiamo tempo di scambiarci aneddoti. Dobbiamo aggiustare questa cosa della compressione temporale. Prima è meglio è."

"Giusto!" Il ricordo svanisce e siamo di nuovo nel buio. "Pensiamoci. Sembra che possiamo creare parti del passato, se ci pensiamo."

"Sei sicura di non controllarlo tu?"

"Io? Non pensavo a quest'ultimo ricordo. Devi essere stato tu."

"Non ci pensavo nemmeno io. Beh, cercavo di non farlo. Ho sentito... come uno strattone al cervello. Forse me l'hai strappato dalla mente e l'hai creato con il tuo potere?"

"Uhm... facciamo una prova," dico. "Pensa a un ricordo. Qualcosa di cui non so niente, e che non potrei strapparti."

Passa qualche minuto. Lui arriccia le labbra e chiude gli occhi per concentrarsi, ma non succede niente.

"Va bene, adesso provo io."

Subito mi trovo a guardarmi seduta per terra nel mio appartamento a coccolare un cucciolo che si agita contro il mio petto.

"Il giorno che ho preso il mio cane, Angelo." Sorriso radiosa. "Allora lo controllo davvero! Vediamo, che altro sappiamo?"

"Non possiamo interagire con queste scene del passato," dice lui.

"È vero. O forse..."

"Forse?"

"Ho un'idea!"

"Oh-oh."

"Non farmi oh-oh! A me che tu abbia un'idea migliore." Faccio schioccare le dita, entusiasta di poter dare spettacolo per una volta, invece che guardare inutilmente dalle retrovie. "Vedi, posso controllare dove mi trovo nel tempo, e a quanto pare ti sto trascinando con me. Forse vale lo stesso per Artemisia ed Ellione, quindi forse potrò interagire con loro. Una strega che ha potere sul tempo contro l'altra, sai?" Scrollo le spalle. "Vale la pena fare un tentativo."

Penso ai momenti, proprio prima che il tempo fosse lacerato, quando penzolavamo sopra Esthar, e poi eccoci qui, a guardare la battaglia a poca distanza. Tutti si muovono velocemente intorno a noi, figure confuse in azione, ma Artemisia ed Ellione sono solide. Girano, bloccate nel loro scontro di potere, e capisco di poterle vedere più chiaramente rispetto agli altri ricordi. È come se fossero ancorate al loro momento. Prendo il braccio di Squall e me lo metto intorno alla vita.

"Che...?"

"Posso controllare il tempo intorno a me, ma tu no. Potrei perderti se mi lasci andare."

Con una spinta delle mie ali, mi lancio verso l'abbraccio di Artemisia ed Ellione. Il loro potere crea spirali di vento intorno a loro, e ci vuole tutta la mia forza per superarlo. Sì, il ricordo è diverso. Posso davvero percepirlo, questo. Il povero Squall si aggrappa a me come un bambino terrorizzato.

"È così umiliante."

"Ora sai come mi sono sempre sentita!" Una pausa e poi dico, "hey, posso entrare nella SeeD se salvo tutti?"

"Ci penserò."

"Mi chiamerò... Ali di Fata!"

"Non ho ancora detto sì!"

"Che ne dici, se salvo tutti, di darmi un bacio, invece?"

Wow, wow, quanto è audace Super Rinoa. A questa lui non risponde, ma d'altra parte voliamo verso un pericolo sicuro, e lui è uno di quegli eroi piantanti per terra che pensano che una situazione di vita o di morte non dia spazio alle cose frivole.

Allungo le mani mentre mi avvicino. Scintille mi danzano sulle dita. Sì, sì, c'è potere lì. Posso farcela. Questo è il mio presente, mi dico. Posso allungarmi e toccarle perché lo sto rendendo presente.

Nonostante i miei incoraggiamenti mentali, quasi mi aspetto di passare dritta attraverso Artemisia. Non è così. I palmi delle mani le sbattono sulla faccia, e la collisione di potere ci allontana l'una dall'altra. Artemisia vola più lontano, però, e lascia andare Ellione. L'azione intorno a noi si blocca.

"Ellione?" chiedo.

Lei mi sorride timidamente. "Adesso anche tu hai il potere sul tempo."

"Non posso davvero dire di capire. Voglio dire, ci ho provato per capriccio, ma... questo è il passato? Non potevo interagire con gli altri momenti del passato in cui sono stata, ma posso interagire con voi due?"

Lei scrolla le spalle. "Artemisia e io abbiamo entrambe potere sul tempo. Certo, i miei poteri si concentrano soprattutto sul passato, ma ho ancora una consapevolezza temporale istintiva che quelli senza potere sul tempo non hanno. Vedi, esistiamo davvero in tutti i punti lungo la nostra linea temporale, ma molti non hanno la capacità di percepire la propria linea temporale se non come lineare. Grazie alla nostra consapevolezza, possiamo controllare il tempo intorno a noi, ancorarci a un punto preciso. Quindi, quando attraversiamo il tempo, possiamo interagire con gli altri come noi. Grazie alla compressione temporale, possiamo anche esistere in tutti i punti della linea temporale di chiunque. Abbiamo una finestra di opportunità unica."

"È... tutto molto incasinato e comodo," sottolineo.

"Con il tempo è così." Ellione sorride dolcemente. "Il tuo potere è più grande del mio, dato che l'hai assorbito da Artemisia. Se puoi prendere un ricordo dalla sua mente, io penso di poterci riportare nel suo passato."

"Quindi torniamo a un momento in cui era vulnerabile ed evitare che succeda," suggerisce Squall.

"Meglio," dico, "possiamo tornare a quando ha ottenuto i poteri ed evitare che li ottenga."

"Potrebbe incasinare la linea temporale," dice Ellione. "D'altra parte, non può davvero incasinarla più di quanto non lo sia già."

"Meglio deciderti adesso." Squall indica Artemisia con la mano libera. Si è riavuta dal colpo e carica a tutta velocità contro di noi, con quella strana gonna vivente che sembra un tornado intorno a lei.

Ellione e io ci prendiamo le mani. "Facciamolo!"

Ci porto in volo tutti e tre dritti contro Artemisia. Lasciatemi dire che oltretutto i miei due passeggeri sono molto più pesanti di quanto sembrano. Non sono un'aeronave. Comunque, continuo. Le labbra scure di Artemisia si aprono per emettere un ululato di furia. Cerco anch'io di fare un grido di battaglia, ma finisco per fare una yodel simile al verso d'accoppiamento del Grat, quindi taccio.

Cerco di entrare nel suo cervello come ho fatto inavvertitamente con Squall. Mostrami il momento in cui hai avuto i tuoi poteri, penso. Sarà quello il nostro presente.

La macchia e lo strattone familiari dello spostarsi del tempo tornano di nuovo. Evito Artemisia appena prima che lei ci venga addosso, e mi guardo intorno. Siamo sopra una spiaggia rocciosa. C'è un temporale che proviene dall'oceano, e che rende le onde una furia schiumosa che si schianta contro le rocce della spiaggia. Una donna si trascina fuori dal mare, sulle rocce. Il suo mantello nero e fradicio le si appiccica alla schiena, e sembra quasi che la appesantisca troppo per potersi muovere. Si lascia dietro una scia di sangue.

A distanza di sicurezza, su una collina erbosa che scende verso l'acqua, c'è una giovane donna con un vestito largo e rosso. I capelli neri fluttuano nel vento, e gli occhi chiari guardano la donna che cerca di arrampicarsi sulla collina. È diversa, più giovane dell'Artemisia che conosciamo, ma la forma degli occhi e del viso sono uguali. Questa è Artemisia prima che diventasse Artemisia. Miro a lei.

L'Artemisia del presente si lancia di nuovo verso di noi. Stringo la spalla di Squall.

"Devi distrarla!"

"Non ho il tuo potere. E se non posso?"

Lo prendo per la cintura. "Stai vicino a me!"

Lui mi lascia la vita e permette alla corrente del vento di girarlo per affrontare Artemisia. Spara proiettili dal suo gunblade che non la colpiscono, ma che le esplodono intorno in brillanti lampi di luce che la accecano.

La strega morente alza una mano insanguinata verso l'Artemisia del passato. "I miei poteri... devo passarli..."

Andiamo a sbattere contro l'Artemisia del passato e la buttiamo da parte, proprio mentre un'accecante aura bianca si alza dalla strega morente e si lancia in avanti. Colpisce Ellione e me, un'esplosione di bianco che ci toglie l'aria dai polmoni e ci brucia via la vista. Così tanta energia mi artiglia dentro, fin nelle ossa, fin nell'anima. Il potere inghiotte tutto in un'ondata di bianco sterile.

Apro gli occhi. Sono sospesa di nuovo nel cielo sopra Esthar, ma tutto è fermo, stavolta. Nessuna energia vivente che strappa l'aria, niente vento. Tutti fluttuano e basta, sospesi dov'erano prima che iniziasse la compressione temporale. Artemisia è particolarmente pietosa, crollata sotto il peso della gonna enorme che la inghiotte. Ha la testa bassa come se non potesse più sopportare il peso di quelle corna.

"Rinoa."

Anche Ellione è sveglia e all'erta. Siamo le uniche che sembrano respirare.

"Ottimo, stai bene. Il Presidente Loire sarà felice."

Guardo il Presidente sul suo balcone, ma anche lui è bloccato con la testa all'indietro a guardarci.

"Cosa sta succedendo?" L'elettricità mi canta nelle vene e mi corre felice nel cuore. "Mi sento più potente."

"Abbiamo rubato i poteri di Artemisia prima che potesse riceverli. Si sono divisi tra noi."

"Allora perché adesso siamo qui? Non avremmo dovuto evitare che ci fosse la compressione temporale? O che Artemisia viaggiasse dal passato per metterci in questa situazione?"

Ellione scrolla le spalle. "Potrebbe essere un paradosso... una linea temporale alternativa... una ripetizione temporale... qualsiasi gergo di viaggi nel tempo si adatti. Mando gente nel passato da anni, ormai, e ancora non capisco come funzioni questa roba."

"Le trame dei viaggi nel tempo sono strane."

"Esatto. Dobbiamo riportare tutti al sicuro. Non ci sarà nulla che li trattenga quando..."

"Faremo partire la realtà?"

"Esattamente."

Le mie ali si fermano in silenzio. Ellione non ha ali come me, ma può volare da sola, adesso, senza che io o Artemisia la teniamo in aria. Trasciniamo i SeeD e Artemisia sul tetto del Palazzo Presidenziale, e li metto al sicuro a terra.

"Ricorderanno qualcosa?" chiedo.

"Non lo sappiamo finché non sbloccheremo il tempo."

"In questo caso, dammi un attimo."

Quando torno, non ho più vestiti comodi. No, mi sono messa un bel mantello stretto e azzurro sistemato tra le ali, e che brilla alla luce. Ho una costume azzurro che mi lascia le gambe nude, perché se può usarlo Raggio di Sole posso farlo anch'io. Braccialetti abbinati mi coprono fino al gomito, e per completare ho una fascia bianca intorno ai fianchi e stivali bianchi al ginocchio. Ho una maschera blu e spigolosa, ornata da piume bianche. Non mi sento scema, nemmeno un po'. Nemmeno per l'occhiata che mi lancia Ellione.

"Sul serio?" mi chiede piegando la testa.

"Sul serio," dico fluttuando sul tetto. Mi metto le mani sui fianchi e spingo in fuori il petto. "Adesso sono Ali di Fata! E tu, Sorella del Tempo?"

"Oh, essere la figlia adottiva del Presidente mi mette già abbastanza in luce. Ma tu divertiti."

Insieme, spingiamo avanti il tempo con la volontà. È qualcosa che ho fatto molto nella mia vita, dalle lezioni di matematica al liceo alle riunioni dello staff alla rivista ai pessimi appuntamenti con ragazzi ossessionati dal Triple Triad. È la prima volta che funziona davvero.

I SeeD si svegliano per primi. La povera Artemisia senza potere è viva, ma sembra proprio esausta. Gli eroi si mettono in piedi uno alla volta, e cercano di orientarsi. Assalto è il primo a notarmi a qualche metro sopra alle loro teste.

"Chi cavolo sei?"

Squall, il solito ragazzo di scarsa fiducia, estrae immediatamente il gunblade e lo spinge verso di me.

"Hey, amico. Sono super lusingata, ma non pensi che dovremmo conoscerci un po' meglio prima che tu mi spinga addosso cose?"

Le sue guance si fanno scarlatte in modo adorabile, e io tra me e me canto. Ecco il potere dell'anonimato! Non sono mai stata abbastanza sicura di me da civettare in maniera così disinvolta.

"Che è successo qui? E Artemisia?" Indica la strega ancora tutta rannicchiata.

"Non temete, amici eroi!" Pronuncio le parole e rendo un po' più profonda la voce, quella migliore da super eroe. Ellione alza gli occhi al cielo. Non apprezzo la mancanza di supporto. "Mi sono occupata di questa malvagia minaccia al nostro mondo! Vi assicuro che Artemisia non vi disturberà più!"

"Ma chi sei?" chiese Raggio di Sole battendo i piedi.

"Qualcuno potrebbe dire che sono una campionessa del tempo. Una salvatrice del passato, del presente e del futuro!" Ok, Rinoa. Piantala adesso prima che si faccia troppo imbarazzante. Squall mi guarda come se non fosse sicuro di alzare gli occhi al cielo come Ellione o ridere e basta, e non è un buon segno. "Ma potete chiamarmi Ali di Fata."

Capisco dalla mancanza di reazione che Squall non ricorda nulla di quello che abbiamo passato insieme oggi. Reprimo un sospiro. Dovrò custodire quei momenti perduti nella mia testa, adesso, tutta sola. Comunque, ora che so quello che so, le cose saranno diverse tra noi. Me ne assicurerò, a cominciare da adesso.

Scendo, afferro Lionheart per il vestito di pelle e lo strattono per baciarlo. Mmh, sì, le sue labbra sono piene e calde e assolutamente deliziose come immaginavo prima di decidere che era un cretino. Lo rifarò decisamente.

Lo lascio andare, mi godo la vista delle sue labbra e guance rosse, e mi lascio prendere dalla soddisfazione.

"Lo prenderò come il ringraziamento per avervi salvato." E poi gli faccio l'occhiolino! Guardatemi!

Volo via prima che lui possa dire qualcosa. Oh, le cose saranno diverse, adesso, Squall Leonhart, perché la nuova Rinoa Heartilly verrà a prenderti!

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VIII / Vai alla pagina dell'autore: Lady Raion